Tra le vigne del Vesuvio con Antonio Ambrosio: quando il vino diventa cultura, impresa e speranza

C’è una vigna ai piedi del Vesuvio che non racconta solo di grappoli e fermentazione, ma di coraggio, visione e attaccamento alla terra. Nella nuova puntata de L’Italia che Vale, io, Emiliano Cioffarelli, e Angelica Bianco siamo andati a incontrare chi quella terra la coltiva con il cuore e con la testa: Antonio Ambrosio, CEO di Cantine Villa Dora.

Antonio è un imprenditore appassionato, innamorato del suo territorio e della sua storia familiare. La sua è una storia che profuma di mosto e dignità, di scelte difficili e di sogni ben radicati nel terreno scuro e generoso alle falde del Vesuvio. Un’azienda partita da un vigneto scomparso, letteralmente inghiottito da rovi e incuria, che oggi è diventata una delle realtà vitivinicole più interessanti del panorama italiano.

Ambrosio ci parla di un’agricoltura che è fatica, cultura e futuro. Di un’agricoltura che può salvare il Bel Paese da sé stesso, se solo tornasse a essere priorità per le istituzioni. E lo fa con esempi concreti, con dati, ma anche con emozione. Perché quando racconta del padre che ancora oggi, a 86 anni, gira tra i filari a controllare che tutti abbiano guanti e mascherine, ti accorgi che quella non è solo un’azienda. È una famiglia. È un presidio etico.

Durante la puntata, abbiamo parlato anche di sicurezza sul lavoro in agricoltura, un tema spesso dimenticato se non quando succede un incidente grave, e di quanto sia importante formare i giovani, accompagnarli, restituire valore al lavoro nei campi. Non basta invocarli, i giovani: bisogna costruire per loro progetti veri, accesso alla terra, sgravi fiscali, filiere trasparenti che riconoscano dignità economica a chi produce.

E poi c’è il vino, ovviamente. Un vino che è anche turismo, esperienza, racconto. Con Cantine Villa Dora arrivano sposi da tutta Europa per dire “sì” tra le vigne, con vista Vesuvio e un calice di bollicine naturali. Un modello che mette insieme qualità, accoglienza e sostenibilità.

Alla fine, Antonio lancia un appello: “Non possiamo più dimenticare che siamo seduti sull’oro. E quell’oro è la nostra terra. Dobbiamo curarla, raccontarla, proteggerla.”
E noi, nel nostro piccolo, con questa puntata, proviamo a farlo.

Ascolta ora il Podcast:

L'ITALIA CHE VALE | Antonio Ambrosio
Puntata del 26/06/25
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