Mindset.

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Come attuare il cambiamento

Nel mondo odierno, rapido, instabile e complesso, ci sono due modi per affrontare il cambiamento: subirlo o guidarlo. La differenza tra questi due atteggiamenti sta tutta nel mindset, la mentalità con cui osserviamo, interpretiamo e rispondiamo agli eventi. Nella puntata del 6 maggio de “Il Salotto del Coach” su Casa Radio, insieme a Angelo Storari, mental coach, abbiamo approfondito proprio questo tema cruciale: che cos’è il mindset e come può diventare la chiave per attuare un cambiamento vero e sostenibile.

Per arricchire il confronto, abbiamo preso spunto dal mio nuovo libro, Abbiamo sempre fatto così, disponibile su Amazon. Un titolo provocatorio che richiama l’atteggiamento più comune – e più pericoloso – in molti contesti professionali e personali: quello della resistenza al cambiamento

Cosa intendiamo per mindset?

Il mindset non è solo un modo di pensare, ma un insieme di convinzioni profonde che influenzano come vediamo il mondo, come reagiamo alle difficoltà e come interpretiamo le possibilità. È una lente invisibile ma potentissima.

Carol Dweck, psicologa della Stanford University, ha distinto tra mindset fisso (fixed mindset) e mindset di crescita(growth mindset). Il primo è legato all’idea che le capacità siano innate e immutabili. Il secondo, invece, si fonda sulla convinzione che si possa apprendere, migliorare, evolvere.

Ma oltre alla teoria, quello che conta davvero è: come lo applichiamo nella vita reale? E soprattutto, come trasformare un mindset statico in uno dinamico?

“Abbiamo sempre fatto così”: un alibi o una prigione?

Questa frase – che dà il titolo al mio libro – è una delle più frequenti che sentiamo nelle aziende, nei team, ma anche nei nostri dialoghi interiori. È un modo per giustificare la continuità, anche quando non funziona più. È un riflesso del nostro bisogno di controllo, della paura dell’ignoto, della fatica che il cambiamento porta con sé.

Nel libro racconto storie vere, tratte da quasi quarant’anni di esperienza nel mondo del lavoro e del coaching, per mostrare come cambiare mindset non sia un esercizio intellettuale, ma un atto di coraggio quotidiano.

Durante la puntata del Salotto, Angelo Storari ha sottolineato quanto sia importante allenare il cervello a nuove possibilità, senza giudizio. “Cambiare mindset – ha detto – è come cambiare postura: richiede consapevolezza, esercizio e, soprattutto, la volontà di uscire dalla zona di comfort.”

Le tre leve per attuare il cambiamento

  1. Consapevolezza:
    Il primo passo è riconoscere dove siamo fermi. Quali convinzioni ci stanno limitando? Quali automatismi ci bloccano? Spesso non vediamo i nostri schemi mentali perché ci viviamo dentro. Il coaching serve proprio a creare quello spazio di osservazione che ci aiuta a uscire dal “pilota automatico”.

  2. Scelta:
    La consapevolezza non basta. Serve una decisione attiva per muoversi in una direzione diversa. Cambiare mindset significa, ad esempio, passare dal “non sono portato per questo” al “non lo so ancora fare, ma posso imparare”. È una svolta interiore, ma ha conseguenze molto concrete sul comportamento e sui risultati.

  3. Allenamento:
    Come dice Storari, il mindset si allena come un muscolo. Ogni volta che affrontiamo una sfida con uno sguardo aperto, ogni volta che scegliamo la possibilità invece del limite, rafforziamo il nostro growth mindset. Non è questione di motivazione momentanea, ma di pratica costante.

Il ruolo delle aziende (e dei leader)

Cambiare mindset non è solo una questione individuale. È anche un tema organizzativo. Quante aziende, pur dichiarando di voler innovare, restano ancorate a modelli passati? Quanti manager parlano di flessibilità ma premiano la conformità?

Un leader con un mindset di crescita accoglie gli errori come apprendimento, valorizza il contributo di ognuno, crea un contesto in cui è sicuro esprimersi. Questo tipo di cultura favorisce la fiducia, la collaborazione e la capacità di adattarsi, tutte competenze chiave per navigare nel mondo di oggi.

Durante la trasmissione, abbiamo parlato anche di questo: come portare il cambiamento nelle organizzazioni, partendo dal linguaggio, dalle abitudini, dai piccoli gesti quotidiani.

Mindset e futuro

Viviamo un’epoca in cui non basta essere competenti: serve essere plasticamente adattivi. Il mindset diventa quindi una competenza strategica, anche (e soprattutto) per chi guida persone, progetti, imprese.

Il messaggio con cui abbiamo chiuso la puntata del 6 maggio è semplice ma potente:
👉 Il cambiamento non è un evento, è un processo.
👉 E il mindset è il primo passo per renderlo possibile.

Se vogliamo smettere di dire “abbiamo sempre fatto così”, dobbiamo iniziare a chiederci: che cosa potremmo fare di diverso?
Ecco dove inizia il vero cambiamento.

Se ti interessa approfondire questi temi, ti invito a leggere il mio libro Abbiamo sempre fatto così – Viaggio attraverso il Mindset: dalla resistenza al cambiamento alla cultura della crescita, disponibile su Amazon: clicca qui.

Perché il cambiamento non si subisce, si costruisce. E tutto parte da come scegliamo di guardare il mondo.

Ascolta ora il Podcast:

IL SALOTTO DEL COACH
Puntata del 13/05/25
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