(Adnkronos) – Dopo la vittoria a valanga nelle elezioni di domenica, Kyriakos Mitsotakis ha prestato giuramento per un secondo mandato da primo ministro della Grecia. La cerimonia si è svolta al palazzo presidenziale, davanti alla presidente Katerina Sakellaropoulou e l'arcivescovo Ieronymos. "Abbiamo un forte mandato e una maggioranza parlamentare, il nostro sarà un governo di duro lavoro e risultati pratici", ha detto il premier, citato dall'agenzia stampa greca Ana-Mpa. Mitsotakis ha promesso riforme e cambiamenti, ricordando di aver sempre voluto un governo con un solo partito. La lista dei ministri sarà resa nota nel pomeriggio. Il nuovo parlamento s'insedierà lunedì prossimo. Il partito conservatore Nuova democrazia di Mitsotakis ha ricevuto il 40,6% alle elezioni di ieri. Grazie al bonus elettorale per il primo partito, ha conquistato 158 deputati, ottenendo la maggioranza assoluta dei 300 seggi del parlamento di Atene. Mitsotakis aveva ottenuto una simile percentuale alle elezioni di maggio, che si erano però svolte con la proporzionale. Di fronte all'impossibilità di formare un governo di coalizione, che Mitsotakis non voleva, sono state subito convocate nuove elezioni, questa volta con un sistema elettorale con premio di maggioranza, nel frattempo entrato in vigore. "I cittadini greci hanno il diritto di chiedere un futuro migliore", ha affermato ancora Mitsotakis nell'incontro con Sakellaropoulou. "Abbiamo un forte mandato e un'ampia maggioranza parlamentare, il nostro sarà un governo di duro lavoro e risultati concreti", ha aggiunto. "Questi risultati elettorali ci hanno riservato alcune sorprese ma la nostra democrazia è abbastanza matura per gestire ogni temporaneo sommovimento", ha detto ancora riferendosi all'ingresso in Parlamento delle formazioni nazionaliste di estrema destra. Nell'incontro con la presidente Sakellaropoulou, Mitsotakis ha descritto la sua conferma alla guida del governo come "un onore speciale" che gli assicurano altri 4 anni per mettere in atto le riforme. "La democrazia si è mostrata resiliente dopo una serie di crisi", ha detto da parte sua la presidente greca. Infine il leader di Nea Demokratia ha fatto riferimento al cambiamento della legge elettorale che gli ha assicurato il premio di maggioranza: "Questo Parlamento è stata la campana a morte del sistema proporzionale", ha detto riferendosi al sistema che era stato usato per le elezioni che si sono svolte il 21 maggio. "La cosa più importante è che i greci hanno votato per il governo di un singolo partito", ha concluso. La formazione di sinistra Syriza dell'ex premier Alexis Tsipras si è fermata al 17,8%, con 48 seggi, oltre 30 in meno rispetto alla scorsa legislatura. I socialisti del Pasok l'11,9% con 32 seggi e il partito comunista il 7,7% con 20 seggi.
Tre formazioni di estrema destra sono riuscite a superare lo sbarramento del 3% e nel totale superano i 30 seggi: il partito di estrema destra e anti-immigrati Spartiates ha ottenuto il 4,6% e 12 seggi, la formazione nazionalista Elliniki Lisiile ha ottenuto 12 seggi, con il 4,5%, e il partito ultra ortodosso Niki 10 seggi con il 3,7%. Il partito di estrema sinistra Plefsi Eleftherias ha superato di un soffio lo sbarramento con il 3,2%, ottenendo 8 seggi. L'astensione alle elezioni è stata record, con quasi la metà degli elettori, il 47, 1%, che non si è recato alle urne. Si tratta dell'astensione più alta mai registrata nel Paese dalla caduta della giunta militare nel 1974. In alcune zone del Paese l'astensione ha superato anche il 60%, sottolinea oggi Ekathimierini. Il precedente record di astensionismo, del 43,8%, si era registrato nelle elezioni del settembre del 2015, vinte da Syriza di Alexis Tsipras. Ieri gli elettori sono stati chiamati a votare per le politiche per la seconda volta in cinque settimane, dopo la tornata del 21 maggio scorso. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)