(Adnkronos) – Il ministro degli Esteri del Niger, Hassoumi Massoudou, si è presentato come "capo del governo ad interim" ed ha respinto il golpe annunciato in tv da un gruppo di militari. "C'è un tentativo di colpo di Stato in Niger – ha scritto su Twitter – Come altrove, questo atto da parte di ufficiali faziosi mira a minare la nostre libertà conquistate faticosamente, la nostra democrazia, i progressi che abbiamo fatto". Secondo Massoudou, "questa avventura con obiettivi nefasti fallirà perché si scontrerà con la protesta delle forze democratiche e progressiste in tutto il Niger". E, ha aggiunto, "come capo del governo ad interim invito tutti i democratici, tutti i patrioti a porre fine a questa avventura, pericolosa per il nostro Paese. Viva la democrazia, viva il Niger. Il presidente nigerino Mohamed Bazoum ha twittato: "Le conquiste ottenute faticosamente saranno salvaguardate. Ci penseranno tutti i nigerini che amano la democrazia e le libertà". In Niger sono state sospese "tutte le istituzioni", chiusi i confini e coprifuoco dalle 22 alle 5. L'annuncio è arrivato nella notte dal colonnello Amadou Abdramane dopo la situazione confusa di ieri a Niamey. "Le nostre forze di difesa e sicurezza – ha detto, affiancato da nove uomini in divisa, leggendo una dichiarazione sulla tv Rtn – hanno deciso di porre fine al regime che conoscete". "Tutte le istituzioni" sono sospese, ha affermato. Secondo Radio France Internationale, tra i dieci uomini in divisa presenti nelle immagini si riconoscono due generali, il capo delle forze speciali (Cos), generale Barmou Batoure, e il vice capo di Stato Maggiore dell'esercito, generale Toumba. Presenti rappresentanti di altri reparti dell'esercito nigerino. Grande assente, sottolinea Rfi, il generale Abdourahmane Tchiani, capo della guardia presidenziale. Abdramane ha detto di parlare a nome del Consiglio nazionale per la salvaguardia della patria (Cnsp). Inizialmente non era chiaro, evidenzia l'agenzia Dpa, se stesse parlando a nome di tutto l'esercito dopo che ieri mattina la guardia presidenziale ha bloccato il presidente Mohamed Bazoum, eletto democraticamente e in carica dal 2021, nella sua residenza di Niamey. A Niamey prevarrebbe la "calma", riferisce Radio France International. Nella capitale nigerina le strade si sono svuotate dopo la dichiarazione dei militari. Secondo Rfi, non ci sarebbero da segnalare movimenti particolari nelle caserme e la popolazione attende di vedere le evoluzioni. "La Farnesina, in stretto raccordo con l'Ambasciata italiana in Niger, continua a monitorare l'evoluzione della situazione politica e di sicurezza nel Paese, ove sono presenti circa 170 connazionali. Ambasciata operativa e Unità di Crisi attivata. Numero di emergenza: +39 06 36225", scrive su Twitter il ministero degli Esteri. Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha condannato "con forza il cambio di governo incostituzionale in Niger" ed è "profondamente turbato per la detenzione del presidente Mohamed Bazoum e per la sua incolumità". L'appello a "tutti gli attori coinvolti in questo atto deplorevole" è "a rilasciare il presidente con effetto immediato e senza precondizioni". Il segretario generale, ha proseguito il portavoce Stéphane Dujarric, chiede "di porre immediatamente fine a tutte le azioni che minano i principi democratici in Niger" e "sollecita tutte le parti ad astenersi dalla violenza e a rispettare lo stato di diritto". Le Nazioni Unite, ha concluso, "sono solidali con il governo democraticamente eletto e la popolazione nigerina". Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha chiesto il "rilascio immediato" di Bazoum. "Chiediamo il rispetto immediato dello stato di diritto e della sicurezza pubblica", ha detto ai giornalisti a Wellington durante una conferenza stampa congiunta con il ministro degli Esteri Nanaia Mahuta. "Siamo molto preoccupati per gli sviluppi in Niger – ha aggiunto – Ho parlato poche ore fa con il presidente Bazoum e ho chiarito che lo sosteniamo con forza come presidente democraticamente eletto del Paese", ha aggiunto Blinken. Gli Stati Uniti, ha proseguito, condannano "qualsiasi tentativo di prendere il potere con la forza e di sfidare e sconvolgere l'ordine costituzionale". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)