Cacciari: “Il nostro Paese vive una crisi economica , politica e sociale, senza precedenti”

Massimo Cacciari, una delle voci più autorevoli e critiche nel panorama intellettuale e politico italiano, è intervenuto  nel programma Buongiorno Italia di Casa Radio,  da Giovanni Lacagnina.

Durante l’intervista, ha affrontato temi di grande attualità e rilevanza politica, mostrando il suo consueto rigore critico e una visione lucida, ma profondamente pessimista, sulla situazione del Paese.

Il caso Boccia-Sangiuliano e la crisi morale della politica

Alla domanda sul recente caso tra Francesco Boccia e il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, Cacciari ha espresso la sua riluttanza a commentare, limitandosi a una frase tagliente: “Mi cade la lingua soltanto a parlarne”. Questo breve commento è già indicativo del suo giudizio fortemente negativo su un episodio che, secondo lui, rappresenta una caduta di stile e una crisi morale nella politica italiana. Ha definito la vicenda con il termine “miserabilia”, un’espressione che richiama un senso di squallore e degrado, sottolineando come essa getti un’ombra sullo stato della politica nazionale e sul ruolo istituzionale di Sangiuliano. La percezione di Cacciari è che tale scandalo non riguardi solo l’onore di un singolo ministro, ma coinvolga l’intera credibilità del governo e della Repubblica Italiana.

In particolare, le dichiarazioni rilasciate da Sangiuliano al TG1 hanno contribuito a creare un clima di imbarazzo all’interno dell’esecutivo. Cacciari vede in questo episodio un riflesso più ampio di una politica che ha perso autorevolezza, riducendosi a giochi di potere e conflitti personali, un quadro che secondo il filosofo potrebbe minare ulteriormente la fiducia nelle istituzioni democratiche.

La crisi economica e il futuro del Paese

Dopo aver accennato alla vicenda Boccia-Sangiuliano, Cacciari ha allargato il suo sguardo alla crisi economica che sta attanagliando l’Italia. Il debito pubblico ha superato i 3.000 miliardi di euro, un peso insostenibile che soffoca ogni tentativo di rilancio economico. Cacciari ha espresso con forza la sua preoccupazione per il futuro del Paese, sottolineando che siamo vicini a un punto di rottura: “Non possiamo continuare con un pagamento annuale di 190 miliardi di euro per il debito”. Questa cifra impressionante non lascia spazio a investimenti significativi in settori chiave come l’istruzione, la ricerca e l’innovazione, tutti ambiti vitali per il rilancio dell’economia e per contrastare l’emigrazione dei giovani talenti.

Cacciari ha posto l’accento sul fenomeno dell’esodo dei giovani, che definisce come una vera e propria emorragia di cervelli. Ogni anno, migliaia di giovani italiani lasciano il Paese alla ricerca di migliori opportunità all’estero, e questo impoverimento di competenze e talento rischia di compromettere irrimediabilmente il futuro dell’Italia. Secondo il filosofo, l’incapacità di trattenere e valorizzare le giovani generazioni è un sintomo di una crisi sistemica che non può essere risolta solo con misure economiche a breve termine. Anche le eventuali azioni positive del governo, avverte Cacciari, non fanno altro che aumentare ulteriormente il debito, poiché non esiste una strategia di crescita sostenibile che possa ribaltare questa tendenza negativa.

I rischi per il governo Meloni

Il pessimismo di Cacciari si estende anche al futuro del Governo guidato da Giorgia Meloni. Egli vede numerosi pericoli all’orizzonte, sottolineando come episodi come il caso Sangiuliano, o altre situazioni simili, possano destabilizzare l’Esecutivo  in qualsiasi momento. Tuttavia, Cacciari evidenzia che la vera minaccia non proviene solo dagli scandali politici, ma dai problemi strutturali che affliggono il Paese, in particolare quelli di natura economica. La crisi non è attribuibile esclusivamente al governo Meloni, ma riflette una condizione di declino che coinvolge tutta l’Europa. Secondo Cacciari, gli Stati europei hanno perso la capacità di influenzare le dinamiche globali e si trovano in una posizione di crescente irrilevanza sul piano internazionale. Questa situazione rende ancora più difficile per i governi nazionali affrontare le sfide interne, poiché mancano gli strumenti e l’autonomia necessaria per promuovere politiche efficaci.

Cacciari si è poi soffermato sul destino politico dell’opposizione, che a suo avviso ha finalmente capito la necessità di unirsi per contrastare il governo Meloni. Tuttavia, ha criticato duramente la retorica che alcuni settori della sinistra utilizzano, incentrata sulla minaccia del ritorno del fascismo. Secondo Cacciari, il fascismo non rappresenta una reale minaccia per l’Italia di oggi, e continuare a insistere su questo tema serve solo a distogliere l’attenzione dai veri problemi del Paese. L’unica strada percorribile per l’opposizione è quella di formare una coalizione compatta e coerente, capace di proporre alternative concrete e credibili all’attuale governo.

Crisi sociale e il dramma della famiglia

Oltre alla politica e all’economia, Cacciari ha affrontato anche i problemi sociali che affliggono l’Italia, prendendo spunto dal tragico omicidio di un ragazzo di 17 anni avvenuto in provincia di Milano. Questo episodio, ha affermato Cacciari, è solo l’ultimo di una serie di eventi drammatici che segnalano una crisi profonda dell’istituzione familiare nel nostro Paese. Secondo il filosofo, la vera causa di questi episodi di violenza è il disfacimento del nucleo familiare, un tempo pilastro della società italiana. La famiglia, ha sottolineato Cacciari, è stata progressivamente erosa da cambiamenti culturali e sociali che hanno indebolito i legami interpersonali e creato un vuoto di valori e di riferimenti per i giovani.

Cacciari ha espresso preoccupazione per il crescente isolamento dei giovani, che spesso non trovano supporto né all’interno della famiglia né nelle istituzioni educative e sociali. Questo vuoto, secondo lui, favorisce la diffusione di comportamenti devianti e di episodi di violenza come quello accaduto a Milano. La soluzione, secondo Cacciari, non può essere trovata solo in un rafforzamento delle misure di sicurezza o in interventi repressivi, ma richiede una riflessione più profonda sul ruolo della famiglia e della comunità nella formazione delle giovani generazioni.

Cittadinanza e integrazione

Infine, Cacciari ha toccato un tema di grande rilevanza sociale e politica: la concessione della cittadinanza italiana ai figli di stranieri che studiano nel nostro Paese. Il filosofo si è dichiarato favorevole a questa misura, definendola non solo giusta, ma necessaria per favorire l’integrazione e riconoscere il contributo che gli stranieri danno all’Italia. Cacciari ha sottolineato come molti di questi giovani siano ormai parte integrante del tessuto sociale italiano e che riconoscere loro la cittadinanza sarebbe un atto di equità e buon senso. Questo provvedimento, secondo lui, rappresenterebbe anche un segnale importante per contrastare il clima di diffidenza e xenofobia che in alcuni settori della società italiana è in crescita.

In conclusione, l’intervento di Cacciari nel programma Buongiorno Italia ha offerto una visione critica e complessa delle sfide che l’Italia sta affrontando. Dalla crisi economica al degrado morale della politica, passando per i problemi sociali e le questioni legate all’integrazione, Cacciari ha dipinto un quadro decisamente pessimistico, ma allo stesso tempo ha sollevato questioni che richiedono una riflessione urgente e profonda.

Ascolta ora il Podcast:

BUONGIORNO ITALIA | Massimo Cacciari
Puntata del 06/09/24
In primo piano
Da non perdere
Recensioni

Collabora con noi

Promuovi il tuo business con noi!

Siamo proiettati al 100% verso il nostro pubblico che, ci segue e si fida per la nostra straordinaria capacità di scegliere i migliori partners sul mercato.

  • Seleziona categoria

  • Seleziona l'autore