Il Dott. Pasciuto ha sottolineato l’importanza di tradurre la medicina ambientale in pratiche quotidiane concrete. “È essenziale che la medicina ambientale diventi parte integrante della routine medica per affrontare efficacemente le patologie moderne,” ha affermato Pasciuto, ricordando una sua partecipazione a un corso di bioarchitettura in Spagna, che ha rafforzato la sua visione sulla necessità di un approccio olistico alla salute, considerando l’ambiente di vita e di lavoro delle persone.
Il dialogo ha esplorato le patologie emergenti legate all’ambiente domestico, come la sensibilità chimica multipla e l’elettrosensibilità, che stanno diventando sempre più prevalenti. “Circa il 10% della popolazione soffre di queste condizioni, spesso aggravate dallo stress e da uno stile di vita non sano” ha spiegato Pasciuto, enfatizzando la necessità di una medicina che rispetti le dimensioni fisiche, mentali, emotive e spirituali dell’individuo.
Un punto saliente dell’intervista è stato l’annuncio di un corso di formazione a Verona, organizzato da Assimas, che mira a promuovere una maggiore collaborazione tra professionisti di diverse discipline. “La medicina ambientale non è solo per medici ma anche per architetti, ingegneri e altri professionisti che influenzano gli ambienti in cui viviamo” ha detto Pasciuto. Il corso si propone di equipaggiare i partecipanti con strumenti per diagnosticare e trattare le malattie considerando i fattori ambientali.
La discussione ha messo in luce l’importanza della certificazione di salubrità per gli immobili e l’approccio personalizzato nella cura delle malattie. “Ogni individuo è unico, e la medicina ambientale ci offre gli strumenti per personalizzare il trattamento, migliorando significativamente l’efficacia terapeutica,” ha illustrato Pasciuto.
Il Dott. Pasciuto ha concluso l’intervista con un invito a una maggiore curiosità e condivisione delle conoscenze nel campo della medicina ambientale.