“La pace sia con voi.” Con queste parole semplici e profonde, pronunciate dalla Loggia centrale della Basilica di San Pietro, Papa Leone XIV ha salutato il mondo per la prima volta da Pontefice. Un’espressione breve, ma carica di significato in un tempo segnato da conflitti, disuguaglianze e ricerca di senso.
Eletto al quinto scrutinio del Conclave iniziato il 7 maggio 2025, Robert Francis Prevost, cardinale statunitense, membro dell’Ordine di Sant’Agostino, ha ricevuto il consenso del Collegio dei Cardinali come nuovo Vescovo di Roma. La fumata bianca, apparsa alle 18:07 del secondo giorno, ha acceso un’onda di commozione tra i circa 15.000 fedeli riuniti in Piazza San Pietro e milioni di persone collegate in tutto il mondo.
Nato a Chicago nel 1955, Papa Leone XIV ha alle spalle una lunga storia di servizio: matematico di formazione, teologo e canonista, ha trascorso vent’anni come missionario in Perù, dove ha svolto un intenso ministero pastorale tra le comunità più semplici. È stato poi Superiore Generale dell’Ordine Agostiniano e, infine, Prefetto del Dicastero per i Vescovi, incarico che lo ha visto profondamente coinvolto nel rinnovamento della leadership ecclesiale voluto da Papa Francesco.
Durante il suo primo discorso, Papa Leone XIV ha voluto rendere omaggio al suo predecessore, ricordandolo con parole di sincera gratitudine:
“Ringrazio Papa Francesco per il suo cuore di pastore, per la sua testimonianza instancabile di misericordia e per l’umiltà con cui ha servito la Chiesa in tempi di grandi trasformazioni. È stato, e resta, un punto di riferimento spirituale per tutti noi.”
Il nuovo Pontefice ha poi rivolto lo sguardo alle sfide della Chiesa contemporanea: la crisi delle vocazioni, la necessità di unità nella diversità, il dialogo interreligioso, la custodia del creato e il grido dei poveri.
“La Chiesa – ha detto – non cammina da sola. Essa accompagna, ascolta, accoglie. E oggi più che mai è chiamata ad essere madre, casa e scuola di comunione.”
Con l’elezione di Leone XIV, la Chiesa universale entra in una nuova fase del suo cammino: un tempo di discernimento, di dialogo e di apertura, guidato da un uomo che ha conosciuto i margini del mondo e che ora si trova al suo centro spirituale.