Rizzo:” Questa Unione Europea va rasa al suolo, riprendiamoci le chiavi di casa.”

Marco Rizzo è intervenuto nel programma Buongiorno Italia su Casa Radio, dal direttore Giovanni Lacagnina, esprimendo con chiarezza la sua posizione su una serie di temi politici ed economici di grande attualità. Tra i principali argomenti trattati, uno dei più discussi è stato il suo netto rifiuto al riarmo dell’Unione Europea, un tema che Rizzo considera pericoloso. Secondo lui, il riarmo non fa altro che esacerbare le tensioni internazionali e rafforzare la dipendenza dell’Europa dagli Stati Uniti, aumentando il rischio di conflitti piuttosto che contribuire alla sicurezza del continente.

Un altro tema cruciale che Rizzo ha affrontato è la proposta di Romano Prodi, ex presidente del Consiglio, che ha recentemente suggerito la creazione di una difesa comune europea, con un esercito indipendente da quello degli Stati Uniti. Prodi ritiene che l’Europa non possa più dipendere dalla NATO per la propria sicurezza e che debba dotarsi di una propria forza armata per affrontare le sfide future. Tuttavia, Rizzo ha bocciato senza esitazioni questa proposta, criticando duramente la direzione che l’Unione Europea sta prendendo, a suo parere troppo subordinata agli interessi degli Stati Uniti e troppo distante dai veri bisogni e dalle necessità dei popoli europei. Secondo Rizzo, il progetto di un esercito europeo non è la soluzione per la sicurezza del continente, ma piuttosto un ulteriore passo verso l’integrazione militarista che rischia di minare la sovranità degli Stati membri.

Nel corso dell’intervista, uno degli aspetti più sorprendenti è stato l’incontro tra Marco Rizzo e Roberto Vannacci, generale ed europarlamentare della Lega. Un’alleanza che, a prima vista, sembrava impensabile, dato che Vannacci rappresenta una visione politica di destra e Rizzo una tradizione comunista. Nonostante le evidenti divergenze ideologiche, i due hanno trovato un terreno comune su uno dei temi più urgenti e dibattuti: la guerra. Entrambi hanno sottolineato la necessità di promuovere una soluzione diplomatica per fermare il conflitto, rifiutando l’approccio militarista e promuovendo invece il dialogo come strumento per risolvere le crisi internazionali. La visione di Rizzo in questo caso è che il conflitto non si risolve con l’uso della forza, ma con la ricerca di un compromesso attraverso il negoziato e la diplomazia.

Rizzo ha esplicitamente dichiarato che l’Unione Europea, così com’è oggi, deve essere “rasata al suolo” e ricostruita, restituendo sovranità ai popoli. Questo concetto di “sovranità popolare” è uno dei temi centrali del suo ultimo libro, Riprendiamoci le chiavi di casa, in cui Rizzo approfondisce la sua critica all’attuale modello europeo, proponendo una nuova visione di un’Europa basata su Stati sovrani, liberi di autodeterminarsi senza la costante pressione delle istituzioni di Bruxelles. Secondo lui, l’Unione Europea non sta rappresentando i veri interessi delle sue popolazioni, ma è diventata uno strumento di potere che privilegia gli interessi economici e geopolitici di pochi, a scapito del benessere comune.

La posizione di Rizzo si inserisce in una critica più ampia all’attuale assetto politico e militare europeo, che, a suo parere, non risponde più alle reali esigenze dei cittadini europei. Per lui, la costruzione di una “Europa dei popoli” è l’unica strada per garantire una vera indipendenza e prosperità per gli Stati membri, lontano dalle influenze esterne e dalle logiche di potere che dominano le politiche internazionali. L’Unione Europea, secondo Rizzo, dovrebbe essere un’unione di Stati che si basano sulla cooperazione e sul rispetto della sovranità nazionale, e non un’entità centralizzata che impone politiche uniformi, spesso in contrasto con i desideri dei popoli.

In definitiva, l’intervista ha messo in evidenza non solo la forza delle opinioni di Marco Rizzo sui temi centrali della politica europea e internazionale, ma anche la sua proposta di una via alternativa per l’Europa, fondata sulla sovranità nazionale e sul dialogo internazionale piuttosto che sul riarmo e sulle guerre. Rizzo ha sottolineato l’importanza di una politica estera basata sulla pace e sul rispetto della diversità, piuttosto che sul conflitto e sull’espansione delle alleanze militari.

Infine, Rizzo ha invitato alla manifestazione che si terrà a Roma il 15 marzo, a partire dalle ore 15, presso Bocca della Verità, invitando anche Roberto Vannacci a partecipare. L’evento è stato concepito come una protesta contro le politiche guerrafondaie dell’Unione Europea, con l’intento di manifestare sotto un’unica bandiera: quella dell’Italia, che costituzionalmente ripudia la guerra. Rizzo ha esortato i partecipanti a non scendere in piazza sotto il vessillo dell’Unione Europea, ma a farlo sotto il simbolo nazionale italiano, emblema dei valori più preziosi, tra cui la pace e la sovranità, valori che, secondo lui, sono messi in pericolo proprio dall’attuale politica dell’UE.

Ascolta ora il Podcast:

Buongiorno Italia | Marco Rizzo
Intervista del 12/03/25
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