Pegah Moshir Pour: “Portare avanti un’etica comune nell’utilizzo delle piattaforme social per sostenere la comunicazione di un eventuale altro Paese che può ritrovarsi in futuro nelle stesse condizioni dell’Iran”
Oggi ai microfoni di Casa Italia Radio, nella rubrica Bricks and Music condotta da Paolo Leccese con il poliedrico Ing. Emiliano Cioffarelli, è intervenuta Pegah Moshir Pour, Consulente e Attivista dei diritti umani e digitali, in questi giorni presente in ogni media nazionale, radio, tv, carta stampata, dopo l’emozionante intervento che ha commosso il pubblico del Festival di Sanremo con il monologo della giovane italiana di origini iraniane affiancata sul palco da Drusilla Foer nel quale è stata evidenziata la tragedia che sta vivendo il popolo iraniano attualmente in rivolta contro il regime gli ayatollah.
L’INTERVISTA
Paolo Leccese: Oggi in diretta con noi Pegah Moshir Pour, Consulente ed Attivista dei diritti umani e digitali.
Pegah Moshir Pour: Grazie mille e buongiorno a tutti.
Paolo Leccese: Quali sono gli effetti positivi e quelli negativi, dopo il tuo emozionante intervento sul palco del Festival di Sanremo?
Pegah Moshir Pour: Sicuramente positivi per i tanti complimenti e per la generazione di consapevolezza e conoscenza della situazione iraniana e quindi dell’importanza dei diritti umani; di quanto dobbiamo essere vigili e soprattutto sostenitori del popolo iraniano che invoca libertà. Dall’altra parte invece temo che questa ondata possa poi finire nel senso che fra un paio di settimane magari le persone possano dimenticare e invece ora bisogna insistere, bisogna parlarne sempre perché altrimenti il regime iraniano continuerà nel suo operato.
Paolo Leccese: In effetti abbiamo visto come a settembre con l’inizio della rivoluzione e poi ad ottobre tutti i TG parlavano costantemente, in ogni fascia oraria, di questa situazione iraniana e poi la cosa è scemata, oggi se ne parla poco in generale e solo grazie a te. Fai bene ad avere questo tipo di preoccupazione. Come è possibile riuscire ad ottenere delle informazioni aggiornate oggi da quella regione del mondo?
Pegah Moshir Pour: Solo attraverso i social, quando però dall’altra parte riescono ad accedervi. Infatti è importantissimo parlare di diritti digitali perché non tutto il mondo ha accesso a internet. In tutto il mondo c’è la possibilità di accedere ai social media che poi permettono di pubblicare contenuti ma, dall’altra parte c’è anche la piazza le piattaforme stesse che possono censurare alcuni contenuti perché ovviamente ritengono che siano fuori standard della community quindi è una una situazione un po complessa. Dobbiamo capire come portare avanti un’etica nell’utilizzo di queste piattaforme insomma essere pronti anche per un un eventuale altro Paese perché, oggi parliamo dell’Iran, ma sicuramente domani ci saranno altri Paesi che invocheranno l’aiuto di tutta l’umanità.
Paolo Leccese: Quali sono state le reazioni che hai ricevuto dall’Iran rispetto a questa tua grande visibilità?
Pegah Moshir Pour: Sì assolutamente, sono molto contenta e sono anche lusingata dei messaggi che mi arrivano perché sono veramente molto carini, ci sono anche gli haters ma ci sta. Ad esempio una ragazza mi ha scritto dicendomi che sua madre di 70 anni che si trova in una delle delle province in Iran ha ricevuto il video con i sottotitoli in persiano ed era molto contenta e fiera. Quindi se è arrivata a questa signora vuol dire che sta girando in tutto il mondo, quindi sono molto contenta.
Emiliano Cioffarelli: Pegah, cosa possiamo fare come media, ogni giorno, ogni settimana, per dar voce a questo messaggio di cui sei portatrice per questa grossa voglia di libertà del tuo popolo.
Pegah Moshir Pour: Allora c’è una data importantissima che è lunedì 20 febbraio, a Bruxelles c’è il raduno globale perché il 20 febbraio il Consiglio dell’Unione europea voterà la risoluzione che aveva approvato il Parlamento europeo per mettere nella lista dei terroristi il corpo dei guardiani della rivoluzione. I 27 membri dell’Unione europea sono chiamati a votare, quindi è molto importante insistere affinché l’Italia e quindi l’Europa si esprima all’unanimità per mettere questa questo corpo in questa lista perché potrebbe veramente cambiare le sorti dell’Iran.
Paolo Leccese: Questa grande tua visibilità sta cominciando a farti sentire sirene politiche?
Pegah Moshir Pour: Da sempre sono nel mondo dell’attivismo della politica della cultura quindi non non mi non mi meraviglierei. Però ancora non è successo ma mai dire mai nella vita. Vedremo.
Paolo Leccese: Ci siamo sentiti in tempi non sospetti ed abbiamo iniziato a parlare in radio di gender gap sei nel mondo dell’attivismo per questioni sociali, in particolare che riguardano le donne da tanto tempo e non solo per la questione iraniana, ci tengo a sottolinearlo perché potrebbe sembrare che sia una sensibilità nata solo per la questione iraniana e per questo ti faccio i miei personali complimenti e non vedo l’ora di poterti vedere dal vivo prossimamente.
Pegah Moshir Pour: Sicuramente molto volentieri, ti ringrazio Paolo, grazie Emiliano, Casa Italia Radio edavvero a tutti.
Emiliano Cioffarelli: Peagh Moshir Pou, continua così e non mollare mai!
Pegah Moshir Pour: Grazie grazie, non molliamo!