Neuroscienze, marketing e vita quotidiana

Neuroscienze

Neuroscienze nel marketing: come le aziende usano le nostre emozioni per influenzarci.

Nell’episodio di martedi 17 Settembre del programma “Il salotto del coach“, Laura Innocenti e il mental coach Angelo Storari hanno esplorato un argomento affascinante e contemporaneamente inquietante: l’uso delle neuroscienze nel marketing per influenzare le decisioni d’acquisto dei consumatori. Questa pratica, sebbene invisibile, modella significativamente i nostri comportamenti quotidiani, sfruttando le nostre risposte emotive e cognitive per spingerci verso acquisti spesso impulsivi.

La scienza dietro il marketing

Le neuroscienze studiano il funzionamento del cervello e del sistema nervoso. Nel contesto del marketing, queste conoscenze sono utilizzate per comprendere meglio come i consumatori elaborano le informazioni e prendono decisioni. Un esempio lampante è l’utilizzo della dopamina, un neurotrasmettitore che viene rilasciato quando il cervello si aspetta una ricompensa. Le campagne pubblicitarie sono spesso progettate per attivare questa “sensazione di premio”, facendo leva sulla produzione di dopamina per rendere un prodotto irresistibilmente attraente.

Inoltre, la produzione di endorfine, spesso chiamate ormoni della felicità, viene stimolata da immagini, suoni e narrazioni ottimisticamente costruite, facendo sentire il consumatore euforico, leggero e, soprattutto, più propenso all’acquisto.

Acquisti compulsivi: un’insidia silenziosa

Gli acquisti compulsivi sono un chiaro esempio di come le tecniche basate sulle neuroscienze possano avere effetti profondi. I consumatori vengono spesso attratti da offerte limitate nel tempo o da promozioni esclusive che creano un senso di urgenza, spingendo all’acquisto prima che la razionalità possa intervenire. Questo senso di urgenza è direttamente collegato alla paura di perdere un’opportunità, un principio noto come FOMO (Fear of Missing Out), che può scatenare una risposta quasi istintiva di acquisto.

La sorveglianza digitale e il tracciamento comportamentale

Un altro aspetto preoccupante discusso durante la puntata riguarda il modo in cui le aziende tracciano i nostri comportamenti quotidiani attraverso dispositivi digitali e social media. Ogni clic, ogni ricerca, ogni acquisto viene analizzato per creare un profilo dettagliato del consumatore. Questi dati permettono alle aziende di personalizzare le strategie di marketing in modo così accurato da renderle incredibilmente efficaci, spesso a discapito del benessere psicologico e finanziario del consumatore.

Come difendersi dalle strategie di marketing basate sulle neuroscienze

La difesa più efficace contro queste tattiche è l’informazione. Essere consapevoli di come e perché certi annunci ci attirano può aiutarci a prendere decisioni più consapevoli. Ad esempio, prendere una pausa prima di completare un acquisto può ridurre significativamente la probabilità di cedere a impulsi momentanei.

Un altro metodo consiste nel limitare l’esposizione alla pubblicità. Utilizzare ad-blocker, limitare il tempo trascorso sui social media e selezionare con cura le informazioni personali condivise online può ridurre il numero di tentazioni basate sui dati personali.

Un esempio pratico

Immaginiamo di navigare online e di imbatterci in un annuncio di un paio di scarpe che promette di essere l’ultimo disponibile a un prezzo ridotto. La tentazione di acquistare immediatamente può essere forte. Tuttavia, se siamo consapevoli delle strategie di marketing, possiamo fermarci e chiederci: “Ho davvero bisogno di queste scarpe ora?” e “Perché sento l’urgenza di comprare immediatamente?”. Questa riflessione può aiutare a riconoscere l’artificio di marketing e a decidere se procedere o meno con l’acquisto in modo più riflessivo.

Conclusione

Come ha sottolineato Angelo Storari nel “Salotto del Coach”, le aziende continueranno a utilizzare le neuroscienze per ottimizzare le loro strategie di vendita. Tuttavia, attraverso una maggiore consapevolezza e strumenti adeguati, possiamo proteggerci dalle manipolazioni e fare scelte che rispecchiano veramente i nostri desideri e le nostre necessità, piuttosto che quelle suggerite dalle strategie di marketing.

BIBLIOGRAFIA CHE CONSIGLIAMO

Archeologia della mente. Origini neuroevolutive delle emozioni umane - Jaak Panksepp,Lucy Biven - copertina

Archeologia della mente. Origini neuroevolutive delle emozioni umane – Jaak Panksepp – Lucy Biven – – Libro – Raffaello Cortina Editore –

 

Ascolta ora il Podcast:

IL SALOTTO DEL COACH
Puntata del 17/09/24
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