Malan smaschera la sinistra: “Ipocrisia, violenza e zero proposte per la pace”

Il Senatore di Fratelli d’Italia Lucio Malan è intervenuto ai microfoni di Casa Radio, ospite del Direttore Giovanni Lacagnina, durante la trasmissione Buongiorno Italia, per commentare l’attualità politica e le tensioni internazionali che stanno avendo ripercussioni anche sul panorama italiano.

Tema centrale dell’intervista è stato lo sciopero generale proclamato per oggi da USB, CGIL, CUB e SGB, in seguito al blocco della Global Sumud Flotilla da parte delle autorità israeliane. La mobilitazione, che coinvolge sia il settore pubblico che quello privato, sta provocando disagi diffusi su tutto il territorio nazionale.

“Non ho mai visto una mobilitazione del genere. Non ricordo alcuno sciopero generale indetto per una questione che non riguarda direttamente l’Italia,” ha commentato Malan con tono critico. “È evidente che questa protesta è strumentale, e che l’obiettivo reale non è la pace in Medio Oriente, ma un attacco politico al governo Meloni.”

“Un atto strumentale, preceduto da violenze inaccettabili”

Il senatore ha sottolineato con fermezza come lo sciopero sia stato anticipato da episodi di violenza, che a suo avviso gettano un’ombra sull’autenticità delle intenzioni dei promotori.

“Parliamo di un’iniziativa che, fin dal principio, si è caricata di un tono aggressivo e ideologico. Invece di promuovere un vero dialogo per la pace, si tenta di generare caos e tensione nel Paese. Tutto questo mentre il governo lavora seriamente – anche con il supporto della diplomazia vaticana – per sostenere una soluzione diplomatica al conflitto in corso.”

Malan ha inoltre denunciato l’atteggiamento contraddittorio di parte dell’opposizione, che – secondo lui – si rifiuta sistematicamente di votare in Parlamento a favore di mozioni che promuovono la pace.

“Siamo arrivati al paradosso: le stesse forze politiche che dicono di volere la pace, in aula si astengono o votano contro ogni iniziativa concreta. Anche quando queste proposte sono condivise a livello internazionale, come quella avanzata a suo tempo dall’ex presidente Trump per una tregua tra Israele e Hamas. È una posizione che definire ambigua è poco: è un comportamento che va contro gli interessi dell’Italia e della stabilità globale.”

“Il caso della flottiglia e il ritorno dei 44 italiani: massima attenzione, ma no all’accanimento su Israele”

Parlando poi del caso specifico della Global Sumud Flotilla – bloccata dalla Marina israeliana mentre cercava di rompere il blocco navale su Gaza – Malan ha ricordato come a bordo vi fossero 44 cittadini italiani, ora in via di rimpatrio.

“I nostri connazionali sono stati trattati con rispetto, pur avendo infranto un divieto in una zona ad alta tensione. Sono già stati rilasciati e stanno tornando a casa. Ma da questa vicenda si è cercato subito di costruire un attacco contro Israele e, indirettamente, contro il nostro governo. C’è un accanimento selettivo e ideologico verso lo Stato ebraico, che viene sistematicamente demonizzato, anche quando agisce per proteggere la propria sicurezza nazionale.”

Il senatore ha difeso la posizione del governo italiano, ribadendo la condanna di ogni forma di violenza, ma anche la necessità di non cedere alla propaganda che punta a destabilizzare la democrazia occidentale.

“Durante il Covid l’opposizione invocava il pugno di ferro. Oggi ci accusa di autoritarismo”

Malan ha poi tracciato un parallelo tra l’attuale clima politico e le misure emergenziali adottate durante la pandemia da Covid-19, criticando quello che definisce un evidente “doppiopesismo”.

“Ricordiamo tutti quando, durante il lockdown, venivano usati elicotteri per fermare cittadini che correvano da soli in spiaggia. All’epoca, nessuno di questi sindacati o partiti gridava allo Stato autoritario. Oggi invece, mentre il governo agisce con fermezza per garantire sicurezza e legalità, si grida alla ‘clava’ del potere. È una narrativa ipocrita e dannosa, che mira solo a creare tensione.”

Secondo il senatore, la sinistra starebbe cavalcando strumentalmente ogni occasione di scontro, alimentando divisioni nel Paese e nel Parlamento, senza contribuire concretamente a soluzioni costruttive.

“Siamo in una fase delicata, che richiede responsabilità e serietà. Invece, le opposizioni sembrano interessate solo ad alimentare lo scontro, anche su temi complessi come i conflitti internazionali. Non possiamo permetterci che le piazze diventino terreno di battaglia politica permanente.”

“La Russia non riesce a controllare il Donbass: figuriamoci l’Europa”

Infine, commentando la crescente tensione tra Russia ed Europa, Malan ha voluto ridimensionare le paure legate a un’espansione russa verso Occidente:

“Basta guardare alla realtà dei fatti: la Russia fatica da anni a consolidare il controllo sul Donbass. Pensare che possa conquistare l’Europa è un’esagerazione propagandistica. Tuttavia, non dobbiamo sottovalutare la minaccia ibrida, che passa anche da canali come la disinformazione, l’estremismo politico e i tentativi di divisione interna nei Paesi dell’UE.”


L’intervento del Senatore Lucio Malan si inserisce in un contesto di forti tensioni politiche e sociali, sia a livello nazionale che internazionale. Le sue dichiarazioni sollevano interrogativi sull’uso politico della protesta sociale e sulla coerenza delle forze di opposizione in tema di pace, sicurezza e politica estera. Un dibattito destinato a proseguire, con toni sempre più accesi, nei prossimi giorni.

Ascolta ora il Podcast:

Buongiorno Italia | Intervista con Lucio Malan
Puntata del 03/10/25
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