Malan : “Le divergenze all’interno della maggioranza non intaccano i programmi del Governo”.

Il Senatore di Fratelli d’Italia, Lucio Malan  è intervenuto nel Buongiorno Italia di Casa Radio, dal direttore Giovanni Lacagnina. Durante l’intervista , Malan ha affrontato in maniera articolata diversi temi di rilevanza nazionale e internazionale, toccando i punti più delicati della politica italiana e delle sue implicazioni a livello europeo e globale. Tra i temi discussi, le divergenze all’interno della maggioranza di governo, la guerra in Ucraina, la posizione dell’Italia nell’Unione Europea e le sfide economiche.

Il confronto tra Antonio Tajani, ministro degli Esteri, e Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture, ha animato il dibattito politico negli ultimi giorni, sollevando questioni sulle linee divergenti all’interno della coalizione di governo. Malan ha affrontato queste divergenze, cercando di rassicurare l’opinione pubblica, sottolineando che, seppur legittime, non intaccano l’unità di intenti necessaria per portare avanti gli obiettivi fondamentali del governo, in particolare in materia di difesa e di politica estera. Malan ha fatto riferimento alle discussioni sorte attorno alla proposta di Ursula von der Leyen sulla difesa comune europea, che ha suscitato polemiche non solo in Italia ma anche in altri Paesi membri. Nonostante le divisioni interne, il senatore ha ribadito che il governo italiano rimarrà saldo nel suo impegno per la sicurezza e la difesa dell’Europa, pur considerando improprio l’uso del termine “riarmo”, che a suo avviso non rende giustizia alle politiche di rafforzamento della cooperazione e della difesa collettiva.

Sul piano internazionale, Malan ha parlato della situazione in Ucraina, sottolineando come la guerra stia provocando profonde fratture non solo in Europa ma anche a livello globale. La sua analisi ha incluso una riflessione sulla posizione di Donald Trump, che ha manifestato critiche nei confronti di Vladimir Putin, definendo “particolare” il contesto internazionale e auspicando che le trattative diplomatiche possano portare a una cessazione delle ostilità. Secondo il senatore, è essenziale che la comunità internazionale continui a lavorare per una soluzione negoziata del conflitto, in quanto la guerra sta mettendo a dura prova le economie mondiali, aggravando una situazione geopolitica già instabile. Malan ha rimarcato l’importanza di non perdere di vista la diplomazia come strumento primario per raggiungere la pace, a fronte della crescente polarizzazione internazionale.

Uno degli aspetti salienti dell’intervista è stato il bilancio dei primi due anni e mezzo del governo Meloni. Malan ha ricordato che, storicamente, molti dei governi che si sono susseguiti nella storia della Repubblica Italiana sono caduti prima di raggiungere questo traguardo, con 62 dei 67 governi che hanno avuto una durata inferiore a due anni e mezzo. In questo contesto, il fatto che il governo Meloni sia ancora in carica è da considerarsi un segnale positivo di stabilità, in un momento difficile caratterizzato da sfide globali e cambiamenti rapidi. Malan ha quindi evidenziato come la durata del governo Meloni rappresenti un risultato significativo, non solo per la capacità di affrontare le difficoltà interne, ma anche per il fatto che l’esecutivo non ha ceduto alle difficoltà politiche ed economiche, mantenendo una certa solidità.

Dal punto di vista economico, Malan ha affrontato il delicato tema dell’inflazione e dell’aumento del costo della vita. Ha riconosciuto che l’Italia sta affrontando un periodo complesso, con un’inflazione che mette a dura prova le famiglie e le imprese, mentre la pressione fiscale resta elevata. Tuttavia, ha assicurato che il governo è impegnato a lavorare per ridurre le imposte e per trovare soluzioni in grado di alleviare la pressione sui cittadini. Il senatore ha posto l’accento sull’importanza di una gestione attenta delle risorse pubbliche, evidenziando che l’esecutivo sta cercando di evitare un aggravarsi della crisi economica, pur mantenendo gli impegni presi con gli elettori.

Infine, uno degli argomenti più discussi è stato l’approccio inclusivo di Giorgia Meloni verso Carlo Calenda e il congresso di Azione. Malan ha condiviso la posizione di apertura del suo partito verso un dialogo costruttivo con altri soggetti politici, anche se le differenze ideologiche rimangono. Ha affermato che è giusto avere uno scambio di opinioni tra le diverse forze politiche, poiché il confronto, pur nelle divergenze, può arricchire la scena politica, stimolando discussioni che portino a politiche più equilibrate e maggiormente in grado di rispondere alle sfide attuali. Il dialogo con forze come quelle di centro-sinistra, anche in un contesto di opposizione, può portare a una politica più inclusiva e partecipata, sempre rispettando i principi fondanti della coalizione.

L’intervento di Malan , ha  sicuramente evidenziato un quadro in cui, nonostante le difficoltà e le sfide che il governo e l’Italia affrontano in ambito nazionale e internazionale, la strategia dell’Esecutivo punta alla stabilità e all’unità.   Le parole del Senatore di Fratelli d’Italia hanno  offerto  una visione pragmatica ma anche di  cauto ottimismo , enfatizzando la necessità di adattarsi alle circostanze in continua evoluzione e di mantenere coesione e determinazione in un momento particolarmente delicato in cui , Governo Meloni,  è impegnato a garantire una politica che risponda alle aspettative degli italiani, per affrontare  le sfide economiche, politiche e internazionali con una visione di lungo periodo.

Ascolta ora il Podcast:

Buongiorno Italia | Lucio Malan
Intervista del 31/03/25
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