Si parla sempre più spesso di leadership gentile e del suo impatto positivo nei contesti lavorativi e sociali. Diversi studi confermano che ambienti di lavoro basati sulla gentilezza portano benefici tangibili: riduzione dello stress, minore assenteismo, maggiore soddisfazione e coinvolgimento dei dipendenti. Secondo una ricerca pubblicata su Harvard Business Review, il 96% delle persone ritiene che un approccio più gentile da parte del management incrementerebbe la produttività.
Ma la gentilezza può essere molto più di un semplice tratto caratteriale: può diventare un valore fondante per la crescita personale e collettiva.
Ne abbiamo parlato con Alessandra Ottaviani, presidente della Fondazione Fimelato ETS, un ente che promuove la cultura della gentilezza, dell’eleganza e della solidarietà come strumenti per migliorare la società.
Fondazione Fimelato ETS: bellezza, gentilezza e solidarietà
“La Fondazione Fimelato ETS nasce nel settembre 2024 con l’obiettivo di diffondere la gentilezza non solo come concetto astratto, ma come pratica quotidiana all’interno della business community – spiega Alessandra Ottaviani – crediamo che la vera bellezza si manifesti attraverso atti di gentilezza ed eleganza, e per questo promuoviamo iniziative che intrecciano cultura, arte e impegno sociale. Organizziamo corsi, eventi e collaborazioni con scuole, istituzioni e artisti per favorire un dialogo vivace e costruttivo“.
Ma che cos’è un Ente del Terzo Settore (ETS)? “Abbiamo scelto questa forma giuridica perché crediamo nell’importanza di un’organizzazione senza scopo di lucro, finalizzata al bene collettivo. Il Codice del Terzo Settore in Italia riconosce e sostiene il ruolo di queste realtà nel migliorare il benessere della società“.
Club Uomini Gentili: una business community per diffondere valori autentici
Prima di Fondazione Fimelato ETS, l’idea della gentilezza come strumento di cambiamento era già presente in un’iniziativa nata nel 2020: il Club Uomini Gentili. “Abbiamo fondato questa community in un periodo storico complesso, in cui sentivamo il bisogno di creare uno spazio di incontro per professionisti che condividessero valori autentici: gentilezza, bellezza ed eleganza“, racconta Ottaviani.
Il Club non è solo un luogo di networking, ma una rete in cui persone di grande spessore umano e professionale condividono competenze e risorse per generare impatto positivo nella società. “Essere gentili non significa solo avere buone maniere, ma adottare un atteggiamento consapevole, capace di generare cambiamento nelle relazioni e nel lavoro: per questo abbiamo creato questa community di gentiluomini e gentildonne, siamo diventati dei veri compagni di viaggio nel corso degli anni“.
Premio Gentilezza Italiana: raccontare storie gentili
Per valorizzare chi si impegna concretamente nella diffusione della gentilezza, la Fondazione ha istituito il Premio Gentilezza Italiana, giunto alla sua terza edizione e celebrato ogni anno il 13 novembre, in occasione della Giornata Mondiale della Gentilezza.
“Nel 2023 abbiamo ricevuto 314 candidature, mentre nel 2024 sono state 522: questo testimonia del fatto che in Italia ci sono tante persone che fanno del bene – racconta Ottaviani – chiunque, nel corso dell’anno, abbia dato vita a progetti di gentilezza può candidarsi gratuitamente sul sito del premio“.
Le quattro categorie premiate sono Persona Gentile, Impresa Gentile, Associazione Solidale e Innovazione Sociale. Oltre al riconoscimento, i vincitori ricevono una borsa di studio gentile per ampliare l’impatto del proprio progetto e la possibilità di entrare in un network di persone e aziende che condividono gli stessi valori. “Vogliamo dimostrare che la gentilezza può essere un vero e proprio motore di innovazione sociale“.
Inspiring Talks With: incontri per ispirare un cambiamento
Un altro progetto significativo della Fondazione è la serie di eventi Inspiring Talks With, un format pensato per approfondire temi di interesse comune attraverso la lente della gentilezza. “Ogni mese ospitiamo un esperto su un tema specifico e il pubblico può partecipare attivamente alla discussione”, spiega Ottaviani.
Un aspetto distintivo di questi incontri è la loro diffusione su scala nazionale: si svolgono contemporaneamente in più città italiane, creando una rete di confronto tra persone con background differenti. “Vogliamo offrire uno spazio di crescita e condivisione, dimostrando che un approccio gentile può trasformare qualsiasi ambito, dalla cultura al business“.
La gentilezza come pratica quotidiana e come innovazione
Ma come possiamo, nel nostro piccolo, contribuire a rendere la società più gentile? Ottaviani offre alcuni spunti concreti, da applicare nel quotidiano, sia professionale che personale:
- Un sorriso e un saluto caloroso, piccoli gesti che creano un clima positivo;
- Ascoltare attivamente, dare spazio agli altri senza pregiudizi;
- Mostrare gratitudine, riconoscere il valore delle persone intorno a noi, dire “grazie”;
- Essere disponibili, aiutare sempre quando possibile;
- Promuovere il rispetto e l’inclusione, valorizzare le diversità;
- Agire con coerenza, essere esempi positivi nella quotidianità.
“Ogni piccolo atto di gentilezza si somma a un cambiamento più grande – conclude Ottaviani – se tutti iniziassimo a praticarla consapevolmente, potremmo davvero costruire un futuro più giusto, elegante e solidale. La gentilezza è l’innovazione che può cambiare il mondo“.