Italia e Stati Uniti: due economie connesse da storia, cultura e opportunità di business. Ma come possiamo trasformare questo legame in crescita concreta per le imprese italiane? Ne abbiamo parlato con Massimo Petrone, Senior Vice President di Petrone Group, Presidente del Comitato Sud di AmCham Italy e membro del Board della National Italian American Foundation (NIAF).
Un imprenditore con uno sguardo internazionale, abituato a muoversi tra Napoli e gli Stati Uniti, con una missione chiara: aprire nuove strade alle aziende italiane, in particolare quelle del Sud, affinché possano conquistare il mercato americano.
Petrone Group, azienda di riferimento nella distribuzione farmaceutica è un network complesso che opera con la massima precisione per garantire che farmaci e dispositivi medici raggiungano la loro destinazione in condizioni perfette, rispettando standard rigorosi.
Durante la pandemia, il settore farmaceutico ha dimostrato di essere strategico e vitale. Petrone sottolinea come il suo gruppo sia stato in prima linea nella gestione delle forniture sanitarie, dimostrando l’importanza di avere una logistica efficiente e ben strutturata.
Ma il business non si ferma qui. Petrone Group ha ampliato il suo raggio d’azione, lavorando per facilitare l’ingresso di aziende italiane nel mercato americano e viceversa, creando connessioni tra imprenditori e investitori.
Quando si parla di crescita economica, il Sud Italia è spesso citato come una realtà complessa, piena di potenzialità ma ancora frenata da ritardi strutturali. Eppure, secondo Petrone, il Mezzogiorno ha tutto per giocare un ruolo di primo piano nell’economia globale.
“Abbiamo eccellenze in diversi settori: dall’agroalimentare all’aerospazio, dalla farmaceutica al turismo. Il problema? Serve un cambio di mentalità. Dobbiamo attrarre investimenti, valorizzare il territorio e soprattutto far capire che il Sud può essere un hub strategico per i rapporti tra Italia e USA.”
Un segnale chiaro di questa apertura internazionale è stato il lancio del volo diretto Napoli-New York di United Airlines. Una scelta che dimostra come la Campania e il Sud possano diventare sempre più attrattivi per il business internazionale.
L’America è casa per milioni di italoamericani, un popolo legato alle proprie radici ma spesso lontano dall’Italia nella vita di tutti i giorni. La National Italian American Foundation (NIAF) lavora per mantenere vivo questo legame e creare opportunità di business tra i due Paesi.
Petrone racconta con passione quanto gli italoamericani siano affezionati al Belpaese. “Molti di loro hanno mantenuto un forte senso di appartenenza e vogliono investire, collaborare, riportare in Italia parte della loro cultura imprenditoriale. Noi dobbiamo essere pronti ad accogliere queste opportunità.”
Attraverso la NIAF si stanno sviluppando progetti che favoriscono lo scambio culturale, economico e commerciale tra Italia e USA, promuovendo il Made in Italy e sostenendo le aziende italiane nella loro espansione internazionale.
Oltre al business, Petrone pone un’enfasi particolare sulla formazione. “Se vogliamo davvero cambiare le cose, dobbiamo partire dai giovani. Dobbiamo dar loro la possibilità di crescere qui, nel Sud Italia, senza sentirsi costretti a partire.”
Un esempio concreto? L’IPP Business School di Napoli, un istituto nato per formare i professionisti del futuro e metterli subito in contatto con il mondo delle imprese. Un’idea che dimostra come il legame tra istruzione e lavoro sia la vera chiave per lo sviluppo.
Il Made in Italy è un brand forte nel mondo, ma ha bisogno di strategie per essere promosso e valorizzato. Il Sud Italia ha risorse straordinarie, ma servono investimenti e infrastrutture per sfruttarle al massimo.
Massimo Petrone ha tracciato una strada chiara: più connessioni, più internazionalizzazione, più opportunità per le imprese italiane nel mercato americano. Una visione che può cambiare il destino di molte aziende e di interi territori.