Cacciari: ” Il Movimento 5 Stelle di Grillo non ha piu’ ragione di esistere”

Il filosofo Massimo Cacciari, intervenendo nel Buongiorno Italia di Casa Radio, ospite del direttore Giovanni Lacagnina, ha espresso una profonda e articolata riflessione sui nodi cruciali della politica italiana, europea e mondiale. La sua analisi si è rivelata una critica tagliente ai limiti strutturali della classe politica, sia in Italia che all’estero, e una denuncia dei problemi endemici che attanagliano la società contemporanea.

La Crisi dei Partiti e la Trasformazione del Movimento 5 Stelle

Cacciari ha iniziato la sua analisi con una riflessione sulla parabola del Movimento 5 Stelle, nato come simbolo di protesta anti-establishment, sotto la guida di Beppe Grillo. Questo movimento, che aveva canalizzato le frustrazioni dei cittadini contro una politica tradizionale percepita come corrotta e inefficace, ha assunto posizioni fortemente critiche verso i partiti tradizionali e ha promesso una “rivoluzione democratica” attraverso una partecipazione diretta e popolare. Tuttavia, il passaggio a un ruolo governativo, in particolare durante l’alleanza con la Lega, ha segnato l’inizio di una trasformazione. Cacciari ha osservato come il Movimento abbia progressivamente abbandonato la propria natura di rottura, accettando compromessi e adattandosi alle logiche di potere.

Secondo Cacciari, questo processo ha portato inevitabilmente a un ridimensionamento della “linea grillina” e a un cambio di rotta che Giuseppe Conte, leader del Movimento, cerca ora di consolidare, rendendolo più simile a un “partito normale”. Questo percorso, se da un lato ha allontanato l’elettorato iniziale, dall’altro sembra destinato a garantire al Movimento una maggiore stabilità, sebbene al costo di perdere il carattere rivoluzionario che lo contraddistingueva.

La sanità pubblica e la Manovra economica

Il professore ha anche espresso forti critiche alla gestione della sanità in Italia, denunciando i tagli progressivi che stanno colpendo il sistema pubblico e creando una sanità “a due velocità”, accessibile solo a chi ha le risorse economiche per permettersi cure private. Cacciari vede questa situazione come un riflesso del crescente distacco tra istituzioni e cittadini. I tagli alla sanità, infatti, penalizzano in modo sproporzionato le fasce deboli della popolazione, aumentando il divario sociale.

Ha poi sottolineato come la mancanza di investimenti nella sanità pubblica sia una scelta strategica che riflette una politica economica miopica, orientata al risparmio immediato piuttosto che alla costruzione di un sistema sanitario robusto e inclusivo. Questo problema, secondo Cacciari, non è isolato, ma rientra in un più ampio quadro di disattenzione verso il welfare che aggrava il malcontento popolare e mina la fiducia dei cittadini nelle istituzioni.

La critica a Giorgia Meloni e la retorica della propaganda

Sul fronte della politica nazionale, Cacciari ha rivolto le sue critiche anche al governo di Giorgia Meloni, denunciando una tendenza alla retorica propagandistica. A suo avviso, i discorsi di Meloni mancano spesso di una visione strategica concreta, mentre si concentrano sulla creazione di slogan che parlano più alla pancia dell’elettorato che a un vero progetto di cambiamento. Ha definito la sua leadership come caratterizzata da una retorica vuota, una continuità nella “politica degli annunci” senza una chiara pianificazione dei passi necessari a risolvere i problemi strutturali del Paese.

Cacciari ha riconosciuto, tuttavia, che Meloni ha ereditato una situazione politica ed economica particolarmente complessa, aggravata da decenni di mancata attenzione ai problemi di fondo, definendola quasi come una “bambina innocente” di fronte a un’eredità di problematiche in cui si trova ad agire con margini ristretti.

L’Europa e le sue contraddizioni

Riguardo all’Unione Europea, Cacciari ha espresso una forte disillusione nei confronti della struttura comunitaria, definendola una costruzione basata principalmente su interessi economico-finanziari e commerciali. A differenza delle principali potenze mondiali che perseguono una politica economica volta alla crescita interna e al benessere collettivo, l’UE, secondo Cacciari, ha trascurato gli aspetti sociali e ha mostrato una totale mancanza di coesione e incisività in politica estera. L’esempio della Germania, penalizzata dalle sue relazioni economiche con la Russia, è emblematico della difficoltà dell’Europa nel mantenere una posizione strategica forte a livello internazionale.

Le morti sul Lavoro: una tragedia sistemica

Un altro argomento affrontato dal filosofo è quello delle morti sul lavoro, un dramma che definisce come il risultato di un sistema globalizzato e strutturato al ribasso, dove la sicurezza è spesso sacrificata per contenere i costi. Cacciari ha denunciato la mancanza di adeguati sistemi di protezione e la tendenza a impiegare lavoratori stranieri e precari, esposti a condizioni di lavoro rischiose e mal remunerate. La carenza di controlli e la scarsa organizzazione fanno sì che questi incidenti non siano frutto di una sfortunata coincidenza, ma di un sistema che favorisce il profitto a scapito della sicurezza dei lavoratori.

Il declino dell’Impero americano e la crisi della leadership Globale

Sul piano internazionale, Cacciari ha parlato delle imminenti elezioni americane, definendole come un simbolo della decadenza dell’“impero” americano. Gli Stati Uniti, un tempo guida indiscussa del mondo occidentale, oggi mostrano segni evidenti di una profonda crisi interna, con una leadership sempre più incerta e frammentata. Secondo Cacciari, personaggi come Kamala Harris e Donald Trump riflettono un sistema politico in difficoltà: da un lato, Harris è stata scelta in extremis, come tentativo di “salvare il salvabile”; dall’altro, Trump rappresenta una figura controversa, descritta dal filosofo come un “cialtrone”. Questa crisi di leadership politica, unita all’incapacità di mantenere una posizione chiara e stabile in politica internazionale, contribuisce al declino dell’influenza globale degli Stati Uniti.    Cacciari ha interpretato questa situazione come un segnale della crisi più ampia che affligge l’Occidente nel suo complesso, in un contesto mondiale in cui le nuove potenze emergenti sfidano il tradizionale dominio americano.

Con questa analisi dettagliata e critica, Massimo Cacciari ha voluto evidenziare i problemi profondi che affliggono la politica contemporanea e le difficoltà che i leader odierni incontrano nel rispondere ai bisogni dei cittadini. Le sue parole richiamano a una necessità di cambiamento radicale e a una maggiore attenzione verso le strutture sociali ed economiche che garantiscano un futuro di maggiore equità e giustizia, non solo in Italia, ma anche in Europa e nel mondo.

Ascolta ora il Podcast:

BUONGIORNO ITALIA | Massimo Cacciari
Puntata del 25/10/24
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