Il Senatore Antonio Guidi ricorda Silvio Berlusconi nel secondo anniversario della sua scomparsa: “Un gigante della politica e dell’umanità”
Roma, 12 giugno 2025 – Con voce visibilmente commossa, il Senatore di Forza Italia Antonio Guidi ha preso parte alla trasmissione radiofonica “Buongiorno Italia” su Casa Radio, condotta dal Direttore Giovanni Lacagnina, per ricordare Silvio Berlusconi nel secondo anniversario della sua scomparsa. Un ricordo che per Guidi ha un sapore ancora più intimo e toccante, poiché coincide con il giorno del suo compleanno.
“È difficile spiegare quanto possa pesare questa coincidenza nel cuore di chi, come me, deve molto a Silvio non solo dal punto di vista politico, ma umano. Il 12 giugno è un giorno che unisce gioia e dolore: la celebrazione della vita che continua e il ricordo di una vita straordinaria che si è interrotta,” ha detto Guidi, aprendo il suo intervento con un tono di riflessione profonda.
Un uomo che ha cambiato la storia italiana
Nel suo intervento, Antonio Guidi ha voluto sottolineare le straordinarie capacità politiche e relazionali di Berlusconi, fondatore di Forza Italia e figura centrale della Seconda Repubblica. “Silvio non era solo un leader carismatico: era un costruttore di relazioni, un uomo capace di mettere in contatto mondi apparentemente inconciliabili. La sua visione andava oltre i confini nazionali,” ha dichiarato il Senatore.
Un episodio su tutti, evocato con particolare enfasi, è stato l’incontro avvenuto a Pratica di Mare nel 2002, quando Berlusconi – allora Presidente del Consiglio – riuscì a favorire un momento di distensione tra l’allora Presidente degli Stati Uniti George W. Bush e il Presidente russo Vladimir Putin. Una storica stretta di mano che rappresentò un passo importante verso la cooperazione internazionale in un’epoca di forti tensioni post-11 settembre.
“Quella immagine di Silvio, al centro tra due grandi potenze mondiali, non fu solo simbolica: fu il frutto del suo intuito politico e della sua visione strategica. Berlusconi credeva nella diplomazia personale, nella forza della parola e nell’importanza di avere interlocutori forti ma rispettosi,” ha sottolineato Guidi.
Un ministro scelto per fare la differenza
L’intervista ha poi preso un tono più personale quando il Senatore ha ricordato il momento in cui fu chiamato da Berlusconi a far parte del suo primo governo, nel 1994, in qualità di Ministro della Famiglia e della Solidarietà Sociale.
“All’epoca, Silvio era un outsider della politica, ma già mostrava una sorprendente capacità di riconoscere i bisogni del Paese e di coinvolgere persone che potessero rappresentare un cambiamento autentico. Quando mi propose il ministero, capii che la mia storia personale – fatta di difficoltà, lotta e impegno per la disabilità – poteva diventare patrimonio collettivo.”
Sebbene quel primo governo avesse vita breve – durò poco più di sette mesi – l’impronta lasciata da Guidi fu significativa. “Lavorammo giorno e notte per costruire una visione inclusiva. Volevamo restituire dignità, ascolto e diritti a quelle famiglie e persone troppo spesso dimenticate. Silvio capiva tutto questo, e mi supportò senza riserve.”
Il valore dell’eredità politica
Nel finale del suo intervento, Antonio Guidi ha voluto lanciare uno sguardo al presente, riconoscendo nell’attuale Presidente del Consiglio Giorgia Meloni una figura che ha raccolto e portato avanti l’eredità politica di Berlusconi.
“Giorgia Meloni sta dimostrando senso dello Stato, determinazione e capacità di sintesi. Come Silvio, è una leader che ascolta, che si confronta, che prende decisioni. È cresciuta anche grazie all’ambiente che Berlusconi aveva contribuito a creare: un centrodestra plurale, forte e radicato nei valori della libertà, della famiglia, del merito.”
Secondo Guidi, il legame tra passato e presente non è solo simbolico, ma reale. “Siamo chiamati oggi, più che mai, a custodire ciò che Silvio ci ha lasciato: un sogno di un’Italia migliore, più libera, più giusta. E lo dobbiamo fare con coerenza, responsabilità e amore per la nostra comunità.”
Un’eredità che vive nei cuori
Le parole di Antonio Guidi non sono state solo un ricordo, ma un testamento morale e politico. Una testimonianza di gratitudine, amore, ammirazione per un uomo che ha segnato la storia italiana recente e che continua, a due anni dalla scomparsa, a vivere nel cuore di chi lo ha conosciuto, seguito e sostenuto.
“Silvio Berlusconi è stato un gigante della politica, ma prima di tutto è stato un uomo che ha saputo dare speranza, anche a chi, come me, spesso veniva guardato con pietà o distanza. Lui mi ha guardato con fiducia. E questa è la lezione che porterò sempre con me.”