De Micheli : “Meloni debole e ambigua, spero non faccia danni con Trump.

Paola De Micheli a Casa Radio parla di una Giorgia Meloni debole e ambigua nell’incontro con con Trump e ribadisce che Il decreto bollette e’ stata occasione persa da parte del Governo. Gli auguri di una pronta guarigione al Presidente Mattarella.

In un’intervista intensa e senza sconti, Paola De Micheli è intervenuta nel Buongiorno Italia,  Casa Radio  dal direttore Giovanni Lacagnina. Ex ministra e figura di riferimento del Partito Democratico, De Micheli ha toccato con fermezza alcuni dei nodi più delicati dell’attualità politica italiana: dalla salute del Presidente Mattarella alla collocazione internazionale del governo Meloni, passando per le misure economiche e la situazione della s

Un pensiero per Mattarella: “La sua figura è fondamentale per l’equilibrio del Paese”

In apertura, De Micheli ha voluto esprimere un messaggio di vicinanza al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, attualmente ricoverato per accertamenti.
“Siamo tutti vicini al Presidente – ha detto –. Lo aspettiamo presto, perché la sua presenza è fondamentale. In questo momento delicato abbiamo bisogno del suo equilibrio e della sua autorevolezza istituzionale.”

Un riferimento non solo umano, ma anche politico: in un clima di crescente incertezza, la figura di Mattarella viene percepita da più parti come l’ultimo argine di garanzia costituzionale e stabilità.

Meloni e la politica estera: “Debolezza e ambiguità che ci isolano”

Il cuore dell’intervista ha riguardato la visita di Giorgia Meloni all’ex Presidente americano Donald Trump, un incontro che ha sollevato interrogativi sulla collocazione geopolitica del governo italiano. De Micheli è stata netta:

“Meloni si muove con un’ambiguità pericolosa. Non ha un mandato chiaro dalla sua maggioranza, è divisa al suo interno, e su temi strategici come il riarmo manca completamente una direzione politica.”

Ma la critica più forte è sul piano internazionale:
“La Presidente del Consiglio non ha una legittimazione europea. In un momento in cui l’Europa dovrebbe rafforzarsi, l’Italia è completamente scollegata. E mentre Trump costringe gli europei a rivedere l’assetto dell’Unione, l’Italia resta a guardare, senza ruolo.”

Non manca un passaggio sulla posizione atlantista dell’Italia:
“Rimaniamo atlantisti, ma il rapporto con l’America di Trump è oggettivamente complesso. Bisogna saperlo gestire con intelligenza, senza subalternità.”

“Spero non faccia danni”: la Premier secondo De Micheli

L’ex ministra mette in dubbio l’efficacia e la coerenza della politica estera del governo:
“Meloni è politicamente fragile. La sua maggioranza è divisa, e manca una strategia. In politica estera non si può improvvisare. Serve visione, autorevolezza, non propaganda.”

E l’auspicio è chiaro:
“Non mi aspetto nulla di concreto dall’incontro con Trump, se non che Meloni almeno non faccia danni.”

Un attacco che mette in luce una linea di demarcazione tra l’atteggiamento diplomatico che il PD rivendica e quello più orientato ai rapporti bilaterali e ideologici che viene attribuito al governo in carica.

Sul decreto bollette: “Un provvedimento privo di coraggio”

Ampio spazio anche alla questione economica, in particolare al decreto bollette recentemente approvato dal governo. Per De Micheli si tratta di un intervento insufficiente, privo di ambizione e scollegato dalla realtà economica delle famiglie italiane:

“È un provvedimento debole, che non risponde alle reali esigenze dei cittadini e delle imprese. È lontano dalle promesse fatte e incapace di affrontare i problemi strutturali.”

E aggiunge:
“In un momento in cui servivano scelte coraggiose, il governo ha scelto la strada più semplice: qualche bonus, nessuna riforma vera. Un’occasione persa.”

Il voto a Soumahoro: “Segnale locale, ma indicativo”

Infine, De Micheli ha commentato il recente risultato elettorale del movimento guidato da Aboubakar Soumahoro, soffermandosi sul significato politico di quel voto:

“È un risultato che nasce da una lettura locale del disagio, in particolare sui temi dell’immigrazione e della convivenza. Non è un caso isolato, ma un segnale di malessere sociale.”L’intervista di Paola De Micheli si chiude con un appello alla responsabilità politica e al recupero di una visione alta della cosa pubblica.
“Abbiamo bisogno di una classe dirigente che sappia leggere il mondo, non inseguirlo. Che sappia costruire risposte, non alimentare divisioni. E che sappia riportare l’Italia al centro dell’Europa.”

Secondo l’esponente del PD, non basta archiviare il caso come una sconfitta personale o periferica:
“Serve una riflessione seria, anche da parte della sinistra. Il tema dell’inclusione non si può liquidare con slogan o automatismi. Serve ascolto, lavoro nei territori, attenzione ai nuovi bisogni.”

Ascolta ora il Podcast:

Buongiorno Italia | Paola De Micheli
Intervista del 16/04/25
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