Casa Fenoglio-Lafleur: Il Gioiello dell’Art Nouveau a Torino

Intervista Ing. Nerima Hasanefendic ingegnere edile architetto, ordine ing di Roma

Nel cuore del quartiere Cit Turin, a pochi passi dal centro di Torino, si erge uno degli edifici più iconici e rappresentativi dell’Art Nouveau italiana: Casa Fenoglio-Lafleur. Questo splendido edificio, con la sua architettura sinuosa e le sue decorazioni floreali, è un simbolo dell’estetica liberty torinese e un capolavoro di bellezza che attira l’attenzione di chiunque lo osservi. Realizzata all’inizio del Novecento, Casa Fenoglio-Lafleur è un perfetto esempio della fusione tra arte e architettura, ma la sua storia, ricca di curiosità e aneddoti, è altrettanto affascinante quanto la sua estetica.

Casa Fenoglio-Lafleur deve il suo nome all’ingegnere Pietro Fenoglio, che ne progettò la costruzione tra il 1902 e il 1903. Fenoglio, noto per essere uno dei principali interpreti dello stile liberty a Torino, non era solo un architetto ma anche un imprenditore e un appassionato d’arte. Questo edificio fu progettato come residenza personale, ma anche come dimostrazione delle sue capacità professionali. Il progetto rispecchia perfettamente i canoni dello stile liberty, con una forte enfasi su linee sinuose, forme naturali e decorazioni floreali.

La villa, costruita su tre piani, è un’esplosione di colori e dettagli. La facciata presenta una combinazione di cemento, ferro e vetro, con finestre e balconi che seguono forme curve e flessuose, in armonia con il movimento dell’Art Nouveau. Tuttavia, il nome “Lafleur” si deve al successivo proprietario della casa, il francese Francesco Lafleur, che acquistò l’edificio da Fenoglio e vi risiedette per diversi anni. Anche se l’ingegnere non visse mai nella villa, il suo spirito creativo pervade ogni dettaglio architettonico.

Casa Fenoglio-Lafleur è uno dei massimi esempi di stile liberty in Italia, caratterizzato dalla fusione tra l’uso di materiali moderni e le decorazioni ispirate al mondo naturale. La facciata della casa è riccamente decorata con motivi floreali in ferro battuto e stucco, con balconi e finestre dalle linee ondulate che sembrano quasi voler imitare la fluidità delle piante e dei fiori.

Un particolare molto affascinante è il balcone angolare che domina l’incrocio tra via Principi d’Acaja e corso Francia. Questo balcone è sostenuto da eleganti colonne e sormontato da una vetrata policroma che cattura la luce in modo spettacolare, creando un effetto di trasparenza e colore che dona all’edificio una luce quasi magica, specialmente al tramonto.

Le finestre del palazzo sono decorate con motivi floreali e dettagli che richiamano la natura, come farfalle e foglie, che contribuiscono a rendere l’edificio una sorta di “giardino di pietra”. Anche gli interni, sebbene non aperti al pubblico, sono decorati in stile liberty, con soffitti affrescati e ringhiere in ferro battuto che seguono lo stesso tema naturalistico della facciata.

Uno degli aspetti più interessanti di Casa Fenoglio-Lafleur riguarda il suo progettista, Pietro Fenoglio. Fenoglio era non solo un architetto, ma anche un imprenditore di successo. Dopo aver progettato numerosi edifici residenziali e industriali a Torino, si dedicò alla costruzione di case in stile liberty per una clientela facoltosa. Tuttavia, un curioso aneddoto racconta che, nonostante Casa Fenoglio-Lafleur fosse la sua opera più ambiziosa, Fenoglio decise di non abitarvi mai. Pare che l’ingegnere considerasse la casa come un “manifesto architettonico” piuttosto che una dimora, preferendo metterla in vendita subito dopo il completamento.

Un’altra curiosità riguarda il rapporto tra Fenoglio e Francesco Lafleur, l’imprenditore francese che acquistò la casa. Si dice che Lafleur, rimasto colpito dallo stile moderno e innovativo della villa, l’abbia acquistata su suggerimento di alcuni amici dell’alta società torinese. Lafleur, un uomo d’affari francese di successo, utilizzò Casa Fenoglio-Lafleur come residenza privata per molti anni, e la sua presenza diede all’edificio il nome che oggi conosciamo.

Nonostante l’aspetto elegante e la raffinatezza dei dettagli, l’edificio ha anche vissuto momenti drammatici. Durante la Seconda Guerra Mondiale, infatti, Torino fu pesantemente bombardata, e Casa Fenoglio-Lafleur subì alcuni danni. Fortunatamente, la struttura principale rimase intatta, anche grazie alla solida costruzione e all’uso di materiali resistenti come il ferro e il cemento. Alcuni raccontano che proprio in quegli anni l’edificio fosse stato momentaneamente utilizzato per nascondere oggetti di valore durante i giorni più difficili del conflitto.

Casa Fenoglio-Lafleur rappresenta un’icona del liberty torinese, uno stile che ebbe una breve ma intensa fioritura all’inizio del XX secolo, influenzato dalle correnti artistiche europee, in particolare dal Modernismo catalano e dall’Art Nouveau francese. Torino, in quel periodo, era una città in forte crescita economica e culturale, e molte famiglie facoltose commissionavano ville e palazzi nello stile liberty, per affermare il proprio status sociale.

Oggi, Casa Fenoglio-Lafleur è un monumento protetto e una delle attrazioni più fotografate del quartiere Cit Turin. L’edificio continua a essere una residenza privata, ma la sua facciata è oggetto di studio e ammirazione da parte di architetti e appassionati d’arte di tutto il mondo. Durante alcune giornate particolari, come quelle organizzate dal FAI (Fondo Ambiente Italiano), è possibile visitare anche alcuni ambienti interni, che conservano intatti molti degli arredi originali in stile liberty.

Casa Fenoglio-Lafleur è molto più di una semplice residenza: è un vero e proprio capolavoro di architettura, capace di incarnare i valori e lo spirito di un’epoca in cui l’arte e l’estetica avevano un ruolo centrale nella vita quotidiana. Le sue linee eleganti e le sue decorazioni ricche di dettagli naturalistici fanno di questo edificio un gioiello da scoprire, simbolo di una Torino innovativa e cosmopolita. Ogni finestra, balcone e decorazione racconta una storia, rivelando l’ingegno di Pietro Fenoglio e l’importanza del liberty nella storia dell’architettura italiana.

 

Sara Mancini

Storico dell’Arte

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ABITARE L’ARTE | Casa Fenoglio La Fleur
Puntata del 30/12/24
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