Quando il termometro sfiora i 40 gradi e l’asfalto vibra sotto i piedi, il cantiere edile diventa uno dei luoghi più pericolosi in cui trovarsi. Non è solo questione di caldo: è questione di sicurezza, tecnologia e, come emerge dalla nuova puntata di Bricks and Music, andata in onda questa mattina su Casa Radio, di una trasformazione culturale che ancora tarda a concretizzarsi.
Con la consueta guida di Paolo Leccese ed Emiliano Cioffarelli, la trasmissione ha offerto una panoramica densa e attuale sul rapporto tra clima, abitare e innovazione tecnologica. Ospite speciale della puntata: Sabrina Valbusa, project manager di TimelapseLab, azienda all’avanguardia nella videosorveglianza intelligente dei cantieri.
Il focus del giorno? Il caldo estremo, le sue conseguenze per i lavoratori edili e le nuove soluzioni tecnologiche che potrebbero, se adottate con decisione, rivoluzionare la sicurezza nei cantieri.
Sabrina Valbusa, ha presentato un sistema innovativo di monitoraggio remoto dei cantieri, basato su dispositivi plug-and-play alimentati a batteria, pannello solare o corrente elettrica, in grado di acquisire immagini ogni 5-10 minuti senza richiedere manutenzione.
“La nostra tecnologia,” ha spiegato Valbusa, “non è pensata per il controllo, ma per la documentazione visiva, la sicurezza e la prevenzione. Usiamo l’intelligenza artificiale non solo per generare report automatici, ma anche per offuscare i dati sensibili e proteggere la privacy.” Ma il vero salto di qualità è arrivato con il nuovo sistema capace di rilevare automaticamente la presenza di persone senza elmetto di sicurezza, inviando alert in tempo reale. Un dispositivo dotato di mini-PC per la videosorveglianza live, in grado di identificare lavoratori a terra o in zone pericolose, rappresenta oggi una delle risposte più concrete all’insicurezza cronica nei cantieri italiani.
La tecnologia esiste, è efficace e relativamente semplice da installare. E allora perché non si diffonde? “Il paradosso,” ha osservato Cioffarelli, “è che spesso le aziende più grandi sono le più lente ad adottare queste innovazioni. Vincoli organizzativi, costi iniziali, resistenze culturali: tutto concorre a frenare un processo che dovrebbe essere già in fase avanzata.”
Un ascoltatore ha commentato in diretta: “Nel mio cantiere, ancora oggi, si segnano le presenze su un foglio di carta. Altro che intelligenza artificiale.” Un aneddoto che dice più di molti studi accademici.
Non solo tecnologia: nella seconda parte della puntata si è discusso della nuova ordinanza firmata da Luca Zaia, Presidente del Veneto, che vieta il lavoro dalle 12:00 alle 16:30 fino al 31 agosto, a causa delle temperature eccezionali registrate in questi giorni. Una misura che, secondo Leccese, rappresenta “una presa d’atto della nuova realtà climatica, ma anche un’occasione per ripensare tempi e modalità del lavoro.”
Il confronto è stato fatto con Dubai, dove da tempo si lavora di notte per evitare le ore più calde. “Un modello estremo ma coerente,” ha detto Cioffarelli, “che potrebbe ispirare pratiche flessibili anche in Italia.” Tra le proposte discusse: l’utilizzo di tettoie protettive nei cantieri come alternativa all’obbligo del casco in condizioni di calore estremo, mantenendo comunque alti standard di sicurezza.
Un altro tema emerso è il monitoraggio dei “quasi incidenti”: eventi che non causano danni ma che segnalano un pericolo. L’adozione di strumenti predittivi può rappresentare un cambio di passo fondamentale. “Intervenire prima che accada l’incidente è il vero obiettivo,” ha ribadito Valbusa. L’intelligenza artificiale, in questo senso, permette un approccio proattivo alla sicurezza: raccoglie dati, riconosce pattern di rischio, avvisa i responsabili in tempo reale. Ma serve, ancora una volta, la volontà di investire nella prevenzione.
La puntata del 3 luglio di Bricks and Music ha mostrato, ancora una volta, come l’abitare sia al crocevia di tecnologia, sicurezza, clima, memoria e comunità. L’adozione delle tecnologie come quelle di TimelapseLab, la regolazione dei tempi di lavoro in funzione del cambiamento climatico, l’uso dell’intelligenza artificiale per prevenire e non solo correggere, sono tutte leve per costruire una casa più sicura, intelligente e umana.