Assemblea annuale di CNA Roma: Tra generazioni e saper fare, il futuro delle PMI italiane

Ai microfoni di Casa Radio, media partner della serata, la Presidente Maria Fermanelli e il Segretario Giordano Rapaccioni hanno condiviso riflessioni sul passaggio generazionale, la necessità di formazione e l’importanza di una visione condivisa per sostenere il tessuto economico del paese.

Le luci soffuse della storica location scelta per l’Assemblea annuale di CNA Roma hanno creato l’atmosfera perfetta per un evento che ha saputo unire tradizione e innovazione. Casa Radio, media partner ufficiale della serata, ha avuto il privilegio di intervistare i protagonisti del mondo dell’artigianato romano e delle piccole e medie imprese (PMI), dando voce a chi quotidianamente lotta per garantire un futuro al cuore pulsante dell’economia italiana.

Il direttore editoriale di Casa Radio, Paolo Leccese,  ha accompagnato gli ascoltatori in un viaggio all’interno di questo mondo fatto di botteghe, manualità e passione. Al centro delle interviste, la Presidente di CNA Roma, Maria Fermanelli, e il Segretario Giordano Rapaccioni hanno offerto una panoramica sulle sfide e sulle opportunità che attendono le PMI nei prossimi anni.

Generare futuro: Una missione possibile

“Generare futuro” è stato il tema centrale dell’intervento della Presidente di CNA Roma, Maria Fermanelli, che ha descritto la sfida di sostenere la crescita delle nuove generazioni imprenditoriali. «Generare futuro è una missione che riteniamo possibile», ha affermato la Fermanelli, sottolineando come il contesto attuale sia caratterizzato da una vivacità inattesa del mondo giovanile, con il 10% delle imprese romane già nelle mani di giovani sotto i 35 anni.

Questo dato, ha spiegato la Presidente, è significativo in un periodo storico in cui il passaggio generazionale rappresenta una delle sfide più difficili. La crisi della natalità e le difficoltà economiche generano incertezza, ma il ruolo delle piccole e medie imprese è quello di offrire un terreno fertile per chi è disposto a investire sul proprio futuro.

«Nelle nostre imprese—ha continuato Fermanelli—i giovani trovano il loro spazio, vengono formati e orientati. Lavoriamo ogni giorno per far sì che chi entra nel mondo del lavoro trovi una comunità pronta a sostenerlo, non solo come luogo di crescita professionale, ma anche personale». La digitalizzazione è stata descritta come una grande opportunità per il mondo formativo, purché supportata da professionisti competenti. «La digitalizzazione e l’intelligenza artificiale sono strumenti potenti, ma non possiamo permettere che sostituiscano il valore delle competenze umane», ha ammonito Fermanelli.

Il ruolo cruciale della formazione e dell’orientamento

Tra i punti fondamentali emersi dalle interviste, il tema della formazione è stato costantemente al centro della discussione. Paolo Leccese ha chiesto alla Presidente quanto sia cruciale la formazione nel 2024, in un periodo in cui i giovani sembrano sempre più attratti dalla possibilità di formarsi esclusivamente attraverso i canali digitali. La risposta di Maria Fermanelli è stata chiara: «La formazione digitale è un’opportunità, ma è fondamentale che vi sia dietro una struttura fatta di persone qualificate».

La CNA, ha aggiunto, sta investendo molto nell’orientamento, una fase precedente alla formazione vera e propria. «L’orientamento è essenziale per permettere alle nuove generazioni di comprendere il valore dei mestieri artigianali. Non possiamo permettere che la manualità e il saper fare vengano relegati a professioni di serie B».

Secondo la Fermanelli, le associazioni e le istituzioni devono assumersi la responsabilità di promuovere il valore delle PMI e del lavoro artigianale fin dalle scuole medie. «Il valore del saper fare deve tornare a essere percepito come un elemento nobile e ambizioso per il futuro dei nostri giovani», ha concluso.

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Il punto di vista del Segretario Giordano Rapaccioni

A seguito dell’intervento della Presidente, Paolo Leccese ha passato il microfono al Segretario di CNA Roma, Giordano Rapaccioni, che ha fornito ulteriori dettagli sulle strategie che CNA sta mettendo in atto per favorire il ricambio generazionale. Rapaccioni ha subito sottolineato l’importanza dell’evento, descrivendolo come un momento cruciale per ribadire la necessità di misure di sostegno da parte delle istituzioni per agevolare il passaggio generazionale all’interno delle imprese artigiane.

«I dati parlano chiaro: assistiamo a un calo delle imprese giovanili, ma il mondo dell’artigianato resiste, anche grazie al nostro impegno», ha dichiarato Rapaccioni. Il segretario ha fornito un dato che incoraggia: il 10% delle imprese è guidato da under 35, un segnale positivo ma che non deve far abbassare la guardia. «Dobbiamo continuare a sostenere questo trend con misure concrete, che permettano ai giovani di avvicinarsi al mondo delle PMI e di restarci».

Rapaccioni ha anche parlato dell’importanza di trasmettere competenze e saperi. «Il passaggio generazionale non è solo un atto burocratico. È un processo emotivo, relazionale, che richiede preparazione e sostegno, sia per chi cede l’attività che per chi la prende in mano». L’esempio più toccante è stato quello dell’intervista doppia padre-figlio, dove l’affetto e la passione per il mestiere si sono mescolati in una narrazione che ha emozionato il pubblico presente.

Orientamento: La chiave per il futuro

Uno degli aspetti più discussi da Rapaccioni è stato il ruolo delle scuole professionali. Paolo Leccese ha evidenziato come troppo spesso le famiglie italiane tendano a preferire percorsi accademici tradizionali per i propri figli, spingendoli verso carriere di avvocati o ingegneri, anche quando non sono realmente portati per lo studio teorico. «L’artigianato deve tornare a essere una scelta di valore», ha ribadito Rapaccioni, aggiungendo che le scuole professionali offrono percorsi che possono garantire una stabilità economica e una realizzazione personale altrettanto, se non più, soddisfacente rispetto alle carriere accademiche tradizionali.

«Dobbiamo partire dall’orientamento—ha continuato il segretario—e cominciare a sensibilizzare le famiglie già dalle scuole medie. È fondamentale che i ragazzi comprendano che una carriera nel mondo dell’artigianato è una scelta degna e che può portare a soddisfazioni importanti, sia dal punto di vista professionale che economico».

Il messaggio è chiaro: il futuro delle PMI passa necessariamente attraverso una nuova visione della formazione, dell’orientamento e del valore dei mestieri tradizionali. CNA Roma si è posta come un interlocutore privilegiato per le istituzioni, affinché queste comprendano la necessità di investire nella formazione professionale e nel sostegno alle piccole e medie imprese.

Uno sguardo al futuro

La chiusura dell’Assemblea è stata affidata a parole di speranza e fiducia. «Guardiamo al futuro con ottimismo—ha affermato Maria Fermanelli—perché sappiamo che il nostro tessuto produttivo è forte, resiliente, e pronto a raccogliere le sfide che il futuro ci pone di fronte». E non poteva mancare il riferimento al prossimo Giubileo della Speranza, che, come sottolineato dalla Presidente, rappresenta un’occasione per rilanciare Roma e il suo tessuto economico.

Giordano Rapaccioni ha ribadito l’importanza della collaborazione tra istituzioni, associazioni e imprese. «Non possiamo fare tutto da soli. La nostra forza sta nella coesione e nella capacità di fare sistema. Solo così potremo garantire un futuro alle piccole e medie imprese e, con esse, al nostro Paese».

La serata si è conclusa tra gli applausi del pubblico presente, un segnale che testimonia la partecipazione e l’interesse verso temi che non riguardano solo gli imprenditori, ma l’intera comunità. Casa Radio, con la sua presenza come media partner, ha voluto contribuire a dare voce a queste storie, a queste sfide, e a queste speranze. Come ha sottolineato Paolo Leccese in chiusura di programma, «Qualcuno dovrà pur fare l’artigiano, e quel qualcuno potrebbe essere uno dei nostri figli, se solo gli permettessimo di scoprire la bellezza e il valore di queste professioni».

L’Assemblea annuale di CNA Roma è stata un’importante occasione di riflessione su temi chiave per il futuro delle PMI italiane: il passaggio generazionale, la formazione e l’orientamento dei giovani. Le parole di Maria Fermanelli e Giordano Rapaccioni hanno delineato una strada chiara, fatta di impegno condiviso e di visione strategica. Il futuro delle piccole e medie imprese è nelle mani delle nuove generazioni, ma affinché queste possano raccogliere il testimone, è necessario costruire insieme un sistema che le supporti e le accompagni.

Ascolta ora il Podcast:

BRICKS AND MUSIC | Assemblea CNA Roma
Puntata del 05/12/24
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