Purtroppo ci ha lasciato Bruno Pizzul , un amico e collega , un punto di riferimento per milioni di appassionati, un professionista di rara competenza che ha saputo trasmettere le emozioni più forti dello sport con la sua incredibile capacità di rendere ogni partita unica. La sua scomparsa all’età di 86 anni lascia un vuoto enorme, non solo nel mondo del giornalismo sportivo, ma anche nel cuore di chi lo ha amato e apprezzato.
Personalmente con Pizzul, ho condiviso tanti momenti sul campo, e lo ricordo con affetto e ammirazione. Ogni volta che sentivo la sua voce in una telecronaca era un’emozione. Bruno aveva il dono della semplicità, riusciva a rendere comprensibile il calcio a tutti, anche a chi non lo seguiva assiduamente. L’impatto che ha sempre avuto sul pubblico era unico ed emozionante , capace di narrare ogni match con un linguaggio diretto e coinvolgente, rendendo il calcio ,con la sua straordinaria vocalità , accessibile e affascinante per tutti.
Dino Zoff, amico e compagno di passione, si ricorda con nostalgia dei pranzi e delle cene estive, durante i quali si parlava del calcio e delle sue infinite sfumature. “Mi mancherà”, confessa il capitano della Nazionale 1982. Con lui, Pizzul condivideva le radici friulane, un legame che andava oltre il professionismo.
Roberto Baggio, attraverso un post commovente su Instagram, saluta l’amico e collega con un affetto visibile. “Ciao Bruno, mancherai a tutti!” scrive, accompagnando il ricordo con una delle sue telecronache più celebri. La sua voce rimarrà immortale, come un’eco che ci accompagnerà per sempre.
La Federcalcio, con un messaggio del presidente Gabriele Gravina, sottolinea quanto Pizzul sia stato un simbolo del calcio italiano, una voce che ha raccontato le “Notti Magiche” del 1990, i trionfi in Coppa del Mondo e le incredibili vittorie delle squadre italiane in Europa. Il suo legame con la Nazionale e con le sue imprese è diventato un patrimonio collettivo che resterà impresso nella memoria di tutti.
L’Inter, in modo affettuoso, lo ricorda come un grande cronista che ha raccontato le emozioni del calcio, stringendosi intorno alla sua famiglia e ai suoi cari. La Lega Serie A, infine, non può fare a meno di rendere omaggio a una delle voci più riconoscibili del giornalismo sportivo, che ha fatto emozionare generazioni intere con il suo ritmo unico e la sua passione contagiosa.
Bruno Pizzul non era solo un telecronista, ma un uomo di grande integrità, una figura che ha saputo trasmettere l’amore per il calcio in ogni sua parola. La sua voce non sarà dimenticata, e resterà per sempre il simbolo di un calcio che emozionava, un calcio che lui ha raccontato con semplicità e grande professionalità.
Giovanni Lacagnina