Israele, raid su Gaza distrugge casa leader di Hamas Haniyeh

(Adnkronos) – Mentre si continua a cercare un accordo tra Hamas e Israele sugli ostaggi, un aereo israeliano ha colpito la casa del leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh, nella Striscia di Gaza secondo le ultime news sulla guerra di oggi 16 novembre. Il Times of Israel ricorda che Haniyeh vive in esilio in Qatar. Lo hanno reso noto le Forze di difesa israeliane (Idf) affermando che la casa era ''utilizzata come infrastruttura terroristica e, tra le altre cose, come luogo di incontro per gli alti funzionari dell'organizzazione'' di Hamas. L'Idf ha condiviso un video del raid. Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno inoltre distrutto armi ed equipaggiamenti delle forze navali di Hamas trovate nel campo al-Shati di Gaza City, riferiscono le Idf precisando che l'operazione è stata condotta con successo dalle truppe dell'unità di ricognizione della Brigata Nahal. Nel deposito di armi vi era attrezzatura subacquea, armi da fuoco e ordigni esplosivi. L'Idf aggiunge inoltre che i paracadutisti israeliani hanno anche individuato depositi di armi ed esplosivi nel nord della Striscia di Gaza durante la notte a seguito di uno scontro a fuoco con i miliziani di Hamas. I militari israeliani hanno trovato giubbotti suicidi, altri ordigni esplosivi, giochi di ruolo, missili anticarro e documenti di intelligence. Otto persone sono rimaste ferite, di cui un ventenne ''in modo molto grave'', dopo che tre uomini armati hanno sparato da un'auto all'ingresso meridionale di Gerusalemme, contro un checkpoint della "strada del tunnel". Lo riferiscono fonti mediche e della polizia citate dal quotidiano Haaretz. Lo Shaare Zedek Hospital ha riferito che tre persone ferite sono state trasferite nel centro medico, confermando che le condizioni di uno dei feriti sono considerate critiche. All'Hadassah Hospital sono invece stati portati altri tre feriti. L'emittente N12 cita la polizia secondo la quale gli aggressori sono stati uccisi. Gli agenti hanno invito rinforzi sul luogo dell'attacco. Un gran numero di ''asce e munizioni'' sono state trovate all'interno dell'auto sulla quale viaggiavano i tre uomini armati che sono stati fermati a un checkpoint all'ingresso meridionale di Gerusalemme e che poi hanno sparato ferendo otto persone. Lo rende noto una fonte della polizia israeliana citata dal sito di Ynet, affermando che i tre aggressori, originari di Hebron in Cisgiordania, sarebbero arrivati a Gerusalemme se non fossero stati fermati dagli agenti. L’esercito israeliano afferma che altri due soldati sono stati uccisi nei combattimenti a Gaza da quando è iniziata l’invasione di terra alla fine di ottobre, portando il totale a 50. "Non so quanto durerà la guerra a Gaza. L'operazione israeliana finirà quando Hamas non avrà più la capacità di uccidere, abusare e fare cose orribili agli israeliani''. Lo ha dichiarato il presidente americano Joe Biden nel corso di una conferenza stampa dopo l'incontro con il presidente cinese Xi Jinping. Allo stesso tempo, Biden ha ricordato che "le persone vengono uccise a Gaza" e ha chiarito che "Israele ha l'obbligo di usare la massima cautela possibile nel perseguire i propri obiettivi. Hamas ha detto che intende attaccare nuovamente gli israeliani e questo è un dilemma terribile''. Biden ha anche affermato di aver chiarito "agli israeliani che sarebbe un errore rioccupare la Striscia di Gaza" e di aver detto a Benjamin Netanyahu "che quella dei due Stati è l'unica soluzione". Biden si è inoltre detto ''leggermente fiducioso'' sulla possibilità di raggiungere un accordo per la liberazione dei circa 240 ostaggi portati da Israele nella Striscia di Gaza, sottolineando che ''abbiamo ottenuto una grande collaborazione da parte del Qatar'', importante mediatore nella regione del Medioriente. ''Non voglio correre troppo perché non so cosa sia successo nelle ultime quattro ore'', ha detto Biden facendo riferimento alla durata del suo colloquio con il presidente cinese Xi Jinping. Ieri il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato con 12 voti a favore e tre astensioni (Regno Unito, Stati Uniti e Russia) una bozza di risoluzione presentata da Malta che chiede "pause e corridoi umanitari urgenti e prolungate in tutta la Striscia di Gaza per un certo numero di giorni per consentire l'accesso di aiuti". La risoluzione approvata è la prima dagli attacchi del 7 ottobre scorso e dall'inizio della guerra di Israele contro Hamas. Tutti i precedenti tentativi erano stati bloccati dai veti incrociati. Ma Israele contesta la risoluzione approvata dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, che chiede "pause umanitarie estese" nella Striscia di Gaza. In una nota, il ministero degli Esteri ha affermato che “non c’è spazio per pause umanitarie fino a quando 239 ostaggi sono ancora nelle mani dei terroristi di Hamas". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

In primo piano

Collabora con noi

Promuovi il tuo business con noi!

Siamo proiettati al 100% verso il nostro pubblico che, ci segue e si fida per la nostra straordinaria capacità di scegliere i migliori partners sul mercato.

  • Seleziona categoria

  • Seleziona l'autore