La responsabile dell’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, Fabiana Megliola,è intervenuta ai microfoni di Casa Italia Radio, durante la rubrica Bricks and Music, condotta da Paolo Leccese ed il poliedrico Ing. Emiliano Cioffarelli, per commentare i dati raccolti dal Gruppo sul territorio in merito alle tendenze del mercato immobiliare italiano.
Continua il momento favorevole del mercato immobiliare italiano che, nei primi sei mesi del 2022, ha registrato una crescita dei valori e delle transazioni, nonostante il quadro politico economico fragile. “Il desiderio di acquistare casa – afferma Fabiana Megliola, Responsabile Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa – ha continuato ad animare un mercato che, negli ultimi tempi, non ha conosciuto rallentamenti grazie all’importante sostegno del settore del credito. Nel periodo considerato, inoltre, la forte inflazione ha suggerito il mattone come forma di difesa del capitale che è stato così riversato nella casa vacanza e nella casa da mettere a reddito. Alla domanda in crescita si è contrapposta un’offerta non adeguata, in quantità e in qualità, in seguito anche alla carenza di materie prime e agli aumentati costi di queste ultime. Si conferma l’interesse per le case efficienti alimentato anche dai rincari energetici che si stanno sperimentando.
Nel primo semestre del 2022 le compravendite residenziali in Italia sono state 400.487 con un incremento del 10,1% rispetto allo stesso periodo del 2021. I comuni capoluogo hanno registrato un tasso di crescita dei volumi leggermente superiore rispetto a quello dei comuni non capoluogo, invertendo un trend delineatosi nel 2021 sulla spinta della ricerca di case più grandi, con spazi esterni e più accessibili. Per queste ultime realtà l’incremento dei volumi è stato del 9,8% contro il 10,7% dei comuni capoluogo.
I prezzi delle case continuano a crescere in tutte le realtà territoriali. Le grandi città mettono a segno un aumento dell’1,8%, così come era accaduto nel semestre precedente; si tratta dalla variazione più elevata dal secondo semestre del 2017, quando il mercato riemerse dalla lunga crisi che lo aveva interessato. Tra le grandi città ancora una volta spicca Milano con un aumento del +4,0%, seguita da Bari con +3,8%. Nuovamente in territorio positivo il capoluogo ligure con +0,9%, dopo la frenata del semestre precedente. Nelle grandi città i valori delle case nelle zone periferiche crescono più che in quelle semicentrali e centrali. Nell’hinterland delle metropoli le case continuano ad acquistare valore e chiudono la prima parte del 2022 con una crescita dell’1,5%. Particolarmente brillante il trend dei prezzi in provincia di Verona grazie al traino delle località turistiche del lago di Garda che ormai, da diversi semestri, si stanno distinguendo per essere particolarmente attrattive. I capoluoghi di provincia registrano un aumento dei prezzi dell’1,5%, risultato leggermente peggiorativo rispetto al precedente semestre, in particolare per l’andamento delle città del sud Italia. Non mancano capoluoghi di provincia con aumenti di prezzi superiori alla media e tra queste ricordiamo Ferrara (+8,5%), Reggio Emilia e Trieste (+6,8%).
Non accennano a rallentare i tempi di vendita che, nei primi sei mesi del 2022, toccano il minimo storico mai raggiunto negli ultimi dieci anni: 108 giorni, migliorando di 6 giorni rispetto alla rilevazione di un anno fa. Milano e Bologna si confermano le città più veloci rispettivamente con 52 e 69 giorni. Bari con 141 giorni e Palermo con 132 giorni sono le città con i tempi più lunghi. Nei capoluoghi di provincia chi decide di vendere casa deve mettere in conto almeno 134 giorni, nell’hinterland delle metropoli ne occorrono 148.