Il Futuro dell’abitare tra tecnologia e umanità

Il 30 settembre 2024 è stata una puntata speciale per Bricks & Music, la rubrica radiofonica di Casa Radio dedicata al mondo della casa e dell’abitare, condotta da Paolo Leccese insieme a Emiliano Ciuffarelli. Come sempre, il programma ha offerto un punto di vista esclusivo su temi d’attualità riguardanti l’abitare, ma oggi si è focalizzato su un argomento particolarmente atteso: il futuro dell’abitare, con un riflesso sull’esperienza appena vissuta al Cersaie 2024.

L’attenzione è andata a quanto emerso nell’ultima settimana a Bologna, dove si è svolta una delle manifestazioni più importanti del settore, il Cersaie 2024, il salone internazionale della ceramica per l’architettura e l’arredobagno.

L’esperienza vissuta lì, insieme alle numerose interviste realizzate con esperti e rappresentanti delle principali aziende italiane, ha offerto una finestra privilegiata su come evolveranno la produzione, il design e la domanda del mercato.

Cersaie ha confermato che l’Italia è un punto di riferimento per l’innovazione nel settore dell’abitare.Abbiamo parlato di energia, design, materiali sostenibili e futuro della casa“, ha detto Paolo Leccese, sottolineando come questo sia un momento cruciale per chi opera nel settore edilizio e architettonico.

Una parte centrale della puntata è stata dedicata al convegno sul Futuro dell’Abitare che si è tenuto durante il Cersaie, e che ha visto la partecipazione di importanti figure come il sottosegretario al Ministero dell’Industria e del Made in Italy, Massimo Bitonci, l’ex Ministro del Lavoro Cesare Damiano, e Fabio Millevoi, direttore di ANCE Friuli Venezia Giulia e autore del libro Breve Storia sui Futuri della Casa. Quest’ultimo intervento ha offerto una riflessione fondamentale sull’uso del plurale “futuri” invece di “futuro”, un dettaglio che ha stimolato una discussione profonda durante il programma.

Millevoi ha spiegato che non esiste un solo futuro, ma molteplici scenari possibili. Ha introdotto la regola del “What if?“, ovvero “E se?“, come metodologia per affrontare l’incertezza e la complessità di ciò che ci attende. “Il futuro non è scritto, se fosse scritto non avremmo nulla da discutere”, ha sottolineato Millevoi, richiamando alla necessità di esplorare ogni potenziale scenario e prepararsi ad affrontare una pluralità di possibilità.

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Il discorso sulle case del futuro, tema centrale della puntata, ha toccato diversi aspetti, dalla tecnologia alle modalità di lavoro. Millevoi ha evidenziato come, secondo le sue ricerche, l’intelligenza artificiale potrebbe rivoluzionare il mondo dell’edilizia, tanto da ipotizzare che nel 2030, sette persone su dieci potrebbero svolgere gran parte del loro lavoro da casa. Questo dato, apparentemente sorprendente, è stato letto come un possibile scenario che deve essere preso in considerazione per capire come il lavoro, le abitazioni e le città dovranno adattarsi a questa realtà emergente.

Il concetto di futuri delle case non implica soltanto l’adozione di nuove tecnologie, ma riflette anche l’esigenza di rispondere a cambiamenti sociali, economici e culturali. Leccese e Ciuffarelli hanno rimarcato che non si tratta solo di previsioni tecnologiche, ma di come la casa diventerà un hub centrale per la vita delle persone, con tutti i servizi e le connessioni di cui si avrà bisogno.

Robotica e automazione: quale impatto sui cantieri?

Il dibattito si è poi spostato sull’innovazione tecnologica nel settore dell’edilizia, con un focus sull’automazione e la robotica. Leccese ha riportato un’affermazione dell’architetto Carlo Ratti, curatore della Biennale di Architettura di Venezia, incontrato ad un recente importante evento sul Real Estate,  che ha evidenziato come, fino a pochi anni fa, un umanoide costasse milioni di dollari, mentre oggi il costo è paragonabile a quello di un’utilitaria. Questo spunto ha aperto una discussione sull’uso della robotica nei cantieri e nelle case, con implicazioni che vanno oltre la semplice sostituzione della forza lavoro umana.

Secondo Fabio Millevoi, lo scenario di un cantiere robotizzato non è più fantascientifico, ma plausibile e imminente. Tuttavia, come sottolineato dall’ex ministro Cesare Damiano, l’introduzione di robot nell’edilizia potrebbe avere conseguenze anche dal punto di vista occupazionale. Damiano ha ricordato come, negli anni ’70, nelle fabbriche come quella di Mirafiori, la verniciatura avvenisse manualmente, con gravi conseguenze per la salute degli operai. L’adozione della robotica, in questo senso, non solo potrebbe aumentare la produttività, ma anche ridurre i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori.

Un futuro di collaborazione tra umani e robot

La questione centrale, emersa più volte durante la puntata, è come la robotica possa essere integrata in maniera etica e sostenibile. Mentre Leccese e Ciuffarelli hanno immaginato un futuro in cui i robot si occupano delle mansioni più pericolose o faticose, Damiano ha posto l’accento sull’importanza di non lasciare gli esseri umani in una condizione di inutilità. “L’uomo ha bisogno di sentirsi utile”, ha affermato, rimarcando la necessità di creare nuove opportunità per gli esseri umani man mano che la robotica prenderà piede nei cantieri.

L’intelligenza artificiale e la robotica, dunque, non devono essere viste solo come strumenti di efficienza, ma anche come mezzi per migliorare la qualità della vita e del lavoro. Ciuffarelli ha citato anche la serie Netflix Meglio di Noi, che offre uno scenario futuristico in cui i robot convivono con gli esseri umani, suggerendo che la finzione potrebbe diventare realtà più rapidamente di quanto si pensi.

La puntata di Bricks & Music del 30 settembre 2024 ha offerto uno spaccato avvincente e stimolante su ciò che potrebbe riservare il futuro dell’abitare. Il dibattito non si è concentrato su un’unica visione, ma ha esplorato i molteplici scenari possibili che potrebbero emergere nei prossimi anni.

Le case del futuro saranno plasmate da una combinazione di fattori tecnologici, sociali ed economici, e il ruolo dell’intelligenza artificiale e della robotica sarà determinante.

Ma, come hanno sottolineato gli ospiti e i conduttori, non si tratta solo di guardare al futuro come qualcosa di lontano. Il futuro è qui e ora, e le decisioni che prenderemo oggi determineranno quale tra i molti possibili scenari si realizzerà. Un viaggio a fari spenti, forse, ma con la consapevolezza che i fari possono essere accesi, illuminando non una, ma molte strade.

Casa Radio, ancora una volta, si conferma come uno spazio di riflessione e approfondimento, dove temi complessi come l’abitare e il futuro delle nostre case vengono trattati con serietà e passione.

Ascolta ora il Podcast:

BRICKS AND MUSIC | Il Futuro delle case
Puntata del 30/09/24
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