Villa Pisani Museo Nazionale, la āRegina delle ville veneteā, ĆØ una delle principali mete turistiche del Veneto. Situata lungo lāincantevole Rivera del Brenta, a 10 minuti da Padova e 20 da Venezia, la maestosa villa dei nobili Pisani ha ospitato nelle sue 114 stanze dogi, re e imperatori, ed oggi ĆØ un museo nazionale che conserva arredi e opere dāarte del Settecento e dellāOttocento, tra cui il capolavoro di Gianbattista Tiepolo āGloria della famiglia Pisaniā, affrescato sul soffitto della maestosa Sala da Ballo. āPasso non si faceva senza trovar nuovo spettacolo e nuova meravigliaā, diceva del parco di Villa Pisani un entusiasta visitatore ottocentesco.
E ieri come oggi il parco incanta per le scenografiche viste, le originali architetture, dalla Coffee House allāEsedra, il famoso labirinto di siepi, tra i più importanti dāEuropa, la preziosa raccolta di agrumi nellāOrangerie e di piante e fiori nelle Serre Tropicali, ātutto quello che può ricreare la vista e soddisfare il gustoā, come vantava Almorò Pisani.
La Storia: Re, Dogi e Imperatori
I Pisani di Santo Stefano, cui si deve la costruzione della villa, costituivano un importante ramo del casato Pisani, antica famiglia patrizia veneziana. Arricchitisi enormemente nel corso del Trecento grazie ai traffici commerciali e alle rendite immobiliari, nel Quattrocento divennero proprietari di un ampio feudo nella bassa padovana e nello stesso giro dāanni intrapresero anche la costruzione del grande palazzo veneziano di Campo Santo Stefano (lāattuale conservatorio āBenedetto Marcelloā), che giunse a termine solo nel Settecento. E fu proprio questāultimo il secolo dāoro della famiglia, che arrivò a ricoprire le più alte cariche della Repubblica di Venezia. Alvise Pisani (1664 ā 1741) fu ambasciatore alla corte del Re Sole, il quale fu padrino di uno dei suoi figli, e venne poi eletto doge nel 1735. Ma la decadenza era giĆ alle porte: il crollo della Repubblica (1797) prima, il vizio del gioco poi spinsero i Pisani a indebitarsi rovinosamente. Fu per questo che si trovarono costretti a vendere la villa a Napoleone Bonaparte che era diventato re dāItalia nel 1805, lā11 gennaio 1807, per 1.901.000 di lire venete.
La villa venne donata dallāimperatore Bonaparte al figliastro Eugenio di Beauharnais, vicerĆØ dāItalia. Eugenio, raffinato mecenate, commissionò una serie di lavori di ammodernamento che cambiarono lāaspetto di molte sale della residenza e del parco.
Nel 1814 le sorti dellāEuropa, decise a Waterloo, portarono a villa Pisani la famiglia imperiale asburgica, ora divenuta signora del regno Lombardo-Veneto. La dimora divenne cosƬ luogo di villeggiatura prediletto dallāimperatrice dāAustria Marianna Carolina e ospitò lāintero gotha dellāaristocrazia europea, dal re di Spagna Carlo IV (1815) allo zar di Russia Alessandro I (1822), dal re di Napoli Ferdinando II (1837) al re di Grecia Ottone (1837) e molti altri. La brillante atmosfera di vita di corte ebbe termine nel 1866, quando il Veneto venne annesso al regno dāItalia. La villa non entrò a far parte dei beni della corona di casa Savoia ma divenne invece proprietĆ di stato, perdendo cosƬ la sua funzione di rappresentanza. Non più abitata, divenne museo nel 1884 e fu meta di visita di personaggi quali Wagner, DāAnnunzio (che vi ambientò una scena fondamentale del suo romanzo Il Fuoco), Mussolini e Hitler (il cui primo incontro ufficiale avvenne qui, nel 1934), Pasolini (che girò nelle sale della villa e nel parco un episodio del suo film Porcile).
Allāepoca della costruzione la Villa contava 114 stanze (ora 168), in omaggio al 114Āŗ doge di Venezia Alvise Pisani. Le stanze sono denominate in base allāutilizzo o allāospite di riguardo che vi soggiornò. La più importante ĆØ la cosiddetta āstanza di Napoleoneā, con letto a baldacchino in stile impero. La stanza vicina ĆØ il bagno, dotato di vasca a pavimento e rubinetti, un vero lusso per lāepoca. La maggior parte delle stanze ĆØ arredata con mobili dellāepoca napoleonica o asburgica. Vi sono tuttavia alcuni oggetti, in particolare dei pezzi di boiserie dipinti in stile cinese, che risalgono allāepoca dei Pisani.
Villa Pisani ĆØ considerata la Versailles del Veneto: costruita dalla famiglia Pisani allāinizio del XVIII secolo per celebrare lāelezione di Alvise Pisani come 114° doge della Repubblica veneta, la villa, di impronta neo-palladiana, ĆØ la più grande e imponente mai costruita nel Veneto. Furono necessari più di ventāanni per ultimarla. Nel 1761 i Pisani commissionarono a Giambattista Tiepolo di affrescare il soffitto della splendida sala da ballo con lāApoteosi della famiglia Pisani. Alcune sale conservano gli originali arredi dellāepoca. Attorno allāedificio si sviluppa un bellissimo giardino del XVIII secolo. Nel 1807 la villa fu acquistata dallāimperatore Napoleone. La proprietĆ dellāedificio seguƬ, poi, il destino della nazione passando dagli Asburgo ai Savoia e poi allo Stato italiano. Venetian Heritage ha finanziato il restauro e riallestimento della sala da pranzo. La sala, non più utilizzata dagli inizi del Novecento, si presentava spoglia degli oggetti dāuso, conservati nei depositi della villa. Dopo unāattenta consultazione degli inventari ĆØ stato possibile rintracciare e restaurare tutti gli arredi originali come le porcellane della manifattura Antonibon di Nove, le credenze laccate, le sedie, la cristalleria, i vetri di Murano e il centrotavola neoclassico in marmo. Sono state inoltre restaurate le pareti, il soffitto e il terrazzo alla veneziana e collocati nuovi tendaggi simili a quelli preesistenti.
Per permettere un riallestimento completo sono stati inseriti adeguati sistemi di allarme e di illuminazione.
Il restauro e il riallestimento della sala da pranzo di villa Pisani costituiscono un primo esempio didattico dellāoriginaria funzione di un ambiente dāepoca.
La sua monumentalitĆ ha fatto sƬ che fosse più volte scelta come residenza o come sede per incontri tra monarchi e capi di Stato o di governo; villa Pisani ha ospitato tra gli altri anche Napoleone Bonaparte che nel 1807 la acquistò dalla famiglia Pisani (ridottasi sul lastrico per debiti di gioco)[19] per il vicerĆ© dāItalia Eugenio di Beauharnais.
Villa Pisani ospita grandi mostre di arte antica, moderna e contemporanea, che richiamano ogni anno oltre centocinquantamila visitatori.









