Valutazioni immobiliari e Intelligenza Artificiale: Tradizione peritale e innovazione algoritmica, la rivoluzione silenziosa che sta cambiando il real estate

Sandro Ghirardini (Stimatrix ed E-Valuations) guida l’integrazione dell’intelligenza artificiale nel settore immobiliare con un approccio etico, tecnico e culturale. I dati del sondaggio emerso dal webinar del 18 luglio fotografano una professione in transizione, tra curiosità e resistenze.

Sandro Ghirardini, fondatore e CEO di Stimatrix, nonché cofondatore dell’associazione E-Valuations è intervenuto ai microfoni di Casa Radio.

“L’intelligenza artificiale non sostituirà il perito, ma il perito che saprà usarla meglio sostituirà il perito che non la usa” afferma Ghirardini con decisione.

Un’affermazione che va controcorrente rispetto al mainstream, spesso schiacciato tra entusiasmi ideologici e paure distopiche. “Quella che oggi chiamiamo AI,  aggiunge, è in realtà un sofisticato sistema statistico. L’intelligenza, nel senso umano del termine, è un’altra cosa. Ma ciò non toglie che strumenti come GPT possano fare da ‘praticante digitale’, assistenti capaci di apprendere e supportare il lavoro tecnico con efficienza, rapidità e coerenza normativa”.

Stimatrix ha sviluppato una serie di GPT verticali progettati per i professionisti dell’immobiliare e dell’estimo:

  • GPTCasa, orientato alla discussione delle problematiche abitative nel rispetto dei principi valutativi,

  • EVS 2025 GPT, calibrato sugli standard europei di valutazione immobiliare,

  • Equo Compenso GPT, a supporto della corretta remunerazione del professionista tecnico,

  • Cat-Nat GPT, per l’analisi del rischio catastale e ambientale.

Questi strumenti non si sostituiscono al ragionamento umano ma lo assistono, abbattendo tempi morti, generando bozze articolate e riducendo il rischio di errore su formule, riferimenti normativi, tabelle comparative.

Il 18 luglio scorso, Stimatrix ha organizzato un webinar a pagamento con un titolo audace: “L’intelligenza artificiale al servizio della perizia immobiliare”. Nonostante il periodo estivo, l’evento ha registrato 658 partecipanti, superando ampiamente le aspettative. Ma il dato più interessante è emerso dal sondaggio interno somministrato durante l’evento, volto a misurare lo stato dell’adozione dell’IA tra i professionisti del settore tecnico-economico-legale. I risultati:

  • Il 33% ha dichiarato: “Non uso strumenti di IA, ma vorrei iniziare”

  • Il 4% ritiene l’IA inutile o irrilevante per la propria professione

  • Il 5% non ha tempo di imparare a usarla

In sintesi, un professionista su dieci è a rischio di restare indietro, mentre un terzo manifesta interesse senza avere ancora avviato il percorso formativo.

L’analisi demografica degli oltre 600 rispondenti offre un’interessante lettura sociologica. L’80% è di sesso maschile, a conferma della forte dominanza maschile nelle professioni tecniche. Ma soprattutto, prevale la Generazione X (1965–1980): professionisti tra i 45 e i 60 anni, molti dei quali con lunga esperienza, ma anche con l’urgenza di aggiornarsi.

Geograficamente, la Lombardia guida il gruppo, seguita da Veneto e Puglia. Curioso il caso del Molise, completamente assente dalle risposte. Un’assenza che apre domande su divari territoriali nell’adozione delle nuove tecnologie.

Ghirardini non si limita alla tecnologia. “Il vero problema – spiega – è che molte agenzie immobiliari ignorano l’esistenza stessa della figura del valutatore professionale. Le valutazioni sono spesso affidate ai committenti o fatte internamente, con il rischio di distorsioni gravi del mercato.”

Questa tendenza, in un mercato che – a differenza di quello di dieci anni fa – non corregge più automaticamente gli errori di pricing, genera impatti negativi su famiglie, investitori, banche.

Nel suo excursus storico, Ghirardini ricorda come la valutazione immobiliare sia una pratica antichissima: esistono documenti di periti toscani risalenti al 1500, incaricati di stimare il valore di campi agricoli per decisioni di successione o donazione. Una storia nobile che però rischia l’oblio se non viene accompagnata da formazione obbligatoria. “Chi tocca il patrimonio immobiliare, afferma, tocca il risparmio di una vita, spesso di più generazioni. Non possiamo più permetterci di lasciare spazio all’improvvisazione.”

La conclusione dell’intervento non è una chiamata al tecnicismo cieco, ma un invito a costruire un nuovo umanesimo professionale: uno scenario in cui l’intelligenza artificiale diventa parte integrante della competenza umana, non suo antagonista. Un approccio già presente in Stimatrix, ma che, secondo Ghirardini, dovrà essere adottato dal legislatore, dagli ordini professionali e dalle associazioni. “Servono linee guida chiare, corsi riconosciuti, una certificazione delle competenze. Solo così possiamo evitare che l’AI diventi l’ennesima moda passeggera o, peggio, un pericolo mal gestito.”

L’intelligenza artificiale non è un fine, ma un mezzo. A fare la differenza saranno le persone, le competenze, la cultura del lavoro. La puntata di Bricks Music con Sandro Ghirardini lo dimostra: in un mondo dove tutto cambia velocemente, la chiave del futuro resta, paradossalmente, molto umana.

Ascolta ora il Podcast:

BRICKS AND MUSIC | Sandro Ghirardini
Puntata del 21/07/25
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