Cosa è il Turismo Accessibile: oltre le Barriere, un viaggio per Tutti
Il turismo accessibile è un concetto fondamentale per garantire l’inclusione e la partecipazione di tutte le persone, indipendentemente dalle loro abilità fisiche o età. Un’esperienza di viaggio significativa dovrebbe essere accessibile a tutti, senza che barriere architettoniche o logistiche ne limitino la fruizione. In questo articolo, esploreremo il tema del turismo accessibile concentrandoci sui turisti disabili, gli anziani e la necessità di maggiori strutture ricettive pensate per ospitare i disabili.
I turisti disabili comprendono tutte le persone con disabilità fisiche, sensoriali, cognitive o intellettuali che scelgono di viaggiare e partecipare alle esperienze turistiche. Le disabilità possono essere di varia natura.
Le disabilità motorie sono proprie delle persone con difficoltà di movimento o mobilità ridotta, come chi utilizza una sedia a rotelle o ha problemi di deambulazione.
Le disabilità visive riguardano turisti con problemi di vista parziale o totale che richiedono attenzione particolare nell’orientamento e nell’accesso alle informazioni, mentre le disabilità uditive sono quelle degli individui con sordità o ipoacusia che potrebbero richiedere servizi di comunicazione alternativi.
Ma ci sono anche le disabilità cognitive o intellettive, delle persone con problemi di apprendimento, autismo o altre condizioni che possono influenzare la capacità di comprendere e partecipare a determinate attività turistiche.
E che dire delle disabilità invisibili? Alcune disabilità potrebbero non essere immediatamente evidenti, come ad esempio malattie croniche, disturbi neurologici o condizioni cardiache. Oppure le disabilità psicologiche, che interessano turisti con disturbi mentali o emotivi che richiedono un ambiente comprensivo e supportivo durante il viaggio.
È essenziale comprendere che ogni individuo con disabilità può avere esigenze diverse, e quindi l’accessibilità turistica dovrebbe mirare a fornire servizi e strutture che siano flessibili e personalizzabili per soddisfare le necessità specifiche di ciascun turista. L’obiettivo è rendere l’esperienza di viaggio piacevole e inclusiva per tutti, indipendentemente dalle loro condizione psico-fisica.
Un numero crescente di turisti presenta disabilità, eppure spesso le loro esigenze vengono trascurate. Rendere il turismo accessibile per i disabili è una sfida complessa, ma fondamentale. Le persone con disabilità meritano di avere le stesse opportunità di esplorare e sperimentare il mondo come chiunque altro. Ciò richiede la rimozione di barriere fisiche, ma anche la sensibilizzazione e la formazione del personale del settore turistico per garantire un’accoglienza adeguata.
Con l’invecchiamento della popolazione, un numero sempre maggiore di anziani sceglie di viaggiare. L’industria del turismo deve adeguarsi a queste nuove esigenze. Molti anziani possono affrontare difficoltà fisiche o mobilità ridotta, quindi è essenziale fornire strutture e servizi che tengano conto di queste necessità. Ad esempio, gli alberghi possono offrire camere più accessibili con corrimano, docce a livello del pavimento e percorsi agevolati per evitare gradini.
Una sfida fondamentale nel turismo accessibile è la mancanza di strutture ricettive completamente accessibili. Molti hotel, bed and breakfast, ostelli non sono stati progettati con l’accessibilità come priorità. Questa mancanza può scoraggiare i turisti disabili e anziani dal viaggiare e impedire loro di sperimentare nuove destinazioni.
È facile, con le dovute competenze, progettare e costruire un nuovo albergo con configurazione, organizzazione e servizi pensati per le esigenze di tutti i possibili clienti, supponendo la condizione di disabili come quella normale per pensare la struttura ricettiva.
Ma anche modificare, sostituire, adattare un albergo esistente non è certo impossibile, anzi deve essere visto come un investimento, un doveroso investimento, considerando che una struttura adatta a una clientela più ampia, comprendente anche i turisti con le più svariate tipologie di disabilità, è una opportunità di business su cui puntare.
Per affrontare questa situazione, gli operatori del settore turistico devono impegnarsi nell’adeguamento e nell’accessibilità delle strutture esistenti. Sono necessari sforzi per rendere i luoghi di soggiorno accessibili a tutti, con l’installazione di rampe, ascensori, bagni accessibili e altre soluzioni a misura di disabilità.
Come ci ha spiegato Roberto Vitali, presidente di Village for All, ai microfoni di Casa Italia Radio: “è necessario un salto di paradigma e cambiare il punto di vista”.
Fortunatamente, alcune destinazioni turistiche hanno già intrapreso iniziative significative per rendere il turismo più accessibile. Ciò include la creazione di percorsi turistici accessibili, il miglioramento dei trasporti pubblici per garantire l’accessibilità anche a chi ha difficoltà motorie e la formazione del personale alberghiero per fornire un servizio più inclusivo.
Inoltre, alcune organizzazioni no-profit e associazioni lavorano per promuovere il turismo accessibile e sensibilizzare l’opinione pubblica. Queste iniziative sono essenziali per una maggiore consapevolezza e per spronare l’industria turistica a fornire un’esperienza di viaggio senza barriere.
Il turismo accessibile è una necessità imperativa per creare un mondo più inclusivo e permettere a tutti di godere appieno delle meraviglie del viaggio. Dobbiamo lavorare insieme per rimuovere le barriere fisiche e mentali che limitano l’accesso delle persone con disabilità e degli anziani alle destinazioni turistiche.
Solo attraverso un approccio collaborativo tra governi, operatori del settore turistico, organizzazioni no-profit e la società nel suo complesso, possiamo raggiungere una trasformazione positiva nel settore del turismo, dove l’accessibilità sia la norma e non l’eccezione. Un turismo accessibile arricchisce la vita di tutti i viaggiatori e migliora la qualità delle esperienze di viaggio per tutti.
