L’ospite d’eccezione è stata Mapi Danna, riconosciuta come Human Sustainability Strategist (HSS), che ha portato ai microfoni di Casa Radio un messaggio chiaro: senza una rinnovata attenzione all’umanità, il progresso tecnologico rischia di creare nuove disuguaglianze e fragilità sociali.
Durante la puntata, si è delineato un quadro carico di speranza: quello di un futuro in cui l’uomo e la tecnologia possano coesistere in modo armonioso, puntando su empatia, inclusione e benessere reale. Nel cuore dell’intervista registrata durante la convention “We Are” di Coldwell Banker a Riccione, Mapi Danna ha illustrato il concetto di sostenibilità umana: non solo una dimensione etica, ma una necessità pratica per garantire un futuro resiliente e inclusivo. “La differenza tra noi e l’intelligenza artificiale resta nella qualità delle relazioni umane”, ha sottolineato Mapi Danna. Tuttavia, ha anche messo in guardia contro i rischi concreti che l’IA porta con sé: la creazione di relazioni artificiali, il rafforzamento di bias di genere e la perpetuazione di discriminazioni sistemiche.
Secondo Mapi Danna, per contrastare queste derive è fondamentale aumentare la presenza femminile nei team di sviluppo delle tecnologie AI. Una maggiore diversità garantirebbe sistemi più empatici e capaci di rispecchiare la complessità umana. Pur riconoscendo i pericoli, Mapi Danna ha evidenziato come l’intelligenza artificiale possa essere un potente strumento a servizio del bene comune: dalla costruzione di smart cities più inclusive, al supporto per le persone con disabilità, fino alla riduzione delle disuguaglianze attraverso sistemi di governance più equi.
La chiave, però, resta una: mantenere l’essere umano al centro del cambiamento, assicurando che i nuovi strumenti tecnologici non si sostituiscano ai valori fondamentali delle società civili, ma li amplifichino.
Come ricordato da Paolo Leccese ed Emiliano Cioffarelli, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha recentemente dichiarato la salute mentale come emergenza globale. I dati sono allarmanti: negli ultimi cinque anni si è registrato un aumento del 25% dei casi di ansia e depressione a livello mondiale. Non meno preoccupante è la situazione nel mondo del lavoro: secondo l’ILO (Organizzazione Internazionale del Lavoro), circa il 60% dei lavoratori vive in condizioni lavorative non sicure, con evidenti ricadute psicologiche e fisiche.
Proprio per rispondere a questa crescente emergenza, è stato annunciato in diretta un evento di grande rilievo: il 9 maggio 2025, presso Palazzo Taverna a Roma presso la University of Arkansas Rome Center, si terrà un incontro dedicato alla sicurezza sui luoghi di lavoro. L’evento, che si svolgerà dalle 15:00 alle 19:00 con buffet finale, vedrà la partecipazione di figure di spicco come l’Ing. Massimo Cerri, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Roma, l‘Arch. Roberta Bocca, formatrice sul tema sicurezza sul lavoro e l’Ing. Adriano Maggi di INAIL.
Il focus sarà sui dati drammatici degli incidenti sul lavoro in Italia: oltre 1 milione di infortuni ogni anno e circa 1000 morti, cifre che richiedono interventi urgenti sia in termini normativi che culturali.
Nuovi indicatori di benessere: oltre il PIL
Sempre nel corso della puntata, è stato approfondito il concetto di BES – Benessere Equo e Sostenibile: un indicatore che guarda oltre il tradizionale PIL per misurare la qualità della vita dei cittadini in base a parametri come la salute, l’istruzione, l’ambiente e le relazioni sociali.
Un approccio in linea con il nuovo slogan dell’ONU per il 2025:
“Un pianeta sano ha bisogno di persone felici.”
Parole che risuonano come un invito ad allineare politiche economiche, sociali e ambientali al benessere reale delle persone.
Cinque progetti italiani per la sostenibilità umana entro il 2025
In chiusura di trasmissione, Paolo Leccese ha illustrato cinque progetti italiani di grande portata, pensati per trasformare la sostenibilità umana da slogan a realtà concreta entro il 2025:
-
Benessere al Centro
Un piano nazionale per la salute mentale con un investimento di 1 miliardo di euro. L’obiettivo è potenziare i servizi di supporto psicologico e psichiatrico su tutto il territorio nazionale. -
Futura Skills
Un programma di formazione continua che prevede l’erogazione di voucher da 1000€ a 10 milioni di cittadinientro il 2030, per acquisire nuove competenze professionali in linea con i cambiamenti del mercato del lavoro. -
Città della Cura
Un progetto di rigenerazione urbana inclusiva nelle principali città italiane come Milano, Roma e Napoli, con spazi dedicati al benessere comunitario, alla cultura e alla salute. -
Inclusion Lab
Un acceleratore dedicato a startup a impatto sociale, pensato per favorire l’innovazione al servizio dell’inclusione e del miglioramento della qualità della vita. -
Tempo di Vita
Un programma per incentivare il work-life balance attraverso sgravi fiscali alle imprese che adottano politiche di flessibilità lavorativa, supporto alla genitorialità e riduzione dello stress.
Criticità e sfide future
Se da un lato i progetti presentati rappresentano un importante passo avanti, dall’altro non sono mancate alcune critiche, soprattutto sull’efficacia degli incentivi economici legati al benessere lavorativo.
Secondo alcuni analisti, infatti, senza una reale trasformazione culturale all’interno delle imprese e delle istituzioni, il rischio è che tali misure si traducano in meri adempimenti formali, senza un reale miglioramento della qualità della vita dei lavoratori.
La puntata di Bricks and Music del 28 aprile 2025 ha rappresentato molto più di un semplice approfondimento: è stata una chiamata collettiva all’azione.
Come sottolineato da Mapi Danna, costruire un futuro sostenibile non significa solo innovare tecnologicamente, ma prendersi cura delle persone in tutte le dimensioni della loro esistenza.
La sfida è aperta e riguarda tutti: cittadini, imprese, istituzioni.
Il futuro sarà davvero sostenibile solo se sapremo mettere l’essere umano al centro di ogni decisione.