Il Senatore Domenico Scilipoti è stato ospite nel programma Buongiorno Italia di Casa Radio, condotto dal Direttore Giovanni Lacagnina, dove ha affrontato i temi che stanno animando la scena politica ed economica sia a livello nazionale che internazionale. Tra i temi centrali dell’intervista, i dazi introdotti dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che stanno scatenando enormi turbolenze nell’economia mondiale, ma anche la situazione critica della politica italiana, che, secondo Scilipoti, manca di una direzione chiara e di programmi concreti per il futuro.
Le politiche economiche di Donald Trump e l’impatto sugli Stati Uniti e sull’Europa
Il Senatore ha avviato il suo intervento con una disamina sulle politiche economiche degli Stati Uniti, focalizzandosi sulle misure tariffarie volute dal presidente Trump. “La situazione è molto complessa e confusa”, ha dichiarato Scilipoti, facendo riferimento alla crescente tensione commerciale che gli Stati Uniti stanno cercando di imporre nei confronti di diverse nazioni. “Trump sta cercando di introdurre i dazi negli Stati Uniti come una risposta alle difficoltà economiche interne. L’obiettivo, dichiarato chiaramente dal presidente, è quello di incentivare la produzione domestica, portando di nuovo sul suolo americano molte delle grandi aziende che oggi hanno spostato la loro produzione all’estero”, ha continuato.
Scilipoti ha sottolineato che il ritorno della produzione negli Stati Uniti potrebbe sembrare una strategia vincente per rilanciare l’economia americana, ma al contempo ha avvertito dei rischi a lungo termine. La decisione di Trump di spingere per una protezione tariffaria potrebbe, infatti, generare effetti collaterali negativi per i mercati globali, creando frizioni con i principali partner commerciali. “Questa politica protezionista potrebbe avere delle ripercussioni sul commercio internazionale, soprattutto con paesi chiave come la Cina e l’Unione Europea”, ha aggiunto il Senatore.
L’Europa in difficoltà: una politica debole e senza direzione
Passando a parlare della situazione europea, Scilipoti ha espresso una visione critica della politica estera dell’Unione Europea. Il Senatore ha messo in evidenza le difficoltà politiche ed economiche che l’Europa sta affrontando in un contesto di crescente conflittualità globale. A suo parere, l’Europa sta attraversando una fase di debolezza che si riflette in una scarsa capacità di negoziazione con gli Stati Uniti, e in particolare con Donald Trump. “Penso che la politica dell’Unione Europea in questo momento sia molto debole. Questa debolezza rende difficile avere una relazione solida e rispettata con il governo americano. Se l’Europa non riesce a trovare una posizione comune e a muoversi unita, le difficoltà nell’interlocuire con Trump saranno destinate ad aumentare”, ha dichiarato Scilipoti.
Il Senatore ha anche evidenziato l’assenza di una strategia comune in Europa riguardo alla politica estera, una situazione che contribuisce alla difficoltà di affrontare le sfide globali. “La mancanza di un’Europa forte e coesa è evidente. Non possiamo più permetterci di essere una mera spettatrice degli sviluppi globali. L’Unione Europea deve assolutamente ripensare la propria strategia, sia a livello diplomatico che economico”, ha aggiunto.
In particolare, Scilipoti ha commentato l’imminente viaggio di Giorgia Meloni negli Stati Uniti, previsto per il 17 aprile, per incontrare Trump e discutere di temi di interesse comune. “Si parla molto di un rapporto preferenziale tra Giorgia Meloni e Donald Trump, ma non sono convinto che questo possa tradursi in vantaggi concreti per l’Unione Europea nel suo complesso”, ha detto. “Non credo che un’alleanza bilaterale possa risolvere i problemi strutturali che l’Europa sta vivendo. La politica europea ha bisogno di visione, coesione e azione concertata.”
La politica italiana: una “crisi di identità” e un Parlamento paralizzato
Quando la conversazione si è spostata sulla politica interna italiana, Scilipoti non ha risparmiato critiche alla classe dirigente del Paese. “In Italia la politica non esiste più. Non c’è una vera dialettica politica all’interno del Parlamento, e soprattutto non si affrontano i problemi reali del Paese”, ha dichiarato con forza. “La politica italiana è intrappolata in una sorta di paralisi. Non ci sono progetti concreti per il futuro, non ci sono risposte adeguate ai problemi economici, sociali e culturali che la nostra nazione sta vivendo.”
Secondo il Senatore, l’assenza di una visione chiara e la mancanza di dibattito serio sono alla base della crescente sfiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni. “La politica italiana ha perso il contatto con i cittadini. C’è una grande crisi di identità e di credibilità, e il Parlamento è diventato un luogo dove non si prendono decisioni decisive”, ha affermato. “I problemi del Paese, come la disoccupazione giovanile, il sistema pensionistico, la crescente disuguaglianza sociale e il debito pubblico, vengono continuamente rimandati senza mai affrontarli in modo serio.”
Scilipoti ha anche sottolineato che la classe politica italiana è spesso più concentrata su conflitti interni e su giochi di potere che sul benessere della collettività. “La politica non può più essere solo una lotta per il potere. Deve essere un’azione di servizio verso il Paese. In questo momento, però, non vedo una politica che sappia rispondere ai veri bisogni degli italiani”, ha concluso il Senatore.
Conclusioni: un’Europa e un’Italia in cerca di direzione
Nel complesso, l’intervista ha dipinto un quadro piuttosto critico sia della politica estera europea che della situazione interna italiana. Scilipoti ha concluso affermando che l’Europa deve urgentemente trovare una nuova forza e un nuovo ruolo nel panorama globale, superando la frammentazione e la debolezza che la contraddistinguono oggi. Per l’Italia, invece, ha invocato un rinnovamento radicale, che parta dal Parlamento e coinvolga la politica nazionale in un serio e profondo dibattito sui temi cruciali per il futuro del Paese.
“Se non affrontiamo con coraggio le sfide del nostro tempo, rischiamo di trovarci sempre più ai margini della scena internazionale, senza la possibilità di influire sulle decisioni globali. In Italia, non c’è più tempo da perdere. Serve una politica che si concentri sul presente e sul futuro, non sul passato”, ha concluso Scilipoti.
La nota di Scilipoti
In una nota conclusiva, il Senatore ha aggiunto ulteriori riflessioni sui dazi e sulle politiche commerciali globali, sottolineando come le attuali politiche protezionistiche stiano generando preoccupazione nei mercati globali. “Il mondo economico e le borse sono in affanno per i dazi imposti da Trump. Una guerra commerciale non ha senso e danneggerebbe tutti, ragion per cui la via migliore è quella soft del negoziato. In ogni caso, l’Europa, se volesse, potrebbe a sua volta elevare la tassazione sul web system e sui giganti del commercio online, che sono in gran parte americani. Piuttosto, avendo Trump escluso dai dazi la Russia, non si vede perché proprio l’Europa debba mantenerli, e sarebbe un bene eliminarli. Del resto, fu anche molto discutibile averli introdotti.”
Scilipoti ha poi sottolineato come l’Europa debba guardare oltre i propri confini e cercare nuovi mercati per rilanciarsi. “Come ha giustamente detto il Presidente di Confindustria, Orsini, l’Europa bene farebbe a cercare nuovi mercati, come l’India, il Brasile, i Paesi del Mercosur, il Messico e gli Emirati Arabi. Questi sono paesi che potrebbero aprire nuove opportunità per l’economia europea, diversificando e rendendo meno vulnerabile il nostro sistema economico alle fluttuazioni globali.”