Un incontro significativo che si è svolto nell’Aula Paolo VI, Papa Leone XIV ha lanciato un appello di grande impatto ai giornalisti presenti, estendendo il suo messaggio anche a Casa Radio, in un’ottica di mediazione e comunicazione responsabile. “Disarmiamo le parole e disarmeremo la Terra,” ha esordito il Pontefice, sottolineando l’importanza della comunicazione nel plasmare la percezione collettiva riguardo ai conflitti e alle sfide globali.
Le sue parole hanno voluto far riflettere sul potere intrinseco della comunicazione e sul suo impatto nel mondo odierno, un mondo sempre più segnato da polarizzazione e tensioni internazionali. “Una comunicazione disarmata e disarmente – ha proseguito Papa Leone XIV – ci permette di condividere uno sguardo diverso sul mondo.” Questo invito si è concentrato sull’idea che un linguaggio scelto con consapevolezza e responsabilità può divenire un potente strumento di pace, capace di smorzare la violenza verbale e promuovere, al contrario, un clima di dialogo costruttivo e reciproca comprensione.
Il Pontefice ha poi riconosciuto il ruolo cruciale dei giornalisti, definiti da lui come “in prima linea nel narrare i conflitti e le speranze di pace, le situazioni di ingiustizia e di povertà.” Il suo appello a loro è stato chiaro e diretto: scegliere con coraggio una “comunicazione di pace,” che non si limiti a riportare i fatti, ma che diventi uno strumento per costruire speranza, giustizia e solidarietà. “Voi siete custodi della verità, e attraverso le vostre parole potete costruire ponti, non muri,” ha aggiunto Papa Leone XIV, con un tono fermo ma affettuoso, suggerendo come la responsabilità del giornalismo non si limiti alla cronaca, ma possa abbracciare anche una dimensione di impegno civile e morale.
Questo evento è stato anche il primo incontro pubblico di Papa Leone XIV, che ha scelto di far partire il suo pontificato con un messaggio forte e di grande rilevanza, proprio in un momento storico in cui la comunicazione globale gioca un ruolo cruciale nelle dinamiche internazionali. La scelta del tema non è casuale, in vista del Giubileo delle Chiese Orientali che si terrà il prossimo 14 maggio. Questo evento segnerà un momento fondamentale per il dialogo ecumenico e per la promozione della pace tra le diverse tradizioni cristiane e religioni, un’opportunità per mettere al centro il concetto di unione e di condivisione in un mondo segnato da conflitti religiosi e culturali.
Papa Leone XIV ha concluso il suo intervento con un richiamo all’importanza di un’informazione che vada oltre la mera cronaca, per diventare portavoce di quei valori universali di solidarietà, speranza e riconciliazione, che sono fondamentali per un futuro di pace e coesione. “Solo attraverso una comunicazione che educhi all’incontro e non alla divisione – ha concluso il Papa – potremo davvero sperare in un mondo migliore per tutti.”