Il senatore di Fratelli d’Italia interviene su guerra in Ucraina, MES, Unione Europea e scenari geopolitici: “Serve equilibrio, non fughe in avanti”
Il senatore Lucio Malan, capogruppo di Fratelli d’Italia al Senato, è stato ospite della trasmissione Buongiorno Italia su Casa Radio, condotta dal direttore Giovanni Lacagnina. In un’intervista a tutto campo, Malan ha offerto la sua visione sulle principali questioni internazionali ed europee, soffermandosi anche su aspetti cruciali della politica italiana e sulla figura del nuovo Pontefice.
Guerra in Ucraina e diplomazia internazionale: “Serve uno sforzo concreto per la pace”
Aprendo con il conflitto in Ucraina, tema centrale dell’agenda geopolitica globale, Malan ha sottolineato l’importanza di cogliere i segnali di apertura per favorire un dialogo tra le parti:
“Credo che questa sia una grande occasione per mettere fine a una guerra che ha causato moltissime vittime. L’Italia ha fatto la sua parte con grande impegno, mantenendo una posizione costante e ragionevole, soprattutto con la nuova amministrazione degli Stati Uniti.”
Malan ha espresso soddisfazione per il ruolo equilibrato tenuto dal governo italiano, evitando estremismi e proponendo un approccio pragmatico e realistico.
Sanzioni alla Russia: “Devono servire a qualcosa, non essere un riflesso automatico”
Interpellato sulle recenti dichiarazioni del presidente russo Vladimir Putin, che ha definito “deficiente” chi propone nuove sanzioni contro Mosca, Malan ha invitato a non cadere in provocazioni ma a riflettere sulla reale efficacia degli strumenti sanzionatori:
“Bisogna valutare con attenzione la situazione. Le sanzioni devono servire a raggiungere risultati concreti, non diventare strumenti automatici che si ritorcono contro chi le impone. Le parole di Putin sono gravi e provocatorie, ma ciò non significa che dobbiamo rispondere con misure che danneggiano le nostre stesse economie.”
MES: “Chi parlava di sciagura ha sbagliato”
Altro nodo discusso è stato il Meccanismo Europeo di Stabilità (MES), la cui ratifica da parte dell’Italia è ancora sospesa. Malan ha ribadito la posizione del governo e della sua forza politica:
“In molti avevano previsto disastri in caso di mancata ratifica, ma fortunatamente così non è stato. Serve cautela: bisogna analizzare bene la situazione e scegliere ciò che è meglio per l’Italia. Non possiamo vincolare il nostro bilancio a strumenti che potrebbero limitare la nostra sovranità. Fino ad oggi, credo sia stato giusto non ratificare.”
Con questa posizione, il senatore evidenzia come l’Italia debba difendere i propri margini di manovra economica senza farsi dettare condizioni da Bruxelles.
L’Italia e l’Europa: “Basta con il traino Francia-Germania”
L’intervista ha poi toccato il ruolo dell’Italia all’interno dell’Unione Europea e le recenti dichiarazioni del vicepresidente del Consiglio Antonio Tajani, che ha affermato: “Mai in un governo fuori dall’Europa.” Malan ha condiviso l’importanza del legame europeo, ma ha voluto anche evidenziare la necessità di un’Italia più autonoma e protagonista:
“L’Italia è pienamente inserita nell’Unione Europea, nessuno lo mette in discussione. Tuttavia, non condivido l’idea che l’Europa debba sempre essere a traino di Francia e Germania, come sostenuto anche da Romano Prodi. Io sono convinto che l’Italia funzioni meglio se fa valere le proprie posizioni senza essere subordinata ad altre nazioni.”
E riguardo ai timori espressi da Tajani su una possibile ascesa di Marine Le Pen alle prossime elezioni francesi, Malan ha replicato:
“Se Tajani non si fida della Le Pen è legittimo, ma al di là delle divergenze tra i partiti della coalizione, il governo italiano è sempre stato unito nei momenti decisivi. È questa coesione che conta.”
Macron e l’ombrello nucleare europeo: “Proposte fuori luogo in un momento delicato”
Un altro punto critico sollevato da Malan riguarda l’attivismo del presidente francese Emmanuel Macron, che ha recentemente rilanciato l’idea di un “ombrello nucleare europeo” e, in passato, si è detto pronto a inviare truppe in Ucraina. Malan non ha usato mezzi termini:
“Macron si sta agitando moltissimo. Qualche mese fa parlava di mandare truppe di guerra in Ucraina, rischiando un’escalation gravissima. Oggi rilancia l’idea del nucleare europeo. In un momento in cui emergono possibilità di dialogo, è fondamentale che siano le parti in causa — Russia e Ucraina — a confrontarsi. Le iniziative di Macron non sono assolutamente positive e rischiano di alimentare ulteriori tensioni.”
Il Papa, la pace e il valore della spiritualità
In chiusura, Malan ha voluto rendere omaggio al nuovo Pontefice, lodandone l’atteggiamento prudente e pacificatore:
“Il Papa ha dimostrato un equilibrio politico ammirevole. È un Papa per la pace, un riferimento spirituale e non politico. Questo è un valore importante da preservare. La Chiesa deve continuare a essere una guida morale nei momenti più difficili.”
La linea Malan tra coerenza e sovranità
L’intervento del senatore Malan ha messo in luce la visione di Fratelli d’Italia su temi strategici per il futuro del Paese: un’Italia pienamente europea, ma non subalterna; attenta alla propria sovranità economica e militare, ma disponibile al dialogo e al compromesso. In un contesto internazionale in continua evoluzione, Malan rilancia una politica estera e interna basata sulla prudenza, sulla fermezza e sulla difesa degli interessi nazionali.