Leonardo Interactive lancia il polo del videogioco made in Italy

(Adnkronos) – Protagonisti ed esperti del settore provenienti da tutto il mondo si sono riuniti per esplorare e scoprire il futuro dell'industria videoludica italiana nel corso dei L>I Days a Spoleto. Attività immerse nei suggestivi paesaggi del polmone verde d'Italia hanno accompagnato le conferenze e la presentazione in anteprima mondiale di Simon The Sorcerer Origins, il prequel della saga di videogiochi che ha visto la luce nel 1993, in un'atmosfera che ha reso possibile la nascita di idee e collaborazioni. Proposto da Leonardo Interactive, il nuovo polo del videogioco made in Italy risponde a una tendenza in crescita esponenziale. "Sono tantissimi gli studi di sviluppo indipendenti italiani che da anni ottengono ottimi risultati in tutto il mondo, quelli di Leonardo Production con Dry Drowing e Shattered Heaven ne sono la conferma. Fare sistema tra aziende, istituzioni e associazioni di categoria per avere una direzione chiara e comune sarà la chiave dei futuri successi a livello internazionale. L’atteso arrivo di Daymare 1994: Sandcastle e il grande ritorno di Simon the Sorcerer con un prequel tutto italiano ne sono l’ennesOma riprova", si legge nella nota ufficiale che annuncia il progetto. Il rapporto annuale di IIDEA, l’associazione di categoria dell'industria dei videogiochi italiana, attesta il definitivo passaggio da una realtà fatta di start up a una di piccole e medie imprese: il numero degli addetti è cresciuto del 50% in due anni arrivando a coinvolgere nella produzione di videogiochi 2.400 professionisti , mentre il fatturato generato nel 2022 si aggira tra 130 e 150 milioni di euro registrando un incremento del 30% rispetto all’anno precedente, che fa ben sperare per il futuro. Leonardo Francesco Caltagirone – CEO di Leonardo Interactive, avvia un think tank che riunisce protagonisti ed esperti del settore e che mira a diventare l’appuntamento annuale del polo italiano del gaming: “Abbiamo un obiettivo comune, consolidare e promuovere l'industria dei videogiochi in Italia. E per farlo è necessario che sviluppatori, artisti, studios e tutti coloro che sono coinvolti nella produzione di videogiochi possano collaborare, imparare e prosperare, per diventare un punto di riferimento quando si parla di innovazione, creatività ed eccellenze nel settore del gaming globale. Serve quindi una casa per tutti coloro che amano i videogiochi e vogliono farne parte attivamente, un luogo dove le idee si trasformino in realtà, un appuntamento fisso dove l'ispirazione viene coltivata e i talenti valorizzati. Facciamo il primo passo per contribuire tutti insieme a posizionare l'Italia come un importante hub per l'industria dei videogiochi a livello internazionale”. Tra gli ospiti Luigi Simonetti – CEO dell’italiana Commodore Industries – che conferma: “Fare sistema e collaborare è a dir poco imprescindibile, organizzare workshop, conferenze e corsi per stimolare la formazione e lo sviluppo delle competenze necessarie per creare videogiochi di alta qualità è la base di partenza per fare sul serio ed essere competitivi. A questo si aggiunge anche una necessaria e costante interazione tra realtà italiane e internazionali, favorendo scambi culturali e professionali che arricchiscano la nostra industria e spianino la strada a una nuova generazione di sviluppatori”. Ad intervenire anche Carlo Bianchi – COO di Leonardo Productions: “L'Italia ha un grande potenziale nel settore dei videogiochi, con una ricca storia culturale, un patrimonio artistico unico e un'industria creativa in continua crescita. Dobbiamo valorizzare e promuovere l'identità italiana anche attraverso i videogiochi, creando nuove esperienze di gioco apprezzate in tutto il mondo”. A far da eco, infine, Davide Mancini – Developer Relations Manager di IIDEA: “l’industria italiana dei videogiochi è ancora di piccole dimensioni, ma sta vivendo una fase di crescita con significative opportunità di sviluppo, in uno scenario di mercato internazionale di grande competitività. La produzione nazionale, naturalmente votata all’export, ha tutte le carte in regola per diventare una nuova frontiera del Made in Italy, culturale, creativo e digitale”. —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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