Durante l’intervista, il Professor Di Biagio ha condiviso le novità più rilevanti presentate alla conferenza e le prospettive future nel trattamento dell’HIV e di altre infezioni sessualmente trasmissibili.
Novità sui farmaci Long Acting per l’HIV
Una delle principali innovazioni discusse a ICAR 2024 è stata l’introduzione dei farmaci long acting per il trattamento dell’HIV. Il Professor Di Biagio ha spiegato che questi farmaci rappresentano una rivoluzione nella gestione della malattia. “Attualmente abbiamo a disposizione due farmaci long acting che si somministrano ogni otto settimane per via intramuscolare,” ha affermato Di Biagio. “La loro introduzione ha già migliorato significativamente la qualità della vita dei pazienti, eliminando la necessità di assunzioni quotidiane.”
Il futuro, secondo il professore, è ancora più promettente: “Sono in fase di sviluppo nuovi farmaci che potranno essere somministrati settimanalmente o addirittura ogni sei mesi. Questo permetterà di estendere l’accesso ai trattamenti a un numero ancora maggiore di pazienti, migliorando ulteriormente l’aderenza terapeutica e riducendo lo stigma associato alla malattia.”
Prevenzione e trattamento delle infezioni sessualmente trasmissibili (IST)
L’intervista ha toccato anche la prevenzione delle Infezioni Sessualmente Trasmissibili, tema centrale della conferenza. Di Biagio ha sottolineato l’importanza di una corretta informazione e di campagne di sensibilizzazione. “La prevenzione è cruciale,” ha dichiarato. “A ICAR abbiamo discusso diverse strategie, tra cui la promozione dell’uso della PrEP (profilassi pre-esposizione) e la necessità di campagne informative continue per educare la popolazione sui rischi e le modalità di prevenzione delle IST.”
Il progetto EduForIST
Un altro punto saliente dell’intervista è stato il progetto EduForIST, giunto alla sua terza edizione. Questo programma educativo, finanziato dal Ministero della Salute, mira a diffondere la conoscenza sulle malattie sessualmente trasmissibili nelle scuole. “EduForIST è un’iniziativa fondamentale per l’educazione dei giovani,” ha detto Di Biagio. “Il progetto ha già raggiunto risultati significativi, educando migliaia di studenti in tutta Italia. Speriamo che in futuro possa essere istituzionalizzato e ampliato.”
Oltre all’HIV, ICAR 2024 ha trattato anche altre tematiche infettivologiche di grande attualità. Di Biagio ha parlato delle nuove prospettive di trattamento per le epatiti B, C e Delta, e delle sfide poste dalle infezioni emergenti come Dengue e West Nile.
Il coinvolgimento dei giovani ricercatori e della comunità
Infine, il Professor Di Biagio ha espresso grande soddisfazione per il coinvolgimento dei giovani ricercatori e della comunità nella conferenza. “ICAR è una piattaforma importante per la formazione e il networking dei giovani scienziati,” ha dichiarato. “La premiazione dei migliori progetti degli studenti italiani sulla prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili dimostra l’impegno della nostra comunità scientifica nel promuovere una corretta informazione e nel preparare le nuove generazioni ad affrontare le sfide future.”