Secondo una recente indagine condotta da Hays Italia in collaborazione con la piattaforma Serenis, il 60% degli italiani pensa con regolarità a un cambio radicale di vita, e ben il 40% si dichiara insoddisfatto della propria condizione lavorativa. Un dato che fotografa un malessere diffuso, ma che raramente si traduce in azione concreta.
Francesca Rizzo, romana classe 1977, è tra coloro che hanno avuto il coraggio di riscrivere il proprio destino.
Nel 2016 ha lasciato il suo lavoro da adv producer a Publitalia, una carriera ben retribuita ma sempre più distante dai suoi desideri. Ha puntato tutto sul flipping immobiliare, iniziando a condividere le sue esperienze e strategie sui social network, in particolare su Facebook. Quel racconto quotidiano, quasi intimo, ha attirato un pubblico crescente di persone interessate a capire come investire nel mattone in modo consapevole e redditizio.
Nel 2019, insieme a Michele Porinelli – oggi suo marito e socio – ha fondato una accademia di formazione sugli investimenti immobiliari. “Non avevamo previsto che questa passione potesse trasformarsi in un business vero e proprio. Ma la domanda di conoscenza e consulenza era ed è altissima”, racconta.
Da Roma a Bali, passando per il Kenya: il viaggio verso la libertà
La svolta arriva nel 2020. Con la figlia Viola e Michele, Francesca decide di lasciare definitivamente l’Italia. Inizialmente si stabiliscono a Dubai, ma la pandemia ne blocca ogni prospettiva. Trascorrono alcuni mesi in Kenya, dove la famiglia possiede una casa, in attesa della riapertura di Bali, già scelta come destinazione definitiva.
“Non è stata una fuga – precisa – ma un atto di coraggio. Non si può cambiare davvero se si mantiene un piede nel passato. Bruciare le navi significa questo: scegliere, non avere piani B, credere nella propria visione e andare fino in fondo”. È un momento di transizione pieno di incognite, ma anche di energia trasformativa. Nel 2021, finalmente, approdano a Bali.
Bali Holiday Properties: ROI da sogno e investimenti “a distanza”
A Bali nasce il progetto più ambizioso: Bali Holiday Properties, una società immobiliare specializzata nella costruzione di ville di lusso gestite a rendita con affitti brevi. Il target sono investitori italiani attratti dai rendimenti garantiti e dalla possibilità di gestire tutto da remoto. Il modello proposto è quello del leasehold di 5 anni, con un ROI garantito del 36% annuo.
L’investimento minimo è di 105.000 euro, e non richiede la presenza fisica a Bali: la gestione è completamente affidata alla società, dalla costruzione all’affitto, fino alla manutenzione e alla reportistica mensile. “Nel 2022 abbiamo costruito la nostra prima villa. Oggi siamo a 30 immobili e contiamo di arrivare a 100 entro il 2028”, afferma Francesca.
Freehold vs Leasehold: cosa cambia per gli investitori stranieri
Nel sistema indonesiano, gli stranieri non possono acquistare immobili in modalità freehold (Hak Milik), riservata ai cittadini locali. La soluzione adottata è quindi quella del leasehold (Hak Sewa), che consente l’uso dell’immobile per un periodo di tempo stabilito (in genere tra i 25 e i 30 anni, ma con il modello di Rizzo anche per soli 5 anni).
Questa formula riduce l’impegno economico iniziale, elimina le complessità burocratiche e garantisce rendimenti elevati, a patto di affidarsi a operatori affidabili. Per questo, Bali Holiday Properties seleziona con attenzione gli investitori, cercando persone con valori allineati, per costruire relazioni solide e durature.
Vita da expat: tra nostalgia, adattamento e nuovi inizi
“Non è stato facile adattarsi alla cultura balinese – ammette Rizzo –. Le regole non scritte, le differenze di mentalità, la lingua. Ho attraversato momenti di spaesamento, ma ho scelto di restare. E oggi, guardandomi indietro, non potrei essere più orgogliosa della strada fatta”.
La nostalgia per Roma non manca: la Garbatella, i tramonti sul Gianicolo, gli affetti. Ma la nuova routine ha portato benefici impensabili: “Qui è estate 12 mesi l’anno, lo stile di vita è più lento, più sostenibile. E soprattutto, mia figlia sta crescendo in un ambiente multiculturale e stimolante”.
Non mancano però le sfide, soprattutto per una donna imprenditrice in un contesto culturale fortemente patriarcale. “Essere ascoltata, qui, ha richiesto il doppio della fatica. Ma è lo stesso che accadeva in Italia: il mondo immobiliare è ancora molto maschile. Questo però mi ha resa più determinata”.
Podcast, eventi e networking: il potere della comunicazione
Accanto al business immobiliare, Francesca ha costruito anche una solida presenza online. Il suo podcast “Bali Talks”raccoglie interviste a scrittori, viaggiatori e imprenditori italiani che hanno scelto di vivere a Bali. Uno spazio di condivisione, utile a costruire connessioni autentiche e ad abbattere il senso di solitudine tipico di chi vive lontano da casa.
Rizzo organizza anche eventi di networking a Roma, per creare ponti tra investitori italiani e il mercato balinese. Tra gli ospiti invitati anche Paolo Leccese, direttore di Casa Radio, con la proposta di coinvolgerlo come relatore su intelligenza artificiale e real estate. “Questi eventi sono fondamentali per presentare nuovi progetti e per fare community. In fondo, tutto nasce da una relazione di fiducia”.
L’Italia nel cuore e Bali come nuova casa
“Non mi manca il traffico romano, ma mi mancano certe abitudini, il cibo, la spontaneità delle persone”, confessa Francesca. “Per questo torniamo spesso, e stiamo valutando di acquistare una seconda casa in Italia. Ma Bali resta la nostra base: qui abbiamo costruito qualcosa che parla davvero di noi”.
Un messaggio che vuole essere ispirazione, soprattutto per chi è tentato dall’idea di cambiare vita ma non trova il coraggio di farlo. “Non si tratta di lasciare tutto alle spalle senza pensare. Si tratta di prepararsi, studiare, pianificare. Ma a un certo punto bisogna buttarsi. E crederci fino in fondo”.
Una visione che si trasforma in missione
La parabola di Francesca Rizzo è un esempio perfetto di come la crisi di senso possa trasformarsi in opportunità, e di come il personal branding, l’uso intelligente dei social, la formazione e il networking possano generare non solo business, ma anche senso.
Dalla capitale italiana a un’isola indonesiana, passando per Dubai e il Kenya, Francesca ha reinventato sé stessa, costruendo un modello imprenditoriale replicabile, trasparente e ad alto rendimento. E il suo messaggio è chiaro: cambiare si può, ma serve visione, determinazione e – come lei stessa ama ripetere – il coraggio di bruciare le navi.