Da Roma a Bali, passando per il Kenya e Dubai, la storia di un’imprenditrice che ha trasformato il desiderio di libertà in un modello immobiliare ad alta redditività

La storia di Francesca Rizzo, ex manager romana, oggi imprenditrice di successo a Bali, dimostra come il coraggio, la visione e la capacità di reinventarsi siano leve strategiche non solo per cambiare vita, ma anche per prosperare nel competitivo mondo degli investimenti immobiliari internazionali. Con la sua società Bali Holiday Properties, propone un modello di business con ROI garantiti del 36% annuo e una gestione full-remote.

Secondo una recente indagine condotta da Hays Italia in collaborazione con la piattaforma Serenis, il 60% degli italiani pensa con regolarità a un cambio radicale di vita, e ben il 40% si dichiara insoddisfatto della propria condizione lavorativa. Un dato che fotografa un malessere diffuso, ma che raramente si traduce in azione concreta.

Francesca Rizzo, romana classe 1977, è tra coloro che hanno avuto il coraggio di riscrivere il proprio destino.

Nel 2016 ha lasciato il suo lavoro da adv producer a Publitalia, una carriera ben retribuita ma sempre più distante dai suoi desideri. Ha puntato tutto sul flipping immobiliare, iniziando a condividere le sue esperienze e strategie sui social network, in particolare su Facebook. Quel racconto quotidiano, quasi intimo, ha attirato un pubblico crescente di persone interessate a capire come investire nel mattone in modo consapevole e redditizio.

Nel 2019, insieme a Michele Porinelli – oggi suo marito e socio – ha fondato una accademia di formazione sugli investimenti immobiliari. “Non avevamo previsto che questa passione potesse trasformarsi in un business vero e proprio. Ma la domanda di conoscenza e consulenza era ed è altissima”, racconta.

Da Roma a Bali, passando per il Kenya: il viaggio verso la libertà

La svolta arriva nel 2020. Con la figlia Viola e Michele, Francesca decide di lasciare definitivamente l’Italia. Inizialmente si stabiliscono a Dubai, ma la pandemia ne blocca ogni prospettiva. Trascorrono alcuni mesi in Kenya, dove la famiglia possiede una casa, in attesa della riapertura di Bali, già scelta come destinazione definitiva.

“Non è stata una fuga – precisa – ma un atto di coraggio. Non si può cambiare davvero se si mantiene un piede nel passato. Bruciare le navi significa questo: scegliere, non avere piani B, credere nella propria visione e andare fino in fondo”. È un momento di transizione pieno di incognite, ma anche di energia trasformativa. Nel 2021, finalmente, approdano a Bali.

Bali Holiday Properties: ROI da sogno e investimenti “a distanza”

A Bali nasce il progetto più ambizioso: Bali Holiday Properties, una società immobiliare specializzata nella costruzione di ville di lusso gestite a rendita con affitti brevi. Il target sono investitori italiani attratti dai rendimenti garantiti e dalla possibilità di gestire tutto da remoto. Il modello proposto è quello del leasehold di 5 anni, con un ROI garantito del 36% annuo.

L’investimento minimo è di 105.000 euro, e non richiede la presenza fisica a Bali: la gestione è completamente affidata alla società, dalla costruzione all’affitto, fino alla manutenzione e alla reportistica mensile. “Nel 2022 abbiamo costruito la nostra prima villa. Oggi siamo a 30 immobili e contiamo di arrivare a 100 entro il 2028”, afferma Francesca.

Freehold vs Leasehold: cosa cambia per gli investitori stranieri

Nel sistema indonesiano, gli stranieri non possono acquistare immobili in modalità freehold (Hak Milik), riservata ai cittadini locali. La soluzione adottata è quindi quella del leasehold (Hak Sewa), che consente l’uso dell’immobile per un periodo di tempo stabilito (in genere tra i 25 e i 30 anni, ma con il modello di Rizzo anche per soli 5 anni).

Questa formula riduce l’impegno economico iniziale, elimina le complessità burocratiche e garantisce rendimenti elevati, a patto di affidarsi a operatori affidabili. Per questo, Bali Holiday Properties seleziona con attenzione gli investitori, cercando persone con valori allineati, per costruire relazioni solide e durature.

Vita da expat: tra nostalgia, adattamento e nuovi inizi

“Non è stato facile adattarsi alla cultura balinese – ammette Rizzo –. Le regole non scritte, le differenze di mentalità, la lingua. Ho attraversato momenti di spaesamento, ma ho scelto di restare. E oggi, guardandomi indietro, non potrei essere più orgogliosa della strada fatta”.

La nostalgia per Roma non manca: la Garbatella, i tramonti sul Gianicolo, gli affetti. Ma la nuova routine ha portato benefici impensabili: “Qui è estate 12 mesi l’anno, lo stile di vita è più lento, più sostenibile. E soprattutto, mia figlia sta crescendo in un ambiente multiculturale e stimolante”.

Non mancano però le sfide, soprattutto per una donna imprenditrice in un contesto culturale fortemente patriarcale. “Essere ascoltata, qui, ha richiesto il doppio della fatica. Ma è lo stesso che accadeva in Italia: il mondo immobiliare è ancora molto maschile. Questo però mi ha resa più determinata”.

Podcast, eventi e networking: il potere della comunicazione

Accanto al business immobiliare, Francesca ha costruito anche una solida presenza online. Il suo podcast “Bali Talks”raccoglie interviste a scrittori, viaggiatori e imprenditori italiani che hanno scelto di vivere a Bali. Uno spazio di condivisione, utile a costruire connessioni autentiche e ad abbattere il senso di solitudine tipico di chi vive lontano da casa.

Rizzo organizza anche eventi di networking a Roma, per creare ponti tra investitori italiani e il mercato balinese. Tra gli ospiti invitati anche Paolo Leccese, direttore di Casa Radio, con la proposta di coinvolgerlo come relatore su intelligenza artificiale e real estate. “Questi eventi sono fondamentali per presentare nuovi progetti e per fare community. In fondo, tutto nasce da una relazione di fiducia”.

L’Italia nel cuore e Bali come nuova casa

“Non mi manca il traffico romano, ma mi mancano certe abitudini, il cibo, la spontaneità delle persone”, confessa Francesca. “Per questo torniamo spesso, e stiamo valutando di acquistare una seconda casa in Italia. Ma Bali resta la nostra base: qui abbiamo costruito qualcosa che parla davvero di noi”.

Un messaggio che vuole essere ispirazione, soprattutto per chi è tentato dall’idea di cambiare vita ma non trova il coraggio di farlo. “Non si tratta di lasciare tutto alle spalle senza pensare. Si tratta di prepararsi, studiare, pianificare. Ma a un certo punto bisogna buttarsi. E crederci fino in fondo”.

Una visione che si trasforma in missione

La parabola di Francesca Rizzo è un esempio perfetto di come la crisi di senso possa trasformarsi in opportunità, e di come il personal branding, l’uso intelligente dei social, la formazione e il networking possano generare non solo business, ma anche senso.

Dalla capitale italiana a un’isola indonesiana, passando per Dubai e il Kenya, Francesca ha reinventato sé stessa, costruendo un modello imprenditoriale replicabile, trasparente e ad alto rendimento. E il suo messaggio è chiaro: cambiare si può, ma serve visione, determinazione e – come lei stessa ama ripetere – il coraggio di bruciare le navi.

Ascolta ora il Podcast:

BRICKS AND MUSIC | Francesca Rizzo
Puntata del 28/05/25
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