Dal 2 al 12 ottobre 2025, il sipario del Teatro Golden di Roma si apre con una commedia pungente e attualissima: Arresti molto… molto domiciliari, scritta da Marina Pizzi per la regia di Toni Fornari. In scena, un cast brillante guidato da Enzo Casertano, insieme a Beatrice Fazi, Alessandra Merico, Mara Liuzzi e Andrea Mautone. Una produzione Goldenstar AM srl, patrocinata dall’Ordine degli Avvocati di Velletri e dall’Associazione “Tradizione & Innovazione Forense”, che accende i riflettori, con ironia e intelligenza, sul tema della giustizia, delle contraddizioni familiari e delle seconde possibilità.
Ma oltre il palcoscenico, c’è un uomo che ha fatto della sua arte una forma di riscatto e di guarigione personale. Martedì 7 ottobre alle ore 10.15 su CasaRadio.it, ne parleremo proprio con lui: Enzo Casertano, attore dalla lunga carriera teatrale e cinematografica, protagonista dell’intervista nel Salotto del Coach.
Enzo Casertano: il teatro come scelta di vita
Nato e cresciuto nel cuore del quartiere Sanità di Napoli – un luogo ricco di umanità ma segnato da difficoltà e contraddizioni – Enzo ha capito fin da giovane che il palcoscenico poteva offrirgli molto più di una semplice passione. “Tutto è iniziato con un piccolo lavoretto scolastico – ci racconta – dove per la prima volta vidi i miei compagni apprezzare una mia performance. Fu una folgorazione. Mi sentii visto, riconosciuto.”
Da quel momento, la scena è diventata la sua casa. Una casa costruita con determinazione, sacrificio e un pizzico di rivincita sociale. “Il teatro è stato la mia terapia – confessa Enzo durante l’intervista – una forma di guarigione, un modo per trasformare le fragilità in forza, l’insicurezza in arte.” Un messaggio potente, che arriva dritto a chi oggi vive un’inquietudine simile e cerca una via d’uscita. E non a caso, nella parte finale della conversazione, l’attore lancia un appello ai giovani (e non solo): provate a fare teatro, anche se non volete diventare attori, perché il palco cambia la percezione di sé.
Abbiamo parlato anche delle scuole di teatro per adulti, come quella di Jessica Ferro a Roma, attrice e formatrice teatrale, che dimostrano come il teatro possa essere un’esperienza trasformativa a qualsiasi età. Una palestra di emozioni, crescita e consapevolezza.
Uno spettacolo che fa ridere, pensare… e riflettere su noi stessi
Arresti molto… molto domiciliari è una commedia corale, intelligente, che mette in scena la vita “sotto assedio” di Sasà, geometra comunale costretto ai domiciliari per una firma sospetta. Attorno a lui, una famiglia esplosiva: Nora, la moglie vegana e maniacalmente ordinata; Giuseppina, la suocera iperattiva e caustica; Paola, la figlia infermiera in erba; e infine un agente di polizia fin troppo zelante.
Tra situazioni esilaranti, colpi di scena, dichiarazioni improvvise e verità nascoste, lo spettacolo ci regala una girandola di emozioni. Ma, sotto la comicità e la leggerezza, affiora una riflessione più profonda: cosa succede quando la routine salta, quando siamo costretti a fare i conti con noi stessi e con chi ci sta accanto? Il carcere domestico diventa allora una metafora della nostra vita quotidiana, delle scelte fatte (o non fatte), dei compromessi e dei sogni messi in standby.
La voce dell’esperienza
Durante l’intervista, Enzo Casertano sottolinea quanto la comicità sia un mezzo straordinario per dire cose profonde. “Si può parlare di legalità, giustizia, famiglia e amore senza essere pesanti. Basta avere rispetto per il pubblico e per la verità dei personaggi.” E Arresti molto… molto domiciliari riesce proprio in questo: farci ridere, ma anche guardare dentro con un pizzico di onestà in più.
Appuntamento in radio
Non perdete l’intervista integrale a Enzo Casertano martedì 7 ottobre alle ore 10.15 su CasaRadio.it: un viaggio emozionante tra Napoli, i palchi di tutta Italia, la comicità e il teatro come strada per riconoscersi, guarire e – perché no – iniziare di nuovo..










