Alessia Salmaso ha presentato dati allarmanti ma fondamentali: solo una piccola percentuale delle laureate italiane proviene da percorsi di studi STEM. Questa statistica ha innescato una riflessione sulle iniziative necessarie per incentivare l’ingresso femminile in queste discipline, specialmente in concomitanza con l’8 marzo, Giornata Internazionale della Donna. Stefania Mancini ha integrato il quadro con insight sull’imprenditoria femminile nel settore STEM, evidenziando come le donne stiano gradualmente conquistando spazi in ambiti un tempo dominati da una presenza maschile prevalente.
La discussione si è poi spostata sulle sfide, tra cui il divario retributivo di genere e la difficoltà di accesso alle carriere STEM per le donne. Le quote rosa e le politiche di assunzione basate sul merito sono state analizzate critica mente, con Stefania Mancini che ha sottolineato la carenza di professionisti STEM sul mercato del lavoro, chiamando in causa la necessità di strategie più inclusive e di opportunità equamente distribuite.
Interessanti le iniziative promosse dalla Federazione STEM. Tra queste, la proposta di istituire un osservatorio sul mercato del lavoro STEM e di introdurre una certificazione di parità di genere per le aziende del settore. Queste azioni sono utili per monitorare i progressi e stimolare una maggiore inclusione e innovazione.