Milano, 12 settembre 2025 – Il crowdfunding immobiliare si conferma tra i protagonisti più dinamici della finanza alternativa, con numeri che ne certificano la progressiva affermazione anche in Italia. È quanto emerge dal Walliance Real Estate Crowdfunding Report 2024, presentato oggi a Milano durante il Walliance Keynote, un appuntamento che ha visto la partecipazione di operatori, investitori e rappresentanti del mondo accademico.
Secondo il report, realizzato da Walliance in collaborazione con la Luiss Business School e con il supporto legale di DWF, il mercato globale del crowdfunding immobiliare ha raggiunto a fine 2024 un volume cumulato di 54,3 miliardi di euro, di cui oltre 20 miliardi in Europa. Un settore che, sebbene ancora giovane, si avvicina rapidamente alla piena maturità, soprattutto grazie alla spinta regolamentare dell’Unione europea.
Europa: Francia in testa, Regno Unito e Germania inseguono
Nel Vecchio Continente la crescita annua è stata pari al +29%, con la Francia che guida la classifica grazie a una raccolta cumulata di circa 6 miliardi di euro. Seguono Regno Unito e Germania, confermando come il mercato europeo si stia consolidando su basi solide.
Particolarmente rilevante la progressiva diversificazione delle operazioni: il segmento obbligazionario rappresenta ormai una fetta consistente del mercato, segnale di una domanda sempre più sofisticata e della volontà degli operatori di proporre strumenti capaci di rispondere a diverse esigenze di rischio-rendimento.
Italia: una corsa verso il miliardo
L’Italia rafforza la propria posizione in questo scenario. Nel 2024, gli investimenti canalizzati attraverso le piattaforme hanno raggiunto quota 300 milioni di euro, distribuiti su 230 campagne concluse con successo.
Complessivamente, dall’avvio del settore, le campagne hanno superato quota 2.000 e, a luglio 2025, la raccolta cumulata ha oltrepassato gli 850 milioni di euro. Il tasso di crescita registrato nel 2024 è del +46% rispetto al 2023: un ritmo che lascia intravedere il raggiungimento della soglia simbolica del miliardo di euro già entro la fine del 2025.
Le piazze di Roma e Milano si confermano i poli più attrattivi, con un crescente interesse anche per progetti in città di medie dimensioni, segnale di un mercato che inizia a diffondersi oltre i confini delle metropoli.
La voce degli attori del mercato
«Con questo report vogliamo offrire al mercato uno strumento di analisi trasparente, che consenta a investitori e operatori di orientarsi in un settore in continua evoluzione», ha dichiarato Giacomo Bertoldi, CEO di Walliance.
Dal fronte accademico, il professor Caroli della Luiss Business School ha sottolineato l’importanza del metodo: «La ricerca accademica è fondamentale per dare solidità e continuità a un osservatorio che non si limiti a fotografare i numeri, ma li interpreti. Il report offre al mercato e all’opinione pubblica una lettura chiara e scientifica di come il crowdfunding stia trasformando l’immobiliare in Europa e in Italia».
Sul piano normativo è arrivato il contributo di DWF, partner dell’edizione 2025: «Accompagnare la crescita del crowdfunding immobiliare significa rafforzare un settore che ha bisogno di regole chiare e di attrarre capitali in modo sostenibile».
Regole uniformi e scenari futuri
Il Regolamento ECSP (European Crowdfunding Service Providers) ha introdotto una cornice uniforme a livello comunitario, riducendo le differenze tra Paesi e garantendo maggiore stabilità. Una condizione necessaria per attrarre capitali internazionali e sostenere la scalabilità delle piattaforme, che ora possono ragionare su un mercato europeo integrato.
Le previsioni per il 2025 parlano di un’ulteriore espansione: la raccolta cumulata in Europa è attesa tra i 22 e i 23 miliardi di euro, con l’Italia pronta a giocare un ruolo da protagonista grazie all’interesse crescente degli investitori retail e istituzionali.
Un settore in trasformazione
La fotografia scattata dal Walliance Real Estate Crowdfunding Report 2024 restituisce l’immagine di un settore in piena evoluzione, capace di unire tecnologia, finanza e immobiliare. Un modello che consente a investitori privati di partecipare a operazioni un tempo riservate a grandi fondi, e agli sviluppatori di diversificare le fonti di capitale in un contesto macroeconomico caratterizzato da tassi elevati e maggiori difficoltà di accesso al credito bancario.
La sfida per i prossimi anni sarà quella di consolidare i successi ottenuti, garantendo allo stesso tempo trasparenza, tutela degli investitori e qualità dei progetti finanziati.








