CICAS Italia e il futuro delle PMI: intervista esclusiva con Giuseppe Mazzullo

Il presidente di CICAS Italia, Giuseppe Mazzullo, si è confrontato con Angelica Bianco e Paolo Leccese su Casa Radio, discutendo le sfide attuali degli imprenditori italiani e le dinamiche politiche che influenzano il settore. Un’intervista ricca di spunti su temi economici, fiscali e geopolitici, con un focus particolare sulle piccole e medie imprese e sul ruolo dell’Italia nel contesto internazionale.

Nell’ambito della rubrica “L’Italia che vale” su Casa Radio, condotta da Angelica Bianco e Paolo Leccese, il presidente di CICAS Italia, Giuseppe Mazzullo, ha offerto una visione approfondita delle sfide che gli imprenditori italiani affrontano oggi.

L’intervista, che ha toccato una vasta gamma di argomenti, ha messo in luce le preoccupazioni relative alla stabilità politica, alle misure fiscali e alla posizione dell’Italia nel contesto geopolitico globale.

Angelica Bianco ha introdotto l’intervista evidenziando il ruolo cruciale di CICAS Italia, una confederazione che rappresenta circa 90.000 imprenditori nel commercio, artigianato, turismo e servizi. Mazzullo ha sottolineato l’obiettivo ambizioso di raggiungere 250.000 associati entro la fine del 2024, dimostrando l’impegno dell’organizzazione nell’offrire supporto e assistenza agli imprenditori su tutto il territorio nazionale.

La situazione politica italiana e i rapporti con la Francia

Discutendo gli equilibri politici con la Francia, Mazzullo ha espresso preoccupazione per l’instabilità politica sia in Italia che in Francia. Ha evidenziato come le imprese necessitino di certezze e stabilità, elementi compromessi da governi instabili e azioni di governo non sempre in linea con le esigenze delle imprese. Ha criticato la gestione della tassazione e delle misure fiscali, sottolineando come le piccole e medie imprese soffrano maggiormente rispetto alle grandi aziende.

Il pignoramento dei conti correnti e le implicazioni per le PMI

Uno dei temi più dibattuti è stato il pignoramento dei conti correnti da parte dell’Agenzia delle Entrate. Mazzullo ha definito indecoroso il fatto che società di recupero crediti con capitali minimi possano pignorare somme considerevoli, criticando l’incapacità di tali società di restituire i fondi in caso di errore giudiziario. Ha denunciato l’atteggiamento aggressivo della burocrazia e la mancanza di un “fisco amico” che possa realmente sostenere le imprese.

La questione meridionale e l’autonomia differenziata

Rispondendo a una domanda sulla questione meridionale, Mazzullo ha riflettuto sul divario storico tra Nord e Sud Italia, sottolineando la necessità di politiche attive e competenti per colmare questo gap. Ha espresso il suo sostegno all’autonomia differenziata, ma solo se gestita da personale politico competente, evidenziando l’incapacità attuale di molte amministrazioni locali di intercettare e utilizzare efficacemente i fondi europei.

Le relazioni internazionali e le opportunità di mercato

Mazzullo ha discusso la necessità per l’Italia di mantenere un equilibrio nelle relazioni internazionali, sostenendo l’importanza di non chiudere i mercati commerciali con paesi come la Cina e la Russia, ma piuttosto di difendere e promuovere il Made in Italy. Ha criticato l’allocazione di risorse agli armamenti a scapito di settori più bisognosi, proponendo invece il ritorno del servizio militare obbligatorio come strumento di riflessione per i giovani.

Il Piano Mattei e le opportunità in Africa

Il Presidente ha elogiato il Piano Mattei come opportunità per le imprese italiane di espandersi in Africa, ma ha avvertito che deve essere implementato con intelligenza, creando produttività e infrastrutture nei territori africani. Ha criticato l’approccio attuale che sembra concentrarsi più sulla riduzione dei flussi migratori che sullo sviluppo reale di quei territori.

L’intervista si è conclusa con una riflessione sulla necessità di una leadership competente e di una visione a lungo termine per il Paese. Mazzullo ha enfatizzato l’importanza di ritornare a una gestione pubblica di settori fondamentali come l’energia, l’acqua e la sanità, criticando l’eccessiva liberalizzazione economica. Ha invitato a una pausa di riflessione per analizzare e rivedere le posizioni del Paese, auspicando un futuro in cui le decisioni politiche siano prese con maggiore competenza e visione.

Ascolta ora il Podcast:

L'ITALIA CHE VALE | Giuseppe Mazzullo
Puntata del 11/07/24
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