Cacciari :” Il piano di riarmo dell’Unione Europea è una scelta sciagurata”.

Nel programma Buongiorno Italia, di Casa Radio condotto dal direttore Giovanni Lacagnina, il professor Massimo Cacciari ha avuto modo di esprimere le sue opinioni sul tema del riarmo in Europa, in seguito alla decisione dei 27 capi di Stato e di governo dell’Unione Europea di approvare il piano di riarmo proposto dalla presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen. Secondo Cacciari, la scelta di acquistare armi Paese per Paese, senza una difesa comune e senza una visione unitaria europea, rappresenta una “sciagurata decisione” che non ha alcun senso logico, soprattutto in un momento di crisi sociale e economica in Europa.

Cacciari ha sottolineato che, al momento, in Europa non esiste una difesa comune, e sebbene il piano preveda l’acquisto di armi, ciascun paese lo fa in maniera autonoma, senza coordinamento. Questa, per il professore, è una scelta politicamente irresponsabile, che rischia di aumentare le spese militari senza un beneficio reale. La politica di spesa per il riarmo, ha osservato Cacciari, non solo è priva di strategia, ma ha anche un impatto negativo su altri settori importanti, come il miglioramento del reddito per il ceto medio e il sostegno a politiche sociali necessarie in un contesto di grave crisi.

Il professore ha poi analizzato la situazione del conflitto in Ucraina, evidenziando come la guerra continui a mietere vittime senza che l’Europa faccia nulla per fermarla. A sua opinione, l’acquisto di armi non ha una logica che possa davvero risolvere la crisi, ma piuttosto sembra una scelta che continua a peggiorare la situazione. Cacciari ha anche fatto notare che gli Stati Uniti, in particolare, hanno fatto capire chiaramente che se l’Europa vuole impegnarsi in guerre, dovrà farlo da sola, senza aspettarsi l’aiuto diretto degli Stati Uniti, il che complica ulteriormente la posizione dell’Unione Europea, soprattutto nei rapporti con la Russia.

Un altro punto centrale dell’intervista è stato il cambiamento geopolitico che l’Europa sta attraversando, con un focus particolare sulle nuove alleanze che si stanno formando tra Brasile, Russia, Cina e Sudafrica (il gruppo BRICS). Secondo Cacciari, questi nuovi sviluppi pongono l’Europa davanti a un bivio: deve decidere se vuole intraprendere una politica di guerra, rischiando di inasprire ulteriormente i rapporti con la Russia, oppure se scegliere la strada della pace, evitando una conflittualità che potrebbe avere conseguenze devastanti sul piano geopolitico.

Riguardo al riarmo, Cacciari ha ripetuto che la strategia di spesa militare in Europa è frammentata, con ogni stato che procede autonomamente, senza un piano comune e razionale. L’assenza di una politica unitaria e coordinata tra i membri dell’Unione Europea non solo rende inefficace la spesa, ma la rende anche pericolosa, perché potrebbe portare a una corsa agli armamenti senza una reale protezione collettiva. In un periodo in cui le necessità sociali e economiche dovrebbero essere al centro delle politiche europee, la continua spesa per la difesa senza una strategia condivisa è, per Cacciari, una scelta miope e dannosa.

Infine, il professor Cacciari ha messo in evidenza il paradosso di una politica europea che sembra ignorare le vere priorità sociali ed economiche, mentre si concentrano risorse in spese militari che non offrono una soluzione concreta ai problemi reali dei cittadini. Questo approccio, secondo Cacciari, è non solo irresponsabile, ma anche politicamente pericoloso in un momento di grande incertezza e crisi globale.

Ascolta ora il Podcast:

Buongiorno Italia | Massimo Cacciari
Intervista del 07/03/25
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