Nella “Giornata Mondiale dell’Asma”, l’attenzione si è concentrata sulla necessità di affrontare con determinazione e competenza una delle malattie croniche più diffuse al mondo. Ai microfoni di Casa Radio, nella rubrica Bricks and Music, abbiamo avuto l’onore di intervistare Damiano Sanelli, Direttore Tecnico di ATTA (Associazione Tossicologi Tecnici Ambientali) e Responsabile Tecnico di Home Health and Hi-Tech.
L’asma bronchiale, una condizione che affligge milioni di individui in tutto il mondo, è al centro del dibattito internazionale sulla salute. Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, tra i 100 e i 150 milioni di persone sono colpite da questa patologia, che rappresenta un gravoso onere per i sistemi sanitari e una sfida quotidiana per chi ne è affetto.
In Italia, come altrove, l’asma non fa sconti: la sua prevalenza è del 10% nella popolazione pediatrica, colpendo circa 1 bambino su 10 nei Paesi occidentali. Tuttavia, il dato più preoccupante riguarda il 2% dei bambini e adolescenti affetti da asma grave, una condizione che richiede cure specialistiche e costose e che continua a rappresentare una significativa causa di costi sanitari, assenze scolastiche, ricoveri ed accessi in Pronto Soccorso.
Damiano Sanelli, esperto del settore, ha sottolineato l’importanza di affrontare non solo le conseguenze dirette dell’asma, ma anche i suoi risvolti indiretti. L’impatto socioeconomico di questa malattia è considerevole, assorbendo dal 30 al 50% delle risorse destinate alla gestione dell’asma, pari allo 0,5-1% della spesa sanitaria nazionale. A questi costi si aggiungono quelli indiretti, come i giorni di assenza scolastica dei piccoli pazienti e le giornate lavorative perse dai genitori, che spesso devono dedicarsi completamente alla cura dei propri figli.
Durante l’intervista, Sanelli ha anche affrontato il delicato tema dei rischi ambientali interni alle nostre abitazioni e alle scuole, ambienti frequentati soprattutto da persone fragili come bambini ed anziani. L’esposizione a fattori come l’inquinamento domestico, la presenza di muffe e allergeni può aggravare i sintomi dell’asma e compromettere la qualità della vita dei pazienti.
Tuttavia, Sanelli ha sottolineato che esistono soluzioni e strategie per affrontare queste sfide in modo efficace. Dalla promozione di ambienti domestici salubri e privi di inquinanti, all’educazione dei pazienti e delle loro famiglie sull’importanza della gestione dell’asma, passando per l’accesso a terapie innovative e personalizzate, è possibile migliorare la vita dei pazienti asmatici e ridurre l’impatto sociale ed economico di questa patologia.
In conclusione, l’intervista a Damiano Sanelli ha offerto uno sguardo approfondito sulle sfide e le opportunità legate alla gestione dell’asma. Attraverso la collaborazione tra istituzioni, professionisti sanitari, associazioni e comunità, è possibile promuovere una maggiore consapevolezza e fornire sostegno a coloro che vivono con questa malattia cronica.