Affitti brevi: battuta d’arresto per il turismo italiano. Gian Battista Baccarini (FIAIP): “Serve una strategia nazionale o perderemo la sfida del rilancio”

Un confronto a tutto campo con Gian Battista Baccarini, Presidente Nazionale FIAIP, sul rallentamento del mercato degli affitti brevi in Italia. Dati, cause e proposte per rilanciare un settore che rischia di perdere competitività, frenato da incertezza normativa e approccio emergenziale.

Per la prima volta dopo anni di crescita esponenziale, il turismo italiano registra una battuta d’arresto nel settore degli affitti brevi. È questo il segnale d’allarme lanciato dalla Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali (FIAIP), attraverso il suo Presidente nazionale Gian Battista Baccarini, ospite di Bricks and Music, la rubrica condotta da Paolo Leccese e Emiliano Cioffarelli su Casa Radio. Una puntata densa di contenuti e numeri, che ha messo sotto la lente il mercato immobiliare turistico e le sue fragilità sistemiche.

Il Presidente FIAIP fotografa con precisione il momento storico: per la prima volta, il numero delle prenotazioni per locazioni turistiche brevi in Italia è in flessione, soprattutto nelle città d’arte e nelle località costiere. Il segnale è chiaro: il “motore” del turismo nazionale si sta inceppando, e non è solo una questione di stagionalità.

“I dati ci parlano di un calo di attrattività dell’offerta italiana – ha affermato Baccarini ai microfoni di Casa Radio – causato principalmente da una crescente incertezza normativa e da un approccio politico che continua a trattare il tema degli affitti brevi come un’emergenza e non come un segmento economico strutturato”. Un richiamo forte, quello del Presidente FIAIP, che solleva una questione centrale: l’assenza di una visione strategica. La mancanza di norme chiare e univoche a livello nazionale rischia di scoraggiare gli investitori e di frammentare ulteriormente un mercato che, fino a poco tempo fa, trainava l’economia turistica locale, soprattutto in quelle aree dove l’hotellerie tradizionale non arriva.

“Oggi in Italia – ha sottolineato Baccarini – assistiamo a una giungla di regolamentazioni locali che si sovrappongono e si contraddicono. Alcuni comuni limitano fortemente gli affitti brevi, altri li incentivano, altri ancora pongono vincoli burocratici insostenibili per i piccoli proprietari. Tutto ciò genera confusione, incertezza e rallenta gli investimenti”.

In effetti, mentre in molte capitali europee si sta tentando di regolare il fenomeno con equilibrio – basti pensare ai modelli di Parigi, Berlino o Lisbona – in Italia la questione è ancora ampiamente politicizzata. L’affitto breve viene spesso rappresentato come causa della crisi abitativa urbana, quando i dati reali suggeriscono una realtà più sfumata.

Baccarini non ha dubbi: «I Comuni devono essere messi nelle condizioni di applicare regolamentazioni intelligenti e proporzionate, ma serve una cornice nazionale condivisa. Non si può più rimandare».

L’arretramento italiano va letto anche nel contesto globale: secondo i dati citati da FIAIP, la Spagna ha superato l’Italia nella classifica europea delle prenotazioni turistiche per affitti brevi, grazie a una gestione più agile e moderna della materia. Stessa tendenza si osserva in Portogallo, Croazia e Grecia. «Paesi che hanno fatto sistema, mentre da noi si continua a delegittimare chi investe nel turismo esperienziale e nella ricettività diffusa», ha aggiunto Baccarini.

La differenza, spiega ancora, sta nella capacità di promuovere un’offerta coerente e competitiva. «In molte zone d’Italia abbiamo strutture meravigliose, piccoli borghi pronti ad accogliere turisti in cerca di autenticità, ma se non li rendiamo accessibili e ben collegati con politiche turistiche efficaci, perdiamo un’occasione storica».

Dietro il calo delle prenotazioni ci sono ricadute dirette sull’indotto: meno affitti significa meno entrate per i piccoli proprietari, meno lavoro per chi si occupa di gestione delle strutture, pulizie, manutenzione, accoglienza. E, naturalmente, meno gettito fiscale.

Secondo le stime di FIAIP, sono circa 650.000 gli immobili destinati a locazioni brevi in Italia, molti dei quali gestiti da micro-imprenditori o famiglie che hanno investito risparmi per generare reddito integrativo. «Demonizzare questo segmento – ha spiegato Baccarini – significa penalizzare centinaia di migliaia di cittadini che contribuiscono, spesso in aree marginali, alla vitalità del tessuto economico locale».

Altro tema emerso nel dialogo su Bricks and Music è quello della digitalizzazione. Le piattaforme come Airbnb o Booking.com hanno rivoluzionato il mercato, ma oggi rappresentano anche un punto critico in termini di tracciabilità, concorrenza e fiscalità.

Baccarini ha invocato l’introduzione di un codice identificativo unico nazionale per ogni immobile destinato ad affitto breve, proposta che FIAIP sostiene da anni: «Solo così possiamo garantire trasparenza, tutelare i consumatori e combattere l’abusivismo. È anche una questione di lealtà fiscale e di equità tra operatori».

Le proposte di FIAIP per un turismo sostenibile

Nel corso dell’intervista, Gian Battista Baccarini ha lanciato una proposta articolata per rilanciare il settore degli affitti brevi, basata su cinque pilastri:

  1. Cornice normativa nazionale chiara e stabile, che garantisca diritti e doveri a tutti i soggetti coinvolti.

  2. Codice identificativo unico per ogni unità immobiliare, gestito a livello centrale e obbligatorio.

  3. Politiche fiscali equilibrate che incentivino l’emersione del sommerso e favoriscano la regolarizzazione.

  4. Semplificazione burocratica per l’apertura e gestione delle strutture, in particolare nei piccoli comuni.

  5. Piano di comunicazione nazionale per rilanciare l’Italia come destinazione turistica diffusa e sostenibile.

Baccarini ha infine sottolineato il ruolo fondamentale degli agenti immobiliari nella filiera del turismo residenziale: «Una gestione professionale degli immobili destinati agli affitti brevi rappresenta un valore aggiunto in termini di sicurezza, qualità del servizio e rispetto delle normative. È il momento di riconoscere anche formalmente questa funzione, promuovendo la collaborazione tra enti pubblici e operatori di settore».

L’appello lanciato da FIAIP attraverso la voce del suo Presidente è chiaro: serve un cambio di paradigma. Non più decreti emergenziali o divieti spot, ma una governance unitaria del turismo abitativo, capace di coniugare sviluppo, legalità e tutela del patrimonio residenziale.

Il rallentamento degli affitti brevi è un campanello d’allarme per tutto il sistema turistico italiano. Come spesso accade, la crisi può diventare un’opportunità, a patto che si sappia leggere il presente e progettare il futuro.

Ascolta ora il Podcast:

BRICKS AND MUSIC | Gian Battista Baccarini
Puntata del 07/07/25
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