Paolo Leccese: ”Casa Italia Radio al centro delle politiche sulla casa“

Paolo Leccese: ”Casa Italia Radio al centro delle politiche sulla casa“

L’editore dell’emittente di nuova comunicazione dedicata alla casa e all’abitare, intervenuto nel Buongiorno Casa Italia da Giovanni Lacagnina, spiega le regole europee per il miglioramento delle performance energetiche degli immobili .


Giovanni Lacagnina: Mi dicono dalla regia che dovrebbe essere collegato con noi il nostro editore Paolo Leccese buongiorno.

Paolo Leccese: Buongiorno Giovanni e buongiorno a tutti i nostri radioascoltatori.

Giovanni Lacagnina: Intanto ti chiedo cosa ci sarà fra pochi minuti in onda nella tua rubrica Bricks and Music?

Paolo Leccese: Oggi parliamo di attrattività del mercato immobiliare italiano rispetto agli investitori stranieri. L’Italia è sempre stata vista come il Bel Paese per gli stranieri ma con alcune difficoltà croniche percepite come ad esempio la mancanza di certezza del dirittoe la fiscalità molto alta ed incerta anche se i recenti provvedimenti del Governo in materia fiscale potrebbero però creare un attrattività maggiore.

Giovanni Lacagnina: Che idea ti sei fatto sulle cosidette “case green” e questa direttiva europea di cui si parla in questi giorni? Un tema che divide anche la politica, come avrei seguito in questi in queste ore e in questi giorni.

Paolo Leccese: Siamo stati recentemente alla Fiera di Bolzano ed abbiamo partecipato attivamente a Klimahouse, la fiera nazionale più importante in termini di sostenibilità, risparmio energetico e salubrità indoor e outdoor e sono emersi dei degli elementi interessanti di valutazione rispetto a questa direttiva che esprime sicuramente un vantaggio enorme per il nostro patrimonio edilizio e soprattutto sposta il timone verso la direzione del risparmio energetico. Purtroppo oggi stiamo ragionando di un una direttiva scritta con delle maglie molto larghe e finché non verrà recepita dal nostro Paese e non verrà adattata alle nostre esigenze specifiche direi che è giusto sospendere il giudizio. E’ giusto pensare che tutte le nuove costruzioni siano a emissioni zero e dal 2028 sarà così.

E’ giusto pensare che tutti gli edifici già costruiti entro il 2030 dovranno raggiungere la classe E ed entro il 2033 dovranno raggiungere la classe D? Questo potrebbe essere un problema, perché non tutti gli edifici hanno le caratteristiche per poter diventare classe E successivamente classe D. Soprattutto, non tutti i portafogli degli italiani sono in grado di sostenere la spesa per portare una casa da una classe all’altra in un tempo così breve. Il punto è che per poter far questo passaggio dovranno necessariamente essere previsti degli incentivi, come per l’ecobonus, a prescindere dalle percentuali 90, 80, 100. Se si riesce a prevedere una politica di incentivi allora deve essere impostato un ragionamento serio con una programmazione realistica e con tempi giusti e non corti come è stato per il superbonus. Pensare al 2030 come tempo lungo potrebbe non essere corretto, con i processi burocratici e legislativi esistenti in Italia. In linea generale quindi per me la direzione è corretta ma attenzione alle scadenze. Sono fiducioso perchè il Governo mi sembra attento sul tema. Mi auguro che l’Italia abbia il senso di responsabilità, soprattutto per tutti quei proprietari di immobili che oggi si troverebbero a dover sostenere una spesa molto gravosa per le famiglie. Si parla di investimenti da 25 a 40.000€ a famiglia per poter arrivare a questo tipo di incremento di classe energetica. Quindi più che obbligare direi che dobbiamo pensare ad incentivare la riqualificazione edilizia.

Giovanni Lacagnina: Casa Italia Radio, nasce nel momento giusto per poter offrire un palcoscenico dove dibattere su questi temi.

Paolo Leccese: SI, denunceremo quello che funziona e quello che non funziona e saremo sempre sul pezzo accanto ai cittadini e nelle stanze delle decisioni. Approfondiremo e cercheremo di capire direttamente dalle fonti istituzionali cosa si vuol fare, ma saremo anche vicini ai cittadini grazie a tante partnership con le varie istituzioni sul territorio, a difesa e a tutela dei cittadini, proprio per dare voce a tutti e cercare appunto di essere equi quando si parla di casa.

Giovanni Lacagnina: Paolo, volevo esaltare questa iniziativa di comunicazione che è Casa Italia radio che dopo ormai oltre un anno e mezzo ha raggiunto dei risultati importanti

Paolo Leccese: Siamo passati dal provarci al riuscirci in poco tempo. Volevamo fare una piccola webradio che parlasse di casa e invece, fortunatamente, siamo un punto di riferimento del settore della casa e dell’abitare in Italia. Siamo presenti a tutti gli eventi più importanti che riguardano il mondo dell’abitare come Klimahouse, che ho citato prima. Mentre stiamo parlando c’è una nostra delegazione in Costa Azzurra al MIPIM di Cannnes, la manifestazione sul real estate più importante del mondo, insomma siamo in ogni posto dove si parla di casa e raccontiamo quello che accade in questi posti. Si parla di architettura, si parla di risparmio energetico, si parla di investimenti, si parla di real estate, noi ci siamo! Come dicevi tu in un anno e mezzo abbiamo percorso velocemente un percorso che in origine avevamo previsto di percorrere in cinque anni. Questo è stato possibile grazie a tutti quei professionisti, tecnici, freelance, partners commerciali, ecc.. che stanno dedicando tempo, risorse e passione a questa grande iniziativa.

Giovanni Lacagnina: E poi la casa è famiglia, è vita, è sociale quindi insomma in questa radio sono racchiuse tante particolarità della vita e quindi insomma un’iniziativa veramente di grande rilevanza quella di Casa Italia Radio. Grazie a Paolo leccese a presto.

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