La situazione attuale è critica: il 85% degli edifici in Italia sono stati costruiti prima del 1990, ben al di sotto degli standard energetici moderni. Questa realtà pone l’Italia dietro ad altri paesi europei in termini di innovazioni edilizie. Tuttavia, la recente approvazione della direttiva europea IPBD nel 2024 ha segnato un punto di svolta, stabilendo nuovi standard per le prestazioni energetiche degli edifici e gettando le basi per un cambiamento radicale.
L’intervista ha messo in luce dati significativi sul potenziale impatto dell’efficientamento energetico degli edifici. Un rinnovamento smart può ridurre i consumi energetici fino al 30%, con una conseguente riduzione delle spese energetiche per le famiglie fino al 19%. Oltre al beneficio immediato per i proprietari degli edifici, ogni euro investito nell’edilizia intelligente genera un ritorno economico di 2,87 euro, stimolando l’economia in vari settori correlati.
Benedetta Brioschi ha sottolineato l’importanza di considerare gli smart building non solo come strutture fisiche, ma come hub di servizi automatizzati e adattivi, capaci di integrare varie tecnologie per ottimizzare il consumo energetico e migliorare la qualità della vita degli occupanti.
Uno dei punti salienti dell’intervista è stata la discussione sulle sfide e le opportunità nel settore degli smart buildings. Con l’evoluzione tecnologica, emerge una crescente necessità di professionisti qualificati. Brioschi ha rivelato che sono previsti circa 200.000 nuovi posti di lavoro qualificati entro il 2030, segnando una significativa opportunità di crescita professionale e di sviluppo economico.
Le tecnologie innovative, come i Building Energy Management Systems (BEMS) e i Building Automation Systems (BAS), giocano un ruolo cruciale nell’ottimizzazione delle risorse, promettendo una riduzione dei consumi energetici fino al 30% e dei consumi idrici del 5%. Queste soluzioni avanzate contribuiscono anche a una riduzione delle emissioni di CO2 tra il 20% e il 24%, sottolineando l’impatto ambientale positivo degli investimenti in smart buildings. Benedetta Brioschi ha enfatizzato il bisogno di informare il pubblico e i potenziali investitori sui vantaggi a lungo termine di questi investimenti, non solo in termini di risparmi energetici ma anche per il benessere generale delle comunità.
Il futuro nella direzione degli smart buildings in Italia appare non solo necessario, ma entusiasmante e pieno di potenziale. L’evoluzione verso edifici più intelligenti e sostenibili è una promessa per un futuro migliore, un impegno che tutti siamo chiamati a sostenere.