Sonno e nervosismo, come affrontare il mal di primavera

(Adnkronos) – Cambi di stagione e ora legale possono complicare la quotidianitĂ . "E' un fatto, ed è documentato, che tutto ciò possa influenzare la salute dell'uomo sia sul piano fisico che mentale" spiega all'Adnkronos Salute Mauro Minelli, specialista in Allergologia e Immunologia clinica e docente di Fondamenti di dietetica e nutrizione all'UniversitĂ  Lum. "I disturbi piĂą diffusi, anche perchĂ© piĂą immediatamente percepibili, sono a carico del sonno: difficoltĂ  ad addormentarsi e svegliarsi al mattino, insonnia o sonno frazionato. Al risveglio potranno esserci una minore capacitĂ  di concentrazione, riflessi piĂą lenti, svogliatezza e necessitĂ  di acquisire con gradualitĂ  la giusta energia prima di entrare nel pieno delle attivitĂ . A livello psichico possono comparire ansia, variazioni repentine e apparentemente ingiustificabili del tono dell'umore che appare per lo piĂą deflesso, cambiamenti delle abitudini alimentari con inappetenza ovvero aumentata sensazione di fame, bruciore di stomaco, cattiva digestione e, talvolta, sbalzi pressori e turbe della crono-modulazione ormonale".   Ma cosa fare per assecondare questi momenti? "Durante il cambiamento di stagione verso la primavera, che oggi si insedia ufficialmente con i suoi ritmi piĂą frizzanti, i suoi colori invitanti, le sue luci piĂą lunghe, le sue temperature piĂą confortevoli, ma anche con le sue allergie o altri eventuali acciacchi piĂą usualmente tipici dei frettolosi ostentatori di t-shirt, infradito e prendisole", per l'immunologo "sarebbe consigliabile adottare alcune piccole procedure, accorgimenti alimentari e attenzioni nello stile di vita che mirino a supportare il nostro organismo 'in transito stagionale' e a preservare lo stato di benessere". "Astenersi dai luoghi comuni che vorrebbero la temporanea debacle stagionale connessa alla consueta giaculatoria delle 'basse difese immunitarie', rifugio incondizionato dei nostri malesseri senza paternitĂ  apparente – avverte Minelli -. Attenzione, dunque, non fare provviste del tutto fuori luogo di immunostimolanti da banco, fossero anche quelli con formule esclusive e strabilianti. In un momento dell'anno nel quale, in ragione del forte carico antigenico ambientale che la pollinazione di alberi e piante erbose scarica in atmosfera, di tutto il nostro sistema immunitario potrebbe aver bisogno meno che di essere ulteriormente stimolato da sollecitazioni abnormi, irregolari e irrazionali, tanto piĂą quando somministrate secondo indicazioni che rispetto alla logica vanno in direzione diametralmente opposta".  I consigli: 1) Non saltare la colazione. Non è importante quanto copiosa, ma farla per mantenere attivo il metabolismo senza pause e, dunque, senza i deleteri momenti di irregolare e controproducente discontinuitĂ  off-in; 2) Valorizzare frutta e verdura di stagione, ricche di vitamine e sali minerali, coadiuvanti nelle funzioni metaboliche e con capacitĂ  antiossidanti e curative; 3) Ripartire bene la composizione dei pasti e mangiare a sufficienza, per favorire e ottimizzare le funzioni immunitarie, endocrine e metaboliche, ma anche per sostenere il giusto trofismo dei nostri organi e tessuti; 4) Ricordarsi di bere acqua in abbondanza; 5) Preferire centrifugati ed estratti di frutta di stagione e verdure locali, come bevanda funzionale da assumere tra i pasti, puntando alla valorizzazione dei micronutrienti. Ancora: 6) Praticare attivitĂ  fisica, ciascuno nella piena consapevolezza della sua propria etĂ  e delle sue proprie potenzialitĂ ; 7) Modulare opportunamente l'assunzione di prodotti lattiero-caseari all'interno di una dieta genorosa di verdure, cereali a basso tenore di glutine, semi oleosi e proteine vegetali; 8) Includere opportune quantitĂ  di acidi grassi Omega 3 nell'alimentazione ordinaria, soprattutto attraverso il consumo di pesce indicato (salmone, tonno, pesce spada, palamita, sardine, aringhe, merluzzo): 9) Per contro, evitare cibi fritti, non facili da digerire, dall'elevato contenuto calorico, oltre che noti apportatori di potenzialitĂ  aterogene e pro-infiammatorie; 10) Rispettare i ritmi cronobiologici e valorizzare la quantitĂ  e la qualitĂ  del sonno ristoratore.  â€”cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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