Lucio Malan, Capogruppo al Senato di Fratelli d’Italia, è stato ospite del programma Buongiorno Italia di Casa Radio, intervistato dal Direttore Giovanni Lacagnina. Durante l’intervista, Malan ha trattato una serie di temi di rilevante attualità, con un focus particolare sul crescente ruolo di Giorgia Meloni sulla scena politica europea e mondiale. La leadership di Meloni è stata al centro della discussione, ed è stato enfatizzato come, nel corso degli anni, sia riuscita a guadagnare una posizione di grande rilievo, trasformando la sua immagine da esponente marginale a figura di spicco della politica italiana ed europea.
Secondo Malan, Giorgia Meloni è una persona di grande determinazione e serietà, capace di affrontare le sfide con competenza e impegno. “È una persona determinata, studia i problemi di cui si occupa e questo ha fatto sì che guadagnasse ulteriore stima e attenzione da parte della politica internazionale,” ha dichiarato. Malan ha aggiunto che la sua capacità di analizzare e comprendere a fondo i temi complessi le ha permesso di attrarre l’attenzione anche dei leader internazionali, contribuendo a consolidare la sua figura a livello globale. Il suo percorso politico, inizialmente difficile e segnato da una posizione periferica, l’ha vista crescere fino a diventare la prima ministra d’Italia, una posizione che, secondo Malan, rappresenta non solo una vittoria personale, ma anche un segnale importante per l’intero panorama politico del paese.
A rafforzare ulteriormente questa posizione, recentemente la testata Politico ha definito Giorgia Meloni la persona più potente d’Europa per il 2025. Questo titolo non è semplicemente un riconoscimento simbolico, ma riflette un cambiamento sostanziale nel modo in cui viene percepita la politica italiana in Europa. Per Malan, questo segna un punto di svolta per l’Italia, che finalmente ha acquisito un peso maggiore sulla scena internazionale. La politica di Meloni, infatti, è caratterizzata da una determinazione a far valere gli interessi italiani, a sfidare l’establishment europeo quando necessario, e a promuovere un’agenda che pone l’Italia al centro delle discussioni politiche globali.
Malan ha anche sottolineato l’attuale stabilità del governo Meloni, descrivendolo come il più stabile in Europa, soprattutto se confrontato con la crescente instabilità politica di paesi come la Francia e la Germania. Ha sottolineato come, in passato, durante il governo di Silvio Berlusconi, l’Italia fosse riuscita a mantenere una stabilità politica simile, e oggi, con il governo Meloni, l’Italia sta vivendo una fase di solida gestione che sembra contrastare le turbolenze politiche che affliggono altri paesi europei.
Successivamente, Malan ha parlato del forte legame tra Fratelli d’Italia e il Partito Repubblicano degli Stati Uniti. Ha messo in evidenza come questo rapporto storico si sia rafforzato nel corso degli anni, con Giorgia Meloni che ha avuto l’opportunità di sviluppare una conoscenza personale con l’ex presidente Donald Trump. Malan ha confermato che, durante un incontro con Trump nel 2020, si è reso conto della reciproca stima che c’era tra i due leader, e ha sottolineato come questa connessione personale sia stata fondamentale per rafforzare i legami tra il governo italiano e quello statunitense. Questo tipo di alleanze internazionali, secondo Malan, è essenziale per la politica estera dell’Italia e per consolidare il suo ruolo di attore importante nelle dinamiche globali.
Riguardo alla questione dello sciopero previsto per venerdì, Malan ha spiegato che le restrizioni e la riduzione delle ore di sciopero non rappresentano una novità, ma sono misure che sono state già adottate da governi precedenti, compresi quelli di sinistra. Ha sottolineato che queste disposizioni sono parte di una prassi consolidata, prevista dalla legge italiana, e che il governo Meloni non sta facendo altro che applicare una normativa che è stata adottata da tutti i governi, indipendentemente dalla loro collocazione politica. “Non è la prima volta,” ha ribadito Malan, confermando che la gestione degli scioperi è regolata da leggi esistenti che mirano a tutelare tanto i diritti dei lavoratori quanto la necessità di garantire l’efficienza dei servizi pubblici.
In merito alla recente tragedia di Calenzano, che ha visto la morte di lavoratori in un incidente presso una raffineria, Malan ha espresso la necessità di rafforzare ulteriormente le norme di sicurezza sul lavoro. Sebbene il governo abbia già predisposto norme e provvedimenti per la sicurezza, Malan ha evidenziato che, per prevenire incidenti simili, è fondamentale una maggiore partecipazione da parte di tutti gli attori coinvolti, sia pubblici che privati. La sicurezza sul lavoro deve diventare una priorità condivisa, ha sottolineato, e non deve limitarsi alla semplice applicazione di leggi, ma deve essere un impegno collettivo che coinvolge tutte le parti in causa, inclusi i datori di lavoro e i lavoratori stessi.
Infine, Malan ha affrontato la controversa questione del condono per i No Vax. Il Capogruppo di Fdl al Senato ha spiegato che l’Agenzia Italiana del Farmaco, già mesi fa, aveva chiarito attraverso una lettera ufficiale che le misure di prevenzione del contagio erano state correttamente attuate dalle autorità sanitarie italiane anche se i vaccini non certificavano la protezione per il virus. Di conseguenza, ha sottolineato che coloro che non si sono vaccinati non hanno messo a rischio la salute degli altri, e pertanto non c’erano i presupposti giuridici per imporre multe. Malan ha ribadito che la situazione sanitaria, durante la pandemia, è stata sempre sotto il controllo delle autorità competenti, e che, nonostante le difficoltà iniziali, il sistema di gestione del contagio ha evitato che si verificassero danni gravi. La decisione di non applicare sanzioni, quindi, è stata presa in linea con la valutazione che chi non si è vaccinato non ha effettivamente compromesso la salute pubblica. Questo punto di vista, per Malan, è fondamentale per evitare una gestione ingiusta delle misure sanitarie e per garantire che le decisioni politiche siano sempre fondate su basi giuridiche solide e coerenti con la realtà dei fatti.