Nel corso della puntata, Leccese ha sottolineato uno dei concetti chiave espressi da Vettore: “Non si può non comunicare”.
Questo principio, derivato dalla scienza della comunicazione, è alla base di ogni interazione nel settore immobiliare, dalla vendita alla gestione di relazioni con clienti e stakeholder. Secondo Vettore, ogni gesto e messaggio contribuisce a costruire o distruggere la percezione del pubblico.
La riflessione si è ampliata analizzando il panorama attuale, in cui la comunicazione è diventata più frammentata e spesso lasciata all’improvvisazione. Bruno Vettore ha criticato l’amatorialità di molti operatori, evidenziando la necessità di una maggiore professionalizzazione del settore. “La comunicazione non è insegnata a scuola e questo crea un vuoto formativo che gli agenti immobiliari devono colmare con l’esperienza e la formazione continua” ha dichiarato.
La formazione come leva strategica
Uno dei temi centrali dell’intervento di Vettore è stata la formazione. Ha tracciato un’evoluzione storica, passando dagli anni ’80, in cui la comunicazione si basava su volantini cartacei, fino all’era digitale odierna, caratterizzata da strumenti come tour virtuali e foto professionali. Nonostante i progressi, Vettore ha evidenziato che la formazione per gli agenti immobiliari rimane ancora insufficiente, soprattutto nel migliorare le competenze comunicative.
“La comunicazione dovrebbe mirare a conquistare la fiducia delle famiglie e dei proprietari” ha affermato Vettore, aggiungendo che questo aspetto è spesso trascurato a favore di approcci più superficiali.
Comunicare il Real Estate: tra prodotto, istituzioni e persone
Un altro punto di grande interesse è stata la suddivisione che Vettore ha fatto della comunicazione immobiliare in tre comparti principali:
- Comunicazione di prodotto: comprende la promozione degli immobili attraverso portali, siti web e pubblicità. In questo campo, Vettore ha lodato i progressi fatti dal settore, definendo “eccellenti” gli standard attuali.
- Comunicazione istituzionale: riguarda il ruolo delle grandi aziende e delle associazioni di categoria. Qui Vettore ha espresso apprezzamento per il lavoro svolto, sottolineando la professionalità e l’impegno delle organizzazioni coinvolte.
- Comunicazione con i clienti finali: è il comparto che presenta le maggiori criticità. Vettore ha denunciato l’approccio dispersivo e poco strutturato che molti agenti immobiliari adottano sui social media, rischiando di danneggiare la percezione della professione.
Un’idea provocatoria: “Agenti Immobiliari da Incubo”
Durante la puntata, Leccese ha sottolineato una proposta scherzosa ma interessante lanciata da Bruno Vettore: creare un format televisivo simile a quelli che raccontano la ristrutturazione di case, ma dedicato al lavoro degli agenti immobiliari. “Potrebbe essere una rubrica capace di valorizzare il mestiere e allo stesso tempo sdoganare i pregiudizi legati alla figura dell’agente immobiliare,” ha commentato Leccese.
Il ruolo della tecnologia e le sfide future
Nel contesto più ampio del summit, è emerso come la tecnologia stia rivoluzionando il Real Estate. Strumenti come l’intelligenza artificiale, i big data e i virtual tour stanno trasformando il modo in cui gli operatori interagiscono con il mercato. Bruno Vettore ha messo in guardia contro il rischio di perdere il contatto umano: “La tecnologia deve essere un supporto, non un sostituto delle competenze personali e relazionali.”
Uno sguardo al futuro
Il Summit “Comunicare l’Abitare” si è rivelato un’occasione unica per mettere in luce le sfide e le opportunità del settore immobiliare. La riflessione di Bruno Vettore, amplificata dalla puntata di Bricks & Music, ha fornito spunti preziosi non solo per gli operatori del settore ma anche per i consumatori, che sono parte attiva del cambiamento.
“Mai come oggi è fondamentale parlare di Real Estate in maniera consapevole, guardando al futuro senza dimenticare le radici del settore” ha concluso Leccese. Una frase che ben sintetizza il senso profondo di un evento che punta non solo a comunicare l’abitare, ma a reinventarlo.