Vincenzo Antonucci, un pioniere nell’architettura floreale, ha portato una ventata di freschezza nell’industria con il suo approccio unico e sostenibile al design. Durante l’intervista, ha condiviso dettagli sulla sua partecipazione al campionato mondiale di floral design, dove l’Italia ha brillato grazie al suo contributo.
“La nostra partecipazione alla Coppa del Mondo di floral design a Filadelfia è stata un’esperienza illuminante”, ha detto Antonucci. “Non solo abbiamo messo in evidenza la creatività e l’innovazione italiane, ma abbiamo anche dimostrato che è possibile portare l’estetica naturale a un livello di competizione globale. È stato un orgoglio vedere la bandiera italiana sventolare in una finale mondiale di questa nicchia artistica.”
La passione di Antonucci per il design non si ferma al bello, ma si estende alla funzionalità e alla sostenibilità, elementi che considera fondamentali nella moderna architettura. “L’architettura non è solo un’arte visiva; è un dialogo continuo con l’ambiente”, ha spiegato. “Ogni elemento, dalla scelta dei materiali all’integrazione del verde, deve contribuire a un ecosistema più sano e armonico.”
La visione di Massimo Cerri, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Roma.
Massimo Cerri ha parlato dell’importanza crescente dell’integrazione tra architetti e ingegneri, evidenziando come questa sinergia sia cruciale per il futuro dell’edilizia e del design urbano. La sua partecipazione al BCAD ha offerto una piattaforma per discutere di come le diverse discipline possano collaborare per realizzare progetti più efficienti e esteticamente appaganti.
“Nel contesto di Roma, dove la storia si fonde con la modernità, l’integrazione tra ingegneria e architettura è più che una necessità; è una responsabilità verso il patrimonio della città”, ha affermato Cerri. “Stiamo lavorando per creare un dialogo costante tra professionisti che possa tradursi in soluzioni innovative per la nostra metropoli.”
Il presidente ha poi sottolineato l’importanza delle nuove generazioni di ingegneri e architetti nell’adottare un approccio più inclusivo e collaborativo. “L’era dell’ingegnere o dell’architetto isolato è superata. Oggi, più che mai, dobbiamo operare come un unico organismo, con una visione condivisa per il futuro delle nostre città e delle nostre comunità.”
Innovazione e tradizione nel Design
Le interviste con Antonucci e Cerri hanno messo in luce non solo le loro personali filosofie professionali ma anche la direzione verso cui si sta muovendo il settore del design e dell’architettura. Mentre Antonucci porta avanti la bandiera dell’innovazione nel design floreale, Cerri promuove un modello di collaborazione tra discipline che potrebbe definire il futuro dell’urbanistica e della gestione degli spazi abitativi.
Entrambi gli ospiti hanno espresso ottimismo riguardo al ruolo dell’Italia nel panorama mondiale del design e dell’architettura. Antonucci, con i suoi progetti floreali, e Cerri, attraverso il suo lavoro sull’integrazione professionale, rappresentano due facce della stessa medaglia: un impegno verso l’eccellenza, la sostenibilità e la bellezza, valori che risuonano profondamente nel DNA culturale italiano.