In un’epoca in cui le questioni di sostenibilità ambientale sono più pressanti che mai, il convegno ha messo in luce l’importanza cruciale di integrare strategie verdi innovative e tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale per rispondere efficacemente ai bisogni attuali e futuri del pianeta e della società.
Il focus non è stato solo su come costruire edifici che rispettino i più alti standard di efficienza energetica e riduzione dell’impatto ambientale, ma anche su come questi spazi possano migliorare la qualità della vita delle persone che li abitano o li utilizzano.
L’evento ha catalizzato l’attenzione di esperti, professionisti e stakeholders provenienti da diverse aree del real estate, ingegneria e tecnologia, convergendo verso un obiettivo comune: riorientare il settore verso pratiche più sostenibili e responsabili.
Fabrizio Capaccioli, presidente di GBC Italia, ha aperto il convegno con un focus sulla necessità di rendere le città più umane e inclusive: “Le città del futuro saranno giudicate non solo per le loro capacità tecniche ma per quanto saranno capaci di rispondere ai bisogni reali delle persone” ha affermato Capaccioli.
La sua visione enfatizza la necessità di superare l’approccio tecnocratico, abbracciando una filosofia di costruzione che valorizza le persone e le comunità al centro del processo edilizio.
Il Presidente celebra insieme a tutti gli associati presenti, il traguardo dei 400 soci, ribadendo l’importanza di una visione laica e condivisa tra tutti gli attori del settore. Il suo obiettivo personale è portare Green Building Council Italia a 1.000 soci, promuovendo una comunità che non solo sostiene la sostenibilità ambientale, ma che serve anche come punto di riferimento per le politiche governative.
Durante l’evento, è stato firmato un Memorandum d’intesa tra GBC Italia e RICS, rappresentando un impegno condiviso verso l’elevazione degli standard professionali nel settore immobiliare. Massimiliano Pulice di RICS Italia ha commentato: “Questa alleanza è fondamentale per promuovere la trasparenza e l’etica nel real estate, elementi essenziali per costruire un futuro sostenibile nel quale l’integrità professionale è prioritaria.”
Dante Parisi di Heidelberg Materials ha illustrato come la sua azienda stia incorporando innovazioni radicali per ridurre l’impatto ambientale. Ha parlato del lancio imminente di un cemento Net Zero Carbon Capture, sottolineando come tali iniziative siano vitali per il futuro del settore: “Questo sviluppo rappresenta un salto qualitativo significativo nella riduzione delle emissioni di CO₂, dimostrando che la sostenibilità è ormai una prassi industriale irrinunciabile.”
Federico Filippo Oriana di Aspesi ha rafforzato l’idea che la sostenibilità debba essere considerata una necessità di mercato piuttosto che una mera scelta etica. “La nostra integrazione nel GBC dimostra che la sostenibilità è richiesta dal mercato stesso, trasformando i nostri edifici in luoghi migliori per vivere e lavorare” ha affermato Oriana, enfatizzando il ruolo cruciale del mercato immobiliare nella promozione di pratiche sostenibili.
La domanda del mercato, specialmente da parte dei giovani, sta guidando l’impegno del settore verso scelte sostenibili, passando da una sensibilità culturale a una necessità pratica. Un passaggio utile per evidenziare come la sostenibilità non sia più solo un ideale ma un’esigenza concreta per il settore.
Laura Pighi di Habitech ha messo in evidenza l’importanza dell’educazione e della partecipazione attiva nel promuovere la sostenibilità. “È essenziale che tutti gli stakeholder comprendano e si impegnino attivamente verso pratiche sostenibili, trasformando la consapevolezza in azione concreta,” ha detto Pighi, sottolineando come eventi come questo siano cruciali per diffondere la conoscenza e stimolare l’impegno.
Paola Andrisano di Knauf ha sottolineato come la sostenibilità, per Knauf, vada oltre l’ambiente e includa aspetti economici e sociali. Questo approccio integrato permette di collegare la sostenibilità al benessere delle persone e alla responsabilità aziendale.
Filippo Giovanni Saba, Direttore Generale di Interface, sottolinea il percorso pionieristico intrapreso da Interface, iniziato 30 anni fa sotto la guida di Ray Anderson, per ridurre l’impatto ambientale e diventare carbon negative entro il 2040. Questo evidenzia un impegno costante verso la sostenibilità e il miglioramento dell’impatto ambientale dei loro prodotti. Descrive altresì i processi di economia circolare dell’azienda, come l’utilizzo delle reti da pesca abbandonate negli oceani per produrre il filato, un’iniziativa che ha portato benefici anche al settore della moda e dell’automotive. Un esempio di come la sostenibilità può promuovere innovazioni applicabili a più settori. L’attenzione verso i composti organici volatili (VOC), in linea con standard rigorosi come LEED e WELL, dimostra un impegno non solo verso l’ambiente, ma anche verso la sicurezza e il benessere delle persone.
L’intelligenza artificiale è stata uno dei temi caldi del convegno, Lidia Colistro, Responsabile Ufficio Gare e Affari Legali di AsaCert ha osservato come: “L’IA può migliorare la nostra efficienza ma dobbiamo usarla con prudenza, assicurandoci che arricchisca piuttosto che sostituisca l’unicità umana“, evidenziando come l’AI debba essere utilizzata in maniera etica e consapevole.
Casa Radio ha raccolto tutte queste preziose testimonianze in una serie di podcast disponibili su un canale dedicato.
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