Noi lo diciamo spesso la nostra penisola è come un forziere che custodisce tantissime opere d’arte. Custodisce dei tesori inestimabili, creati dai tanti geni e artisti che si sono susseguiti, ma di un artista non ne parliamo mai così spesso: , è la natura.
In questo momento noi ci troviamo in Abruzzo… l’Abruzzo che è stato definito anche il cuore Verde Europa infatti ha al suo interno nella sua regione ben 3 parchi nazionali, oggi noi andremo proprio lì.
Siamo ora arrivati in uno di questi parchi nazionali il Parco nazionale del Gran Sasso e della Laga.
Ci troviamo a 1460 m immaginate ci siete voi e le nuvole quasi le nuvole della storia e proprio in questo paesaggio dal gusto molto misterioso, Tra le nuvole del tempo un po’ come un antico veliero ecco che svetta il castello… il castello. Di Rocca Calascio.
È un castello che può sembrare un po’ famigliare visto in diversi film poi ne parleremo. È un castello che svetta nel suo silenzio, sembra di stare non in Italia ma in un in un luogo lontano, magari nella Normandia ho ancora in inghilterra, in realtà siamo a pochi chilometri da Roma. Siamo in Abruzzo.
Non ci sono state battaglie scontri e infatti sembra un po’ strano che sorga questo castello, ma in realtà è proprio una sentinella e… come una sentinella… è lì per proteggere qualcosa, un tesoro molto prezioso in quegli anni, l’unico tesoro che poteva tenere caldo: la lana.
Qui infatti vi erano numerosissimi allevamenti di ovini, che d’estate venivano su al pascolo e d’inverno, grazie alla transumanza, Si trasferivano in posti più caldi, come ad esempio in Puglia.
Sono stati allevati milioni e milioni di animali che anno aiutato le popolazioni dell’epoca proprio grazie alla loro produzione della lana. E questo castello ancora oggi, ci racconta proprio questa storia.
Si entra da un ponte levatoio, probabilmente quello che è presente, è una ricostruzione di un antico ponte levatoio costruito pensate…dai Normanni, da lì si arriva ad una torre: la Torre forse è ancora più antica dell’epoca, probabilmente romana ma, ho detto Normanni ebbene sì…
Questo territorio faceva parte del regno di Sicilia ed è rimasto legato al sud fino al Regno d’Italia.
È probabile che esistessero diverse torri come quella che ancora oggi è presente e comunicassero tra di loro con diverse segnalazioni, forse anche de fuochi accesi, tutto questo fino al 1400, poco prima probabilmente della scoperta dell’America.
Quando sono state inserite 4 grandi torre unite da queste altissime mura merlate, che costituivano anche da passaggio.
Ma ora voi vi state chiedendo: ma chi viveva qui chi era? il Castellano?? beh, probabilmente non c’era un castellano….
Il Castello di Rocca Calascio, costruito nel XIV secolo, rappresenta una delle fortificazioni più alte d’Italia. Originariamente edificato dai Conti di Calascio o alcuni parlano di Ruggero II di Altavilla
Probabilmente non fu mai abitato, Eh sì, il castello che proteggeva l’unica fonte di guadagno di questo territorio, che è stata per secoli la transumanza.
Purtroppo nel corso dei secoli questo luogo è stato fortemente danneggiato soprattutto da numerosi terremoti che si sono susseguiti negli anni, sappiamo che una regione molto sismica.
Con la fine della transumanza e la successiva immigrazione gli abitanti di questi luoghi che hanno abbandonato definitivamente le loro case, per non farvi più ritorno.
Tra le storie più affascinanti legate al Castello di Rocca Calascio c’è quella del fantasma che si dice vaghi tra le sue rovine. Secondo la leggenda, la figura spettrale è quella di una giovane donna di nobili origini che, innamorata di un cavaliere di rango inferiore, morì tragicamente. Si narra che la sua anima non abbia mai trovato pace e che appaia nelle notti di luna piena, vagando tra le mura del castello in cerca del suo amato.
Alcuni storici e appassionati di misteri suggeriscono che i Templari abbiano avuto un ruolo nel Castello di Rocca Calascio. La teoria è supportata da alcune similitudini architettoniche tra il castello e le strutture templari in altre parti d’Europa. Sebbene non ci siano prove concrete di una connessione templare, la suggestione di un legame con quest’ordine segreto aggiunge un ulteriore strato di fascino al castello.
Negli anni ‘80, il Castello di Rocca Calascio è stato utilizzato come set per il film “Lady Hawke” di Richard Donner. La pellicola, che racconta una storia di amore e magia nel contesto medievale, ha scelto il castello per le sue spettacolari vedute e per la sua atmosfera incantata. Questo ha contribuito a rinvigorire l’interesse per il castello e a farlo conoscere a un pubblico internazionale.
Il Castello di Rocca Calascio è oggi uno dei luoghi più visitati d’Abruzzo e fa parte del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. La sua bellezza e il suo stato di conservazione lo hanno reso un importante sito turistico e culturale. Ogni anno, il castello ospita eventi culturali, festival medievali e visite guidate che attirano numerosi turisti.
Le autorità locali e le associazioni di volontariato hanno lavorato duramente per preservare e restaurare il castello, assicurandosi che le future generazioni possano continuare a godere della sua magnificenza. Le riparazioni e il restauro sono effettuati con grande attenzione per mantenere l’autenticità e la storicità dell’edificio.
Conclusione
Il Castello di Rocca Calascio non è solo un monumento alla grandiosità architettonica medievale, ma anche un custode di storie e leggende che arricchiscono il patrimonio culturale dell’Abruzzo. La sua posizione mozzafiato, le sue antiche mura e i misteri che lo circondano lo rendono una meta imperdibile per chiunque desideri esplorare la storia e il fascino di questa affascinante regione italiana. Con la sua maestosa silenziosità, il castello continua a essere un testimone eterno della grandezza del passato e un simbolo della bellezza senza tempo della natura abruzzese.