- Il cerchio attorno a Volodymyr Zelensky si sta progressivamente chiudendo, con sviluppi preoccupanti sul fronte internazionale: le trattative tra Stati Uniti e Russia, le dichiarazioni di Donald Trump, le pressioni dalla Casa Bianca e una crescente sensazione di isolamento. L’Ucraina e il suo presidente, nel conflitto con la Russia, si trovano ora a un punto decisivo, forse a una situazione senza via di uscita, mentre l’Unione Europea appare disorientata, incapace di trovare una strategia efficace o una risposta adeguata.
In questo scenario, il New York Post pubblica una rivelazione di grande impatto. Secondo il giornale, “Volodymyr Zelensky ha pochi, se non nessun, alleato nel cerchio ristretto di Trump, e il deterioramento dei loro rapporti potrebbe indebolire la posizione di Kiev nei negoziati con la Russia”. Fino a qui, niente di sconvolgente. Tuttavia, il New York Post aggiunge un elemento sorprendente: “Una fonte vicina a Trump suggerisce che la soluzione migliore per Zelensky e per il mondo sarebbe che egli si recasse immediatamente in Francia”, insinuando l’ipotesi di un esilio.
Per comprendere quanto rapidamente le cose siano cambiate, basta guardare le parole di Elon Musk. Sul suo profilo X, l’imprenditore ha definito Zelensky “un dittatore che si nutre dei corpi dei suoi soldati”. Inoltre, ha dichiarato che il presidente ucraino è “a capo di una gigantesca e disgustosa macchina della corruzione che si alimenta della morte dei soldati ucraini”. Musk ha anche osservato che Zelensky è consapevole del fatto che potrebbe “perdere in modo schiacciante” alle elezioni, nonostante controlli tutti i media, motivo per cui ha annullato il voto. Infine, ha concluso affermando che “la gente ucraina disprezza Zelensky” e che Trump ha ragione a ignorarlo, cercando la pace autonomamente.
